(Adnkronos) - "L'Istituto ha creduto nell'avvalersi di questo strumento che garantisce che enti pubblici e aziende private mettano in campo politiche di parità e di inclusione. Attraverso l'alleanza tra governance, organi e tecnostruttura, abbiamo percorso la procedura per arrivare ad avere questa certificazione. E' un traguardo ma è anche un punto di partenza, dobbiamo ancora mettere in campo azioni di miglioramento concrete, con uno spirito di squadra, in cui sono tutti protagonisti con azioni virtuosi per raggiungere nuovi miglioramenti". Lo ha detto Maria Giovanna De Vivo, presidente Cug Inps, intervenendo al convegno dell'Istituto ''Diversity, pari opportunità e lavoro: diritti e nuove sfide'.
(Adnkronos) - "Quello del rischio di dazi Usa sui prodotti italiani ed europei è sicuramente un tema. Già l'export verso gli Usa è in leggero calo, rispetto al 2024 si registra quasi un 5% in meno. E ricordiamo che il 9,3% delle esportazioni regionali è diretto verso gli Usa, seguiamo in questa classifica la Lombardia, l'Emilia e la Toscana. In particolare, esportiamo macchinari, prodotto metalmeccanici, agroalimentare e tessile. E' quindi chiaro che qualsiasi impedimento a un flusso normale verso questi mercati è una forte preoccupazione". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Raffaele Boscaini, neo presidente di Confindustria Veneto, sul rischio dazi da parte degli Usa sui prodotti italiani ed europei e sui possibili effetti sull'economia regionale veneta. "Le minacce di Trump sappiamo che in ore e giorni possono diventare realtà -sottolinea Boscaini- e sappiamo che possono esserci anche retromarce. Quindi ad ora ci preoccupiamo di un'incertezza non desiderabile ma anche non ragionevolmente prevedibile". "Io credo che in Veneto -continua ancora il numero uno di Confindustria Veneto- ci sia un tessuto di aziende che per struttura e capacità imprenditoriale possono gestire bene questa problematica, con una corretta distribuzione delle proprie filiere in entrata e in uscita dei loro prodotti e il contraccolpo sarà più gestibile. D'altra parte, se si tratta di dazi molto importanti come quelli annunciati difficilmente un'azienda può riuscire ad assorbirli se non intervenendo appunto sull'aumento dei prezzi", spiega. E per Boscaini "è chiaro che una difesa contro questi dazi va trovata, non credo che una difesa efficace sia attivare una 'guerra' di dazi. Forse meglio andare a ragionare e contrattare, come in ogni guerra bisogna investire al massimo nella diplomazia". Boscaini traccia anche un quadro dello stato di salute delle imprese venete. "Non si può nascondere che c'è un indebolimento dell'attività economica con le esportazioni che sono in rallentamento, calano le assunzioni, in particolare nel metalmeccanico e nel calzaturiero, anche se abbiamo sempre la piena occupazione. Tutto ciò può essere un preludio a ulteriori criticità e quindi non va abbassata la guardia e vanno prese le necessarie contromisure. Per il 2025 abbiamo previsioni altalenanti, luci e ombre. Si stima un +0,9-1% di crescita del Pil che comunque sarebbe superiore alla media del Paese che si attesta sullo 0,7%. Il che conferma la dinamicità e la capacità di resilienza del Veneto", spiega. Secondo Boscaini, in particolare, "ci sono criticità legate al fabbisogno energetico, alla carenza di personale qualificato e alla capacità di attrarre investimenti che poi possono svilupparsi sul territorio in modo interessante". E Boscaini sulla sua elezione alla guida di Confindustria Veneto si è detto "onorato che ci sia stata una unanime convergenza sulla mia figura e una unità di visione che è importante in una fase complicata come quella attuale". "Il ruolo e l'obiettivo di Confindustria Veneto è di fungere da collettore delle istanze delle Confindustrie territoriali e provinciali, portandole all'attenzione del governo locale e della nostra rappresentanza a Roma", aggiunge. "A questo scopo un asset significativo è anche la Fondazione Nord Est che svolge una funzione di servizio verso le imprese in termini di osservatorio sull'andamento dell'economia e di analisi dei nuovi trend strategici", sottolinea. Boscaini mette in evidenza anche le misure necessarie alle imprese peer affrontare il futuro. "Sul dl bollette sicuramente si apprezza molto lo sforzo del governo. Se il nostro obiettivo è quello di essere nelle condizioni ideali non ci saremmo anche con questo intervento, ma lo sforzo è apprezzabile", sottolinea. Secondo Boscaini, comunque, "ci sono tante altre situazioni che si può pensare di migliorare". "Come ad esempio - spiega - rafforzare le pmi anche sui canali internazionali con delle politiche ad hoc. E poi c'è il tema della sburocratizzazione: gli imprenditori sopportano tante cose ma lacci e lacciuoli sono quelli che impediscono gli investimenti su territori, imposte occulte che creano costi alle aziende". "E poi dobbiamo aumentare gli ingressi legali nel nostro Paese di lavoratori stranieri, ne abbiamo bisogno nella manifattura e nell'agroindustria. E' un bisogno che va gestito e si possono fare cose molto buone sia per il nostro Paese sia per chi ha lasciato il proprio per trovare un po’ di benessere e costruirsi un futuro migliore", aggiunge. E sulle "Olimpiadi invernali Milano Cortina" sottolinea che "possono arrivare ricadute economiche per i territori e le nostre imprese, anche in termini di strutture sportive che restano sul territorio. E' chiaro che quando si decide di ospitare una manifestazione di questo livello, sono incomprensibili le polemiche relative alla costruzione degli impianti necessari, come ad esempio la pista di bob. Il tema piuttosto è quello di sfruttarli al massimo per i prossimi 50 anni come abbiamo fatto a Verona con lo stadio dopo i lavori di Italia '90", conclude.
(Adnkronos) - Si è conclusa con successo la partecipazione di Agn Energia a Key - The Energy Transition Expo 2025, l’evento di riferimento per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, tenutosi a Rimini dal 5 al 7 marzo. Con oltre 65 anni di esperienza nel settore energetico, Agn Energia ha portato alla fiera una visione della transizione energetica che coniuga innovazione e continuità, promuovendo un’integrazione equilibrata tra fonti tradizionali e rinnovabili, in un’ottica di neutralità tecnologica. Lo stand Agn Energia si è trasformato in un vero e proprio hub di incontro e confronto per installatori, venditori e professionisti del settore. Con una struttura aperta, dotata di sale riunioni, schermi digitali e speciali biciclette per accumulare energia, lo spazio espositivo ha offerto ai visitatori un’esperienza interattiva tra informazione, networking e innovazione. Agn Energia ha posto il fotovoltaico al centro della propria partecipazione, senza dimenticare il proprio ruolo storico nel settore dell’energia. Attiva nel Gpl dal 1958, l’azienda promuove un mix energetico bilanciato, per accompagnare famiglie e imprese verso una transizione sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. “Key 2025 è stata per noi molto più di una fiera - dichiara Alessandro Sugo, direttore della divisione Energy&Efficiency di Agn Energia - Abbiamo creato uno spazio di dialogo e collaborazione, in cui il nostro knowhow, maturato con oltre 5.000 impianti fotovoltaici installati, si è incontrato con l’entusiasmo di chi condivide il nostro impegno per un modello energetico sempre più orientato alla sostenibilità. Abbiamo riscontrato grande interesse non solo per le soluzioni Imagn di cui il fotovoltaico fa parte, ma anche per il nostro approccio alla transizione energetica: un percorso di innovazione che valorizza la complementarità tra le diverse fonti disponibili e mette al centro le esigenze di famiglie, aziende e comunità”. L’esperienza a Key 2025 ha confermato l’importanza di un modello basato sulla collaborazione, la formazione continua e l’innovazione. “Guardiamo al futuro con ottimismo - conclude Sugo - forti del risultato raggiunto nel 2024 con mille impianti fotovoltaici installati. La partecipazione e l’interesse riscontrati a Key 2025 ci confermano che siamo sulla strada giusta. Continueremo a investire in ricerca e sviluppo, a rafforzare le sinergie con i nostri partner e a promuovere una filiera energetica sempre più consapevole del suo ruolo nella transizione”.