INFORMAZIONIStefano Giuseppe Betti |
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(Adnkronos) - E' un silenzio che rimbomba quello di Israele sulla morte di Papa Francesco. Perché se il presidente israeliano Isaac Herzog è stato tra i primi a esprimere le sue condoglianze su 'X', auspicando che l'appello di Francesco per la pace e il ritorno degli ostaggi possa realizzarsi, dopo di lui né il primo ministro Benjamin Netanyahu, né il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar si sono espressi. Un breve post del ministero degli Esteri di Israele, condiviso su Instagram, Facebook e X in cui era scritto "Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione", è stato poi cancellato provocando scalpore. ''Il tweet è stato pubblicato per errore'', hanno detto fonti del ministero degli Esteri contatti dal Jerusalem Post, ''rispettiamo i sentimenti dei suoi fedeli''. Funzionari israeliani citati dal Jerusalem Post hanno però spiegato che il silenzio delle autorità israeliane è voluto e direttamente collegato alle recenti posizioni del Pontefice sulla Striscia di Gaza. Dove, aveva detto Francesco, ''non è in corso una guerra. E' crudeltà'', accusando Israele di ''bombardare i bambini e colpirli con mitragliatrici'' e sostenendo che ''quello che sta accadendo a Gaza assomiglia a un genocidio''. Ma diversi funzionari israeliani hanno criticato la decisione del governo di rimanere in silenzio, sostenendo che il Papa non fosse solo un leader politico. "Penso che la decisione sia un errore. Non dovremmo comportarci in questo modo dopo la morte di qualcuno", ha dichiarato al Jerusalem Post Raphael Schutz, che fino alla scorsa estate ha ricoperto l'incarico di ambasciatore di Israele in Vaticano. Alle parole del Papa, Israele avrebbe dovuto rispondere sul piano diplomatico quando le ha pronunciate, ha aggiunto. "Ma ora non stiamo parlando solo di un capo di Stato, ma anche di una guida spirituale per oltre un miliardo di persone, quasi il 20% dell'umanità. Non credo che il silenzio trasmetta il messaggio giusto", ha detto Schutz. In merito ai funerali del Papa sabato, l'ex ambasciatore sottolinea che vi ''parteciperanno leader mondiali. Se saremo assenti, sarà vistoso e darà una cattiva immagine di noi. Potrebbe rafforzare un senso di isolamento, già accentuato dalla guerra in corso, e gettare inutilmente benzina sul fuoco. Sarebbe un peccato".
(Adnkronos) - Nel corso della cerimonia svoltasi a Roma presso la Casa dell’Aviatore, Engineering si è aggiudicata il 'Premio nazionale Assinter per la valorizzazione del capitale umano', promosso da Assinter Italia - Associazione delle società per l'innovazione tecnologica nelle regioni. Per l’azienda leader nei processi di digitalizzazione guidata da Maximo Ibarra il riconoscimento arriva a pochi mesi dalla certificazione Top Employer Italia 2025 ed è stato ottenuto grazie all’innovativo percorso disegnato da Engineering per tutti i giovani che entrano in azienda denominato: 'New talent journey'. Il progetto, selezionato nella categoria 'Nuove strategie e iniziative organizzative per l’integrazione tra generazioni e per l’inserimento ottimale delle nuove leve nei contesti organizzativi', si è distinto per la coerenza e sistematicità con cui affronta la sfida dell’attrazione e retention di giovani Talenti. Attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali e di metodologie di formazione e comunicazione allo stato dell’arte, il percorso segue il candidato in ogni momento del suo percorso di selezione e inserimento, sviluppandone competenze tecniche e attitudine e rinforzando l’engagement e la partecipazione. Alessia D’Addario, group chief human resources & organization officer di Engineering ha commentato: "Siamo estremamente orgogliosi di questo riconoscimento, che premia il nostro costante impegno nella valorizzazione del capitale umano, un elemento centrale della nostra visione aziendale. Crediamo che le persone siano il motore dell’innovazione e della crescita sostenibile, ed è per questo che investiamo ogni giorno per costruire un ambiente di lavoro stimolante, inclusivo e orientato allo sviluppo delle competenze. Il progetto 'New Talent Journey' è un esempio concreto di questo approccio: un percorso strutturato ed innovativo che accompagna i giovani talenti sin dal loro ingresso in azienda, offrendo loro strumenti, formazione e opportunità per esprimere appieno il proprio potenziale e costruire il proprio futuro professionale all’interno di un contesto dinamico e in continua evoluzione". Il progetto New Talent Journey, che conferma l’efficacia delle strategie di Engineering in ambito HR, risponde a tre principali obiettivi: sviluppare un’offerta distintiva per attrarre i migliori talenti selezionati dal mondo universitario; creare un percorso integrato di formazione tecnica e potenziamento delle competenze relazionali che accompagni i giovani fin dai primi anni in azienda; creare un contesto di lavoro che favorisca l’engagement, la valorizzazione del talento e la crescita, in modo da ridurre il turnover ed ottimizzare l’investimento aziendale. New talent journey ha coinvolto solo nell’ultimo anno circa 380 neolaureati principalmente provenienti da percorsi Stem. Di questi, 320 sono stati inseriti in azienda con ruoli diversificati nel mondo dell’Information Technology, in ambiti strategici come cybersecurity, piattaforme Erp, sviluppo software, business analysis e cloud architecture.
(Adnkronos) - Oltre 8.500 aziende agricole coinvolte, 67% delle materie prime strategiche acquistate da filiere gestite responsabilmente e disciplinari rigorosi per garantire qualità e rispetto dell’ambiente. È questa la fotografia dell’impegno di Barilla per la sostenibilità lungo la sua filiera che, in occasione della Giornata della Terra del 22 aprile, ribadisce il proprio impegno per un’agricoltura sempre più sostenibile e attenta all’elemento da cui inizia il futuro del cibo: il terreno. Barilla adotta cinque disciplinari per la coltivazione sostenibile, sviluppati in collaborazione con enti scientifici, Ong e comunità agricole, per coniugare qualità produttiva, rispetto per l’ambiente e sostegno concreto agli agricoltori. Nel 2020 è stato introdotto in Italia il Manifesto del Grano Duro, decalogo dedicato alla coltivazione sostenibile del grano duro coltivato in 13 regioni italiane che promuove la rotazione colturale, l’impiego razionale di fertilizzanti e prodotti fitosanitari, e il miglioramento della fertilità del suolo. In Italia, dal 2018, è attiva la Carta del Mulino, sviluppata con Wwf Italia, Università di Bologna e Università della Tuscia: 10 regole che mirano a tutelare la biodiversità (dedicando ad esempio il 3% dei campi a fiori per gli impollinatori), a ridurre l’uso di sostanze chimiche e a sostenere il lavoro delle comunità agricole. In Francia, la Carta di Harrys definisce 40 pratiche agroecologiche per la coltivazione sostenibile del grano tenero; coinvolge 738 aziende agricole per una produzione di quasi 120.000 tonnellate di farina. La Carta del Basilico copre il 100% degli acquisti di basilico esclusivamente italiano destinato alla produzione del Pesto alla Genovese Barilla e di tutti i pesti, salse e sughi del marchio. I principi chiave: agricoltura sostenibile, protezione della biodiversità e valorizzazione delle comunità agricole locali, contribuendo alla conservazione delle colture tipiche e alla resilienza degli ecosistemi. Nel 2023 si è aggiunta anche la Wasa Charter che propone sei regole fondamentali ad agricoltori e operatori di filiera, tra cui assenza di glifosato, adozione delle migliori tecniche agricole e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, che garantiscono un approccio responsabile e sostenibile all’intera filiera della segale. Barilla affianca agricoltori e tecnici con soluzioni digitali avanzate, a partire da Granoduro.net, una piattaforma che fornisce informazioni e allerte utili alla gestione del grano duro, basandosi su parametri oggettivi come le condizioni meteorologiche, i dati agronomici e le rilevazioni di campo. Dal 2018, il gruppo sostiene inoltre il Cnr-Ibe (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la BioEconomia) nello sviluppo di AgroSat, una piattaforma innovativa e gratuita progettata per supportare la gestione della concimazione azotata attraverso tecniche di agricoltura di precisione. Nel 2021, in collaborazione con Cnr-Ibe, Cnr-Isti (Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione) e Yoo-No Lab, Barilla ha lanciato GranoScan2: un'applicazione basata sull’intelligenza artificiale, gratuita e pensata per tutti gli operatori della filiera, che consente il riconoscimento in campo delle principali avversità del frumento. Grazie a queste iniziative, nel 2023 Barilla ha sostenuto la produzione di oltre 390.000 tonnellate di grano duro coltivato secondo pratiche agricole responsabili. Accademia del Basilico è l’iniziativa di Barilla dedicata alla formazione dei coltivatori di basilico per il pesto Barilla, con l’obiettivo di promuovere pratiche agricole sostenibili e di precisione sin dalle prime fasi della semina. Realizzato con Dinamica e Open Field, il programma ha coinvolto 21 partner tra agricoltori e stakeholder in un percorso formativo su fitopatologia, agricoltura 4.0 e riduzione dell’uso di agrofarmaci. L’iniziativa rafforza il legame tra Barilla e la propria filiera, valorizzando l’esperienza sul campo e condividendo competenze innovative. “Se fino a qualche anno fa l’utilizzo di alcuni strumenti era impensabile, oggi invece la tecnologia è sempre più una parte importante del nostro lavoro, perché ci permette di ottimizzare i tempi e di ottenere una materia prima di qualità - afferma Simone Bernardi dell’azienda Agricola Bernardi - Essere i primi attori della filiera, per noi basilicoltori è motivo di orgoglio, ma è anche una grande responsabilità; la formazione continua e la digitalizzazione sono essenziali per perseguire obiettivi di qualità e di sostenibilità”. Giuseppe Bonati, dell’azienda agricola La Felina, aggiunge: “Prima di far parte della filiera del basilico di Pesto Barilla nessuno sapeva che cosa fosse la sostenibilità. Oggi abbiamo una consapevolezza diversa e all’impiego degli agrofarmaci preferiamo alternative naturali, che ci consentono di ottenere un basilico bello e sano”. Sul percorso di Accademia del basilico, Giuseppe afferma: “Non è stato solo un’occasione di formazione, ma un vero e proprio momento di scambio e di confronto tra noi basilicoltori. Mentre prima ognuno di noi era concentrato solo sul proprio lavoro, oggi invece ci sentiamo un’unica famiglia, parte di una stessa rete di relazioni, dove l’unica regola è il supporto reciproco”. Barilla e xFarm Technologies hanno inoltre digitalizzato l’intera filiera del basilico, migliorando calcolo delle emissioni, tracciabilità ed efficienza produttiva. Attivo dal 2023, il progetto coinvolge 25 aziende agricole su 310 ettari coltivati, con l’integrazione del DSS sviluppato dal Cnr all’interno della piattaforma Barilla Farming. La tecnologia semplifica il lavoro degli agricoltori e permette di tracciare ogni fase del processo, dalla semina al confezionamento. Grazie alla blockchain e alla collaborazione con Connecting Food, i consumatori possono accedere, tramite QR code, a una vera carta d’identità del basilico, con dati certificati sul percorso dal campo al vasetto. Prosegue anche la collaborazione tra Barilla e Davines Group con il progetto congiunto “Bello e Buono”, nato per promuovere l’agricoltura sostenibile attraverso rotazioni colturali tra cereali e piante aromatiche. Sperimentato su 10.000 mq a Parma, il progetto punta a ripristinare la fertilità del suolo, aumentare la biodiversità e creare un modello replicabile per altre filiere. Un’iniziativa che unisce due settori – alimentare e cosmesi – con l’obiettivo comune di restituire valore alla terra, generando impatti positivi lungo tutta la catena del valore.