(Adnkronos) - Come previsto non passa alla Camera la mozione di sfiducia per la ministra per il Turismo, Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio per il caso Visibilia e accusata di truffa ai danni dell’Inps. La ministra in Aula parla a lungo, facendo subito capire che non intende cedere ad alcuna richiesta di passo indietro. Almeno per ora. "Io non scappo dai processi -dice fiera- io intendo difendermi nel processo" e "affronterò questa battaglia per la verità", assicura. Alle opposizioni invece che la sfiduciano non concede nulla; rivendica i risultati del ministero che guida, e attacca ricordando la Costituzione, che sancisce il principio fondamentale della presunzione d'innocenza, aggiungendo pure di essere "una donna libera, porto i tacchi da 12 centimetri, ci tengo al mio fisico, amo vestirmi bene e sono felice di lavorare". Però sa che le cose potrebbero cambiare: "A breve ci sarà un'altra udienza preliminare, in quell'occasione farò una riflessione, perché è giusto che io la faccia, per poter anche valutare delle mie dimissioni, ma vi dico una cosa, lo farò da sola, lo farò solo con me stessa", avverte. "Non avrò - assicura - nessun tipo di pressione, di costrizione o di paventati ricatti, sarò guidata solo dal rispetto per il mio presidente del Consiglio, per l'intero governo, per la maggioranza, ma soprattutto per l'amore che ho per il mio partito, Fratelli d'Italia, dove certo io non vorrò mai diventare un problema, ma vorrei continuare ad essere una risorsa". Parole che saranno apprezzate da Fdi in Aula. Oggi intanto Santanchè può dire di non essere stata lasciata sola di fronte a quello che definisce "fango" e "ergastolo mediatico", che rischia di farla "impazzire", salvata solo dalla comprensione della sua famiglia. "Io non mi sento sola, anzi ringrazio i tanti colleghi che sono qua al mio fianco", aggiunge attorniata da mezzo governo. Per l'esecutivo, questa volta infatti, a differenza del giorno in cui è partita la discussione sulla mozione -lo scorso 10 febbraio quando erano con lei solo i ministri Ciriani e Musumeci ("a titolo di amicizia")- oggi di ministri se ne contano ben dieci: Schillaci, Calderoli, Giuli, Abodi, Roccella, Foti, Casellati, Bernini, Valditara, Ciriani. Lei non si fa intimidire dalle proteste, spesso interrotta dai banchi delle opposizioni, trova tempo per attaccare anche Francesca Pascale, per la vicenda delle presunte borse griffate false: "Io non ho nulla da nascondere sulle mie borse, io non ho paura", dice minacciando le vie legali. Anzi fa partire la difesa del lusso, questa volta rivolgendo contro le opposizioni: "Per voi io sono l'emblema di ciò che detestate", aggiunge infatti rivolta ai banchi della sinistra: "Voi non volete combattere la povertà, ma la ricchezza". La maggioranza sceglie un profilo basso negli interventi d'Aula. In dichiarazioni di voto, lato alleati, si fanno sentire i componenti della commissione Giustizia, non certo esponenti di primo piano, come invece fa l'opposizione che schiera Schlein e Conte. Andrea Pellicini di Fratelli d’Italia, Ingrid Bisa (Lega) ed Enrico Costa per Forza Italia, fanno sapere che votano convinti contro la mozione: la linea di condotta per tutti è quella ispirata al principio garantista, che va, in ogni caso, salvaguardato. Il meloniano Pellicini fa sapere, in più, di aver apprezzato il riferimento fatto dalla stessa Santanchè, a possibili dimissioni in caso di rinvio a giudizio a Milano: "E' una cosa che le fa onore".
(Adnkronos) - Icon collection, il gruppo alberghiero che gestisce cinque strutture in Italia, ha intrapreso un percorso di trasformazione aziendale guidato da una figura insolita nel mondo dell'hospitality: un filosofo. Alessandro Guidi, 'filosofo aziendale' del gruppo, sta contribuendo a ridefinire il concetto di leadership e benessere organizzativo attraverso un approccio che fonde pensiero critico e visione strategica, creando un modello innovativo che unisce filosofia e gestione aziendale. Alessandro Guidi è un innovatore del pensiero applicato al mondo dell’impresa, una figura capace di coniugare filosofia e business per trasformare la cultura aziendale. Ha maturato un’esperienza unica nell’accompagnare le organizzazioni in processi di cambiamento strategico. Attualmente è il 'filosofo aziendale' di Icon collection, dove guida un percorso di evoluzione organizzativa basato su leadership diffusa, benessere lavorativo e valorizzazione del capitale umano. La sua visione si fonda sull’idea che il successo economico e la felicità delle persone possano e debbano camminare insieme. "L'incontro con Federico Ficcanterri, ceo del gruppo, è stato davvero casuale, come quando prendi un caffè al momento giusto con la persona giusta. Ci siamo conosciuti grazie a un amico comune, che ci ha messo in contatto. Federico stava cercando qualcuno che potesse supportare l’organizzazione, soprattutto in un momento così delicato come il passaggio generazionale. Il suo obiettivo era aiutare i giovani della famiglia a orientarsi nel loro percorso imprenditoriale", spiega Alessandro. Federico Ficcanterri, ovviamente, non stava cercando un filosofo. Ma quando ha scoperto che Alessandro aveva studiato filosofia, qualcosa è scattato nella sua mente, come una lampadina accesa. Subito ha compreso che il pensiero critico, tipico della filosofia, poteva diventare uno strumento estremamente prezioso. Alessandro spiega che questa visione lo ha portato a pensare a come il pensiero filosofico potesse essere utilizzato per proporre soluzioni, analizzare problemi e stimolare cambiamenti positivi all’interno dell’impresa. È così che, da quel momento, ha preso piede quella che oggi è una vera e propria avventura. "Uno degli obiettivi principali che ci siamo posti è stato quello di evolvere da un approccio basato sull’empowerment, dove si dà potere agli individui, a uno basato sulla leadership diffusa, dove il potere viene condiviso in modo responsabile tra tutti", spiega Alessandro Guidi. Questo cambiamento permette ai dipendenti di non essere semplici esecutori, ma protagonisti attivi del successo aziendale. "Quando il potere viene distribuito, le persone non aspettano di essere guidate: si muovono, propongono, trovano il loro ruolo. Dopotutto, non serve essere Aristotele per capire che siamo più felici quando quello che facciamo conta davvero", aggiunge Alessandro. Questa visione innovativa si traduce in un ambiente lavorativo dinamico, dove ogni individuo è incoraggiato a esprimere il proprio talento e a partecipare attivamente alla crescita dell'azienda. La filosofia di Alessandro Guidi non è solo una teoria, ma una pratica quotidiana che sta trasformando Icon collection in un laboratorio di idee e soluzioni innovative nel settore dell'hospitality. Alla base della filosofia di Icon collection c’è un principio chiave introdotto dall’imprenditore Federico Ficcanterri: 'ospiti interni felici uguale ospiti esterni felici'. Questo concetto innovativo sottolinea l’importanza di trattare i dipendenti, gli ospiti interni, con la stessa attenzione e cura riservata agli ospiti degli hotel. "Non possiamo aspettarci che chi lavora con noi si prenda cura degli ospiti esterni se prima non ci prendiamo cura noi di lui/lei", sottolinea Alessandro Guidi. Questo approccio ha portato a una maggiore coesione interna, stimolando un senso di appartenenza e motivazione tra i dipendenti. I risultati si riflettono direttamente nell’esperienza degli ospiti: un servizio più attento, un’accoglienza più calorosa e una qualità percepita nettamente superiore. "Un sorriso sincero del personale fa miracoli anche per il bilancio", afferma Alessandro, ribadendo l'importanza del benessere lavorativo per il successo aziendale. Il gruppo ha recentemente affrontato una svolta significativa con la partenza di tre manager di alto livello. Invece di cercare immediatamente dei sostituti, Icon collection ha visto un'opportunità: "Invece di vedere il caos, abbiamo assistito a qualcosa di straordinario: le persone, insieme alla proprietà, hanno messo idee, energia e cuore a disposizione del processo di cambiamento. Siamo all’inizio della navigazione, ma abbiamo staccato gli ormeggi. Ora il vento è nelle vele, e tocca a tutti governare la rotta",racconta Guidi. Questo spirito di adattamento e innovazione è la chiave del successo di Icon collection. La capacità di trasformare le sfide in opportunità, di reinventarsi e di creare nuovi modelli di gestione, sta facendo scuola nel settore alberghiero. La visione di Icon collection è chiara: creare un ambiente in cui il successo economico e il benessere delle persone vadano di pari passo. "Abitare imprese felici non è solo una scelta strategica: è un modo per migliorare il mondo. Fare impresa in questo modo è una forma concreta di impegno civile, una dimostrazione che il successo economico e il benessere delle persone possono camminare insieme", conclude Alessandro Guidi. Con questo modello rivoluzionario, Icon collection si afferma come esempio di eccellenza nel settore dell'ospitalità, dimostrando che il pensiero filosofico può essere un potente alleato del business moderno. Il coraggio di sperimentare, di mettere le persone al centro e di sfidare le convenzioni tradizionali è ciò che distingue Icon collection, rendendola un punto di riferimento per chi vuole innovare nel mondo dell’hospitality.
(Adnkronos) - “Myplant & Garden racchiude un'offerta italiana di verde, quindi piante, piante da arredo e fiori, di altissima qualità, ma stiamo esportando pochissimo nel mercato emiratino, un mercato che sta invece chiedendo questi prodotti”. Lo ha detto Carlo Costa, Chief corporate officer (Cco) di Ieg, Italian exhibition group, intervistato dall’Adnkronos durante la IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, in programma a Fiera Milano Rho fino al 21 febbraio. Dal 15 al 17 novembre 2025 Myplant & Garden approderà per la prima volta a Dubai con Myplant & Garden Middle East: “Già nel 2020 - spiega Costa - Ieg ha voluto essere presente negli Emirati Arabi con una sua società che organizza due eventi. Avendo una base operativa di professionisti in loco, composta da un team internazionale, possiamo provare a esportare i prodotti del gruppo anche all'estero. Dubai sta diventando verde e ha bisogno di prodotti di qualità. L'Italia ci deve essere - dice il Cco di Ieg - My plant and Garden, è lo strumento per aiutare le nostre imprese ad affrontare quel mercato. Non è facile, ma se lo possono fare gli altri Paesi, lo possiamo fare anche noi”, dichiara.