INFORMAZIONIStefano CavaliereQumulo Informatica e Software Ruolo: Territory Account Manager - Southern Europe Area: Finance, Administration and Control Stefano Cavaliere |
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(Adnkronos) - La commissione Bilancio del Senato ha ripreso i lavori sulla manovra, dopo la pausa per le festività natalizie. E' previsto il dibattito sugli emendamenti presentati dall'opposizione, oltre 800. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è presente in Aula per seguire la discussione generale. Visti i tempi ristretti, i lavori in commissione sono terminati senza dare mandato al relatore, per poi porre la fiducia in aula di Palazzo Madama oggi e votarla domani entro l'ora di pranzo. “Siamo in Senato per l'approvazione della legge. Che avverrà con tempi più rapidi di quelli che furono impiegati da altri Governi del passato sostenuti dal Pd e dai grillini" dichiara il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri. "I contenuti sono molto importanti e li illustreremo analiticamente nelle prossime ore. Con le azioni di governo del centrodestra l’occupazione ha superato i 24 milioni, la disoccupazione è scesa sotto il 6%, l'inflazione si è ridotta ai livelli minimi e lo spread sta intorno ai 100 punti. Tutti indicatori positivi che dimostrano come la politica del centrodestra è migliore di quella delle sinistre, composte da Pd e da grillini, che hanno devastato con i loro superbonus i conti pubblici. Noi andiamo avanti, loro ci avevano fatto precipitare nel baratro”. Il senatore membro della commissione Bilancio del Senato, Guido Liris (Fdi), nel corso della seduta conclusa poco fa ha avanzato le dimissioni da relatore della manovra a Palazzo Madama"con la richiesta che si torni alla doppia lettura, che non viene più fatta dal 2018". "In qualità di relatore proporrò che si vada senza mandato al relatore" in aula "perché non ci sono tempi e modi per poter arrivare alle 14 in aula esaminando 817 emendamenti e 60 ordini del giorno". "Al di là di questo - aggiunge - si auspica che non accada più quello che è successo questa volta, con i tempi che sono stati gestiti in maniera troppo stretta al Senato a causa della Camera. Ma non è solamente questo: dal 2018 si è acquisita un'abitudine che mentre aveva una giustificazione durante il Covid oggi non ha più giustificazione il fatto di essere arrivati a un monocameralismo sulla gestione di provvedimenti così importanti come quello del bilancio". "Si sta verificando su tutti i provvedimenti, anche con i disegni di legge, che usciti da un ramo del Parlamento si finge di respingere gli emendamenti, per blindare il testo che esce in prima lettura" dice il capogruppo del Pd in commissione Bilancio del Senato, Daniele Manca. "E' questo è grave quando siamo in presenza di un decreto, ancora di più con un disegno di legge che non ha urgenza. Sulla legge di bilancio è ancora più grave perché si impedisce a un ramo del Parlamento di poter introdurre modifiche e proposte che avremmo potuto discutere in maniera adeguata". Quello che è emerso oggi "non può andare avanti" ed è "umiliante per il Parlamento e non è utile a maggioranza e governo". "Il merito di questa legge di Bilancio paradossalmente è che esce dalla Camera ancora peggio di come è entrata" aggiunge. "Le dimissioni del senatore Liris da relatore della legge di bilancio sono una pagliacciata" dicono in una nota congiunta le senatrici di Italia Viva Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito e componente della Commissione Bilancio del Senato, e Dafne Musolino, componente della Commissione Affari costituzionali di palazzo Madama. "L'ennesima di questa indecorosa pantomima che è stato l'iter della manovra. Una mossa senza precedenti, ma che sa di lacrime di coccodrillo. Se la maggioranza avesse tenuto così tanto alla doppia lettura e alla centralità del parlamento, non si sarebbe fatta umiliare in questo modo dal governo. Troppo facile porre il problema adesso, dopo il suk della Camera e la farsa del Senato". "Sulla manovra economica siamo alla farsa" afferma il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio del Senato. "Oggi la commissione Bilancio di palazzo Madama farà finta di esaminare gli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari per poi andare in Aula senza nessuna possibilità di cambiare, nessuna possibilità di migliorare, nessuna possibilità di proporre. Tutto deciso e il Senato deve solo ratificare. Ormai siamo alla finta democrazia e allo svilimento del Parlamento. Una commedia sulle spalle degli italiani".
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int), per mano del suo presidente Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera di felicitazioni e di buon lavoro al nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vicenzo Carbone, in cui il numero uno dell’Int scrive: “Sono certo che grazie alla Sua competenza e alla Sua esperienza saprà affrontare l’impegnativo incarico con la necessaria determinazione ed equità, in un settore sempre più importante per la Nazione” ribadendo la piena disponibilità al confronto e alla collaborazione. “L’Istituto nazionale tributaristi, che mi pregio di presiedere, sarà a sua disposizione per proseguire nel confronto costruttivo e nella collaborazione, instaurati negli anni sia a livello centrale che territoriale, con l’Amministrazione finanziaria.” Ma Alemanno ha inviato anche una lettera al dimissionario Ernesto Maria Ruffini, ringraziandolo per il suo operato e per aver dialogato con equità e senza pregiudizi con tutte le rappresentanze degli intermediari fiscali, augurando all’ex direttore ogni successo nei suoi prossimi impegni professionali. “La lettera al direttore Carbone va oltre ai doveri istituzionali, è un messaggio sentito per confermare e ribadire la nostra disponibilità a collaborare per contribuire a migliorare il rapporto fisco contribuente e affrontare i cambiamenti legati alla riforma tributaria” dichiara il numero uno dei tributaristi Int, che precisa “così come sentito è il ringraziamento inviato a Ruffini per il lavoro svolto. Ritengo che anche nei rapporti istituzionali non si possa mai dimenticare il lato umano e l’importanza della persona”.
(Adnkronos) - “Questo fantastico impianto fotovoltaico è molto innovativo e unisce la tecnologia alla bellezza del luogo, è stato realizzato in tempi record da Acea e soprattutto da Areti, società del gruppo Acea, per garantire anche al Vaticano questa transizione energetica che diventa ormai ineludibile per tutto il nostro pianeta''. Lo afferma Barbara Marinali, presidente di Acea, durante l'inaugurazione ai Musei Vaticanii della nuova copertura vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze. ''E' un impianto composto da 235 pannelli fotovoltaici ad altissima prestazione ed è stato realizzato grazie al coordinamento di Areti insieme ad una serie di ditte fornitrici e subappaltatrici in una armonia che ha consentito di realizzare tutto in sei mesi conciliando la realizzazione di questa infrastruttura con le visite dei turisti, che non sono state mai interrotte durante questo periodo. Una sfida che abbiamo accolto e che siamo contenti di aver portato a termine, collaborando con il Governatorato, con la Direzione infrastrutture e con tutte le strutture della città del Vaticano''. ''Questo è il primo passo di un tassello di iniziative che, insieme al Gruppo Acea, la città del Vaticano si accinge a realizzare per avere una completa transizione verso una Net Zero Economy all'interno di questo piccolo ma grande Stato. E' difficile integrare e trovare spazi dove realizzare infrastrutture fotovoltaiche in luoghi già fortemente costruiti e antropizzati. Questo è un esempio straordinario di come in un'infrastruttura che già esisteva si può pensare, immaginare e realizzare un impianto che si compenetri con un'infrastruttura già esistente. La sfida, qui e nelle città, è trovare spazi dove realizzare la transizione con infrastrutture compatibili con l'esistente”.