(Adnkronos) - 'La Notte nel Cuore' su Canale 5 è stato il programma più visto del prime time di ieri, con 2.361.000 telespettatori e uno share del 16,6%. Al secondo posto la programmazione di Rai1 che ha visto in onda, prima 'La Forza che Unisce', il programma dedicato alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (visto da 2.419.000 telespettatori con uno share dell’11,5%) e, a seguire, la replica de 'Il Commissario Montalbano' (1.989.000 telespettatori e il 13,1% di share). Testa a testa per il terzo posto tra 'Belve' che su Rai2 ha interessato 1.367.000 telespettatori (share del 9%) e 'DiMartedì' che su La7 ha realizzato 1.377.000 telespettatori e l’8,4% di share. A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: su Italia1 il programma 'Le Iene' è stato seguito da 1.140.000 telespettatori (share del 9,3%) mentre su Rai3 'Amore Criminale' ha totalizzato 639.000 telespettatori e il 3,4%. Su Tv8 'X Factor' ha realizzato 611.000 telespettatori e il 4,2% mentre su Retequattro 'È Sempre Cartabianca' ha interessato 496.000 telespettatori pari al 3,8% di share. Sul Nove 'Only Fun – Comico Show' è stato visto da 339.000 telespettatori (share del 2%). Nell'access prime time su Canale5 'La Ruota della Fortuna' ha ottenuto 5.543.000 telespettatori pari al 25,9% battendo 'Affari Tuoi' che su Rai1 ha realizzato 4.454.000 spettatori (20,7% di share). Ancora su Rai1 'Cinque Minuti' è stato seguito da 3.975.000 spettatori pari al 19,2% di share.
(Adnkronos) - “Lo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, ha messo in evidenza come il comparto della birra rappresenti oggi uno dei principali motori di creazione di valore condiviso in Italia. In dieci anni, la filiera ha generato circa 92 miliardi di euro, di cui oltre 10 miliardi solo nel 2024, dimostrando una capacità strutturale di generare ricchezza e occupazione”. Lo ha detto Alessandro Marangoni, chief executive officer Althesys, interpretando i dati dell'ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Secondo Marangoni, la forza del settore risiede nella sua estensione a tutta la catena, “dall’agricoltura alla produzione fino al consumo finale”, in grado di produrre impatti economici significativi e duraturi.
(Adnkronos) - L’Italia brilla nella gestione del riciclo, ma resta ancora un Paese a due velocità nella gestione dei rifiuti. È il quadro tracciato da Stefano Besseghini, presidente di Arera, intervenuto oggi al convegno 'Il consolidamento della regolazione del ciclo dei rifiuti: i nuovi provvedimenti di Arera', in occasione della giornata inaugurale di Ecomondo a Rimini. “La cosa vera - ha dichiarato Besseghini - è che nella gestione del riciclo, in particolare di certe materie, l’Italia brilla. Brilla forse un po’ per necessità, perché storicamente, essendo un Paese povero di materie prime, ha sviluppato nel tempo cicli industriali di eccellenza”. Secondo il presidente dell’Autorità, il sistema nazionale può contare su un patrimonio consolidato di impianti, logistica e capacità di gestione economica del rifiuto, che si sta estendendo anche al settore dei rifiuti urbani. “La crescita del biometano e l’utilizzo energetico dei rifiuti - ha aggiunto - dimostrano che siamo in grado di individuare spazi di miglioramento e di avanzare in modo significativo”. Resta però aperta una sfida cruciale: quella delle disuguaglianze territoriali. “Abbiamo un vero e unico problema - ha sottolineato Besseghini - ovvero la grande differenza tra aree del Paese che smaltiscono in discarica meno del 5% dei rifiuti e altre che sono ancora sopra il 70%. È una disparità su cui bisogna lavorare molto, perché il percorso verso un sistema circolare deve essere omogeneo e inclusivo”. Il convegno è stato anche l’occasione per fare il punto sul percorso di regolazione del ciclo dei rifiuti, avviato da Arera negli ultimi anni. “Il settore dei rifiuti - ha ricordato il presidente - è relativamente nuovo alla regolazione, ma in pochi anni ha compiuto passi in avanti importanti, grazie al contributo degli operatori e delle associazioni di categoria. L’attività regolatoria conclusa prima dell’estate ha delineato lo scenario per i prossimi anni, ma il lavoro non è finito: serve continuare il confronto per dare concretezza e sostanza a un processo che porterà benefici reali ai cittadini”.