(Adnkronos) - Più tutele per gli adolescenti. Instagram annuncia importanti cambiamenti: gli account per teenager avranno accesso solo a contenuti adatti alla loro età grazie a un'impostazione predefinita che potrà essere rimossa solo con l'autorizzazione dei genitori. In pratica, i contenuti sul social seguiranno la stessa classificazione già utilizzata per i film, la cosiddetta Pg-13, che fa riferimento a contenuti adatti dai 13 anni di età, anche senza la presenza di un adulto. Gli adolescenti sotto i 18 anni saranno automaticamente inseriti in un’impostazione aggiornata 13+, e non potranno disattivarla senza il permesso di un genitore. Queste novità inizieranno a essere introdotte gradualmente negli account per teenager negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia e in Canada a partire da oggi, e saranno completamente implementate entro la fine del 2025. "Stiamo anche introducendo una nuova impostazione più restrittiva, pensata per i genitori che preferiscono un'esperienza più controllata per i propri figli", fa sapere Meta Italia in un comunicato. "Sappiamo che gli adolescenti potrebbero cercare di aggirare queste restrizioni, ed è per questo che continueremo a utilizzare la tecnologia di previsione dell’età per inserire i teenager in determinate protezioni sui contenuti, anche se dichiarano di essere adulti". Post con un linguaggio forte, acrobazie rischiose e altri contenuti che potrebbero incoraggiare comportamenti potenzialmente dannosi, come post che mostrano strumenti legati all’utilizzo di marijuana, saranno nascosti e non suggeriti. Inoltre, gli adolescenti non potranno più seguire account che condividono regolarmente contenuti inappropriati per la loro età, o il cui nome o bio suggeriscano che l’account non sia adatto a loro. E se seguono già questi account, non potranno più vedere o interagire con i loro contenuti, inviare loro messaggi diretti (Dm) o vedere i loro commenti sotto i post di qualcuno. Questi account non saranno più suggeriti agli adolescenti e sarà più difficile per loro trovarli tramite la funzione di 'ricerca'. Particolare altrettanto importante, questi account non potranno a loro volta seguire gli adolescenti, inviare loro Dm o commentare i loro post. Già bloccati i termini di ricerca come suicidio, autolesionismo e disturbi alimentari, ora agli adolescenti sarà impedito di visualizzare risultati di ricerca per una più ampia gamma di termini, come ‘alcol’ o ‘contenuti violenti’. Mata stra introducendo anche una nuova impostazione più restrittiva chiamata 'Contenuti Limitati', che filtrerà ulteriormente i contenuti negli account per teenager. Con questa impostazione, gli adolescenti non potranno più visualizzare, lasciare o ricevere commenti sotto i post. A partire dal prossimo anno, questa impostazione limiterà ulteriormente anche le conversazioni che gli adolescenti potranno avere con l’IA. Meta condurrà sondaggi regolari su Instagram per capire con i genitori se sia necessario apportare ulteriori modifiche.
(Adnkronos) - I dazi lanciati dal presidente Usa Donald Trump non frenano, almeno per il momento, la crescita dell'export di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche da parte delle imprese italiane. E' quanto emerge dall'intervista di Adnkronos/Labitalia a Filippo Girardi, presidente Federazione Anie Confindustria. Come stanno impattando i dazi Usa sull’export italiano di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche e quindi sul vostro settore di competenza? L'industria delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche non sembra avere risentito finora dei dazi Usa: nei primi 6 mesi del 2025 l'export italiano verso gli Usa è cresciuto di circa 12 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2024. Questa crescita fa seguito ad un quinquennio 2020-2024 con incrementi medi annui del 16% circa. A quanto è ammontato nel 2024 l'export e qual è l'andamento per questa prima parte del 2025? Nel 2024 le esportazioni italiane di elettrotecnica ed elettronica si sono attestate sui 27 miliardi di euro. Nella prima metà del 2025 si è registrato un indebolimento della dinamica esportativa, con un trend tendenziale negativo di circa tre punti percentuali. Si tratta di una fase di raffreddamento fisiologico, dopo anni di espansione sostenuta, che riflette anche il contesto di maggiore incertezza sui mercati globali e il rallentamento della domanda sui principali mercati di destinazione. Quali sono i prodotti che stanno soffrendo di più e che riscontrando un maggiore calo di export? All’interno del settore si osservano alcune differenze tra comparti nelle dinamiche esportative. Nel primo semestre dell’anno, nel confronto con il corrispondente periodo del 2024, si registrano delle flessioni più ampie per le tecnologie che si rivolgono al mercato delle infrastrutture di trasporto e alla generazione di energia elettrica da fonti tradizionali. Per l’Elettronica è la componentistica a mostrare maggiore sofferenza. Ci sono distretti in particolare difficoltà e quali? L’industria elettrotecnica ed elettronica non vede una presenza prevalente nel nostro Paese in veri e propri distretti produttivi. Tuttavia, la distribuzione delle imprese sul territorio nazionale evidenzia una maggiore concentrazione di unità produttive nelle regioni settentrionali, che sono poi quelle che, in questa fase, stanno mostrando i segnali di maggiore sofferenza. Con più dettaglio, le analisi ci mostrano che nel primo semestre del 2025 i maggiori cali tendenziali dell’export di elettrotecnica ed elettronica si registrano in Lombardia (-516 milioni di euro rispetto al primo semestre 2024), Trentino-Alto Adige (-306 milioni) e Friuli-Venezia Giulia (-242 milioni), territori fortemente orientati all’export e, quindi, più esposti al rallentamento della domanda internazionale. Come stanno reagendo le aziende? Le imprese di Anie stanno dimostrando una forte capacità di adattamento. Nonostante il quadro globale incerto, le tensioni legate ai dazi e il rallentamento di alcuni mercati, la crescita del settore resta sostenuta dai grandi processi di transizione in corso, energetica e digitale, che stanno generando una domanda strutturale di tecnologie avanzate. Gli investimenti in innovazione continuano ad essere i principali motori della competitività delle nostre imprese, che stanno rispondendo alle difficoltà globali puntando su efficienza, qualità e soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Le aziende stanno cercando mercati alternativi? La diversificazione dei mercati rappresenta da sempre una leva strategica per le imprese del settore che, anche in un contesto complesso come quello attuale, mantengono alta l’attenzione verso nuove opportunità di sviluppo ed espansione. Le aziende del comparto hanno storicamente una forte vocazione internazionale e continuano a guardare con interesse a nuove aree di crescita, come il Medio Oriente, l’Asia e l’America Latina, dove si stanno sviluppando importanti programmi di investimento in infrastrutture energetiche, industriali e di mobilità sostenibile. In questo percorso, risultano ancora più strategiche le attività di promozione e di supporto all’internazionalizzazione che la Federazione porta avanti per accompagnare le imprese nella ricerca di nuove opportunità e nel consolidamento della loro presenza globale. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - “Uno degli elementi principali su cui costruire l’economia circolare è la costruzione di un mercato delle materie prime e seconde, ne ha parlato anche Mario Draghi nel suo report. Dobbiamo trasformare il mercato di materie prime e seconde in una realtà che viene applicata a livello nazionale”. Lo ha detto oggi Laura d’Aprile, capo dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile del Mase, intervenendo all’evento “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali” presso Sda Bocconi School of Management in collaborazione con Omnisyst. “Abbiamo introdotto un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che ci permetterà di avere dati immediati per lo sviluppo di vere e proprie catene circolari, anche in termini di materie prime e seconde. Abbiamo poi il registro nazionale per la raccolta delle autorizzazioni perché sappiamo che uno dei colli di bottiglia per l’implementazione all’economia circolare è la lentezza nelle autorizzazioni - ha poi sottolineato -. Avere uno scambio delle autorizzazioni rilasciate consente di avere un confronto tra gli enti di controllo e di avere un supporto informativo che accelera il processo”. Il passaporto digitale del prodotto “è fondamentale perché fornirà in tempo reale, a consumatori e fornitori, informazioni sulla sostenibilità dei prodotti e la gestione della circolarità. Migliorerà la trasparenza sul ciclo di vita dei prodotti e fornirà informazioni anche sulla reale sostenibilità degli stessi. Inoltre, favorirà le autorità pubbliche nelle attività di certificazione e verifica”.