(Adnkronos) - Si è svolta oggi, nella palestra del Centro clinico Nemo Trento dell'ospedale riabilitativo 'Villa Rosa' di Pergine Valsugana, la cerimonia di consegna della donazione Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, resa possibile dalla generosità di Sparkasse - la Cassa di Risparmio di Bolzano. Grazie alla campagna 'Ci muoviamo per chi non può muoversi' - lanciata lo scorso novembre durante 'La promessa', la maratona solidale natalizia di Aisla - sono stati raccolti i fondi necessari per l'acquisto di un dispositivo innovativo, il Vibramoov Physio Kit, che supporta la riabilitazione motoria di persone con sclerosi laterale amiotrofica e malattie neuromuscolari. Da oggi operativo e integrato nel percorso riabilitativo del centro, il dispositivo - spiega una nota - potenzia l'efficacia della fisioterapia, stimola il sistema senso-motorio, mantenendo attiva l'interazione neuro-sensoriale anche in assenza di movimento volontario, e favorisce la neuroplasticità. "L'introduzione di questo sistema segna un'importante evoluzione nei trattamenti riabilitativi - spiega Riccardo Zuccarino, fisiatra e direttore clinico di Nemo Trento - Questo strumento stimola i movimenti residui e aiuta i pazienti a riscoprire la percezione del movimento, un aspetto fondamentale per il miglioramento della qualità della vita e della funzionalità motoria". Aisla, operativa in Trentino Alto Adige dal 2009, si conferma un punto di riferimento imprescindibile per le esigenze dei malati e delle loro famiglie. Con 54 casi stimati solo nella provincia di Trento e 104 in tutta la regione, 40 soci, 7 volontari attivi e il supporto 21 famiglie nel 2024 con interventi di sollievo - che includono supporto psicologico, fisioterapia domiciliare e trasporti sanitari - l'associazione ha realizzato una media di 16 interventi per persona, totalizzando 328 assistenze. Dal canto suo, il Centro Nemo Trento, attivo dal febbraio 2021, vanta una struttura all'avanguardia di 1.500 mq che comprende 14 posti letto, 4 Day Hospital, ambulatori specialistici, una palestra, 2 piscine, un laboratorio di analisi del movimento e una sezione di riabilitazione robotica. Con oltre 1.700 pazienti presi in carico, tra cui 30 pediatrici e il 46% proveniente da fuori provincia, il centro nel 2024 ha registrato 240 ricoveri e 1.678 prestazioni ambulatoriali multispecialistiche e Day Hospital, oltre ad attivare 8 studi clinici e offrire nuovi trattamenti farmacologici a 23 pazienti. "Questa donazione - afferma Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Aisla - è frutto della generosità di una comunità che ha scelto di esserci. E' la risposta concreta a un bisogno reale e quotidiano, che riguarda non solo chi vive con la Sla, ma tutte le persone che condividono con noi un'idea di società inclusiva e giusta". Aggiunge Alberto Fontana, segretario dei Centri clinici Nemo: "Il valore di un'alleanza si misura dalla sua capacità di rendere concreta una possibilità. Raccontare ciò che è stato fatto attraverso i numeri ci permette di dire grazie alle istituzioni e alla comunità trentina che ci ha accolti con fiducia e di restituire, così, questo valore". Nel videomessaggio di saluto, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato che "l'arrivo del centro ha rappresentato un passo importante, portando a Villa Rosa un servizio essenziale per le famiglie trentine e non solo. La capacità attrattiva del centro e il percorso avviato continueranno a far crescere nel tempo l'intero sistema trentino. Un ringraziamento speciale va poi a Sparkasse - ha aggiunto - che testimonia una vicinanza al territorio trentino, ai volontari e a tutti coloro che hanno lavorato per questa importante donazione, frutto di una comunità che si muove per chi non può farlo e dimostra come vicinanza e solidarietà possano davvero fare la differenza". Alla consegna dell'assegno simbolico di 17.690 euro, di cui 8.900 euro raccolti agli sportelli bancomat e il resto integrato da Sparkasse, erano presenti Carlo Costa, vicepresidente dell'istituto, insieme a Gianmarco Lincetti, responsabile Area Trentino. "E' un onore - dice Costa - contribuire a un'iniziativa che unisce innovazione clinica e responsabilità sociale. Questo progetto rafforza il tessuto di solidarietà del nostro territorio e dimostra come la collaborazione tra banca, comunità e sanità possa generare valore tangibile per le persone più fragili". Aggiunge Lincetti: "Abbiamo aderito molto volentieri a questa importante iniziativa. La possibilità di donare 1 euro al momento del prelievo al bancomat è sicuramente il modo più semplice per dare un contributo. Siamo soddisfatti della sensibilità che ha dimostrato la nostra clientela". La cerimonia ha visto una partecipazione dei pazienti con Sla e delle loro famiglie, insieme ai rappresentanti di Aisla Trentino Alto Adige. A condividere questo momento anche figure di rilievo come Vittoria Simoni e, in rappresentanza dei Cavalieri d'Italia, il cav. Pierlorenzo Stella. A portare il saluto dell'assessore alla Salute e Politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina, è stata Monica Zambotti, dirigente del Servizio provinciale politiche sanitarie, che ha evidenziato: "Non possiamo immaginare una presa in carico efficace senza mettere al centro le persone che vivono le difficoltà". Sulla stessa linea Jacopo Bonavita, direttore Uo Riabilitazione ospedaliera Villa Rosa, che nel portare i saluti del direttore generale di Apss, Antonio Ferro, ha concluso: "Amo Villa Rosa e credo sia un centro di grande rilievo e potenzialità. Nemo si inserisce perfettamente in questa vocazione, perché dare una risposta a 360 gradi alla disabilità più grave, quella neurologica, è fondamentale. Creare un collegamento con le associazioni, le famiglie e il territorio, per poi accompagnare le persone nel ritorno a casa e assisterle nel miglior modo possibile, è il nostro obiettivo più grande".
(Adnkronos) - “La competitività e la produttività di un'impresa sono fortemente legati al benessere sul posto di lavoro.” Lo ha detto Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e Fondazione Assolombarda ospite oggi al Cirfood District di Reggio Emilia per l'incontro 'Nutrire il benessere: il valore della ristorazione aziendale'. “Nel corso della storia di questo Paese, la qualità delle architetture, la qualità dei luoghi in cui si lavora, ma anche la qualità dei posti in cui ci si ritrova insieme, una mensa, un bar, uno spazio aziendale, sono stati tratti distintivi della capacità tutta italiana di tenere insieme il lavoro industriale, ma anche il senso di comunità, il capitale e il capitale sociale", ha continuato Calabrò. Per Calabrò "mangiare bene significa stare bene insieme, significa avere un elemento di piacevolezza e la piacevolezza rispetto al lavoro è una caratteristica fondamentale. È finita da tempo la stagione della vecchia pesante catena di montaggio, e invece passa come elemento distintivo e dunque competitivo il riferimento allo stare bene insieme. Una mensa non è soltanto un posto in cui si va a mangiare, una mensa è un posto in cui si rafforzano i legami tra le persone, quindi la qualità dell'impresa", ha concluso.
(Adnkronos) - Il terremoto avvenuto questa mattina in Myanmar si è verificato in "un'area altamente sismica. Nel secolo scorso ci sono state parecchie scosse di magnitudo superiore a 7: in soli 26 anni, dal 1930 al 1956, ce ne sono state 6 di magnitudo superiore a 7, quindi è un terremoto del tutto atteso in quell'area". Così all'Adnkronos il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, dopo il violentissimo sisma che ha colpito l'Asia. Si tratta di "una zona del mondo dove la placca indiana si muove verso nord-nordest sotto l'Asia e in quella zona della Burma ha una componente obliqua, sono dei terremoti che hanno una componente compressiva ma anche di movimento laterale tra le placche quello che noi chiamiamo transpressione destra". E', dunque, l'"effetto di questa convergenza obliqua tra l'India e l'Asia di circa 4 cm all'anno, velocità 10 volte più grandi di quelle che abbiamo in Italia dove la deformazione è dell'ordine dei millimetri all'anno: questo spiega perché lì ci sono terremoti molto più energetici che da noi". Il sisma di questa mattina "è di energia simile a quella dell'evento di febbraio 2023 in Turchia, difficile immaginare che non ci siano grossissimi danni e molte vittime". "Se persino a Bangkok, che si trova a parecchie centinaia di chilometri di distanza, ci sono stati crolli, dentro l'area epicentrale ci sarà sicuramente grande distruzione, molte frane e fenomeni di liquefazione (lo scuotimento del suolo che sembra solido, si liquefa e se ci sono abitazioni sopra queste collassano e ci possono essere ulteriori danni)", spiega. Non ci sono indicazioni per un rischio tsunami. "Il terremoto è avvenuto a centinaia di chilometri dalla costa, non ha rotture sul fondo mare, quindi non c'è un rischio tsunami come quello dell'Indonesia o di Tohoku, in Giappone", chiarisce. Sull'evoluzione del fenomeno nelle prossime ore, l'esperto spiega che "è avvenuto ciò che definiamo un main shock, cioè una scossa principale. Può succedere che, a volte, queste scosse principali siano accompagnate da scosse di magnitudo simile, come nel caso della Turchia, a distanza di poche ore. E' possibile. D'altronde c'è una sequenza che decade nel corso dei giorni in termini di numero di scosse di magnitudo che diventano sempre più piccole e sempre più diradate. Ma se la discesa è iniziata in maniera definitiva non lo sappiamo perché se c'è un'ulteriore recrudescenza, con un altro main shock, si riazzera l'orologio ". (di Francesca Romano)