(Adnkronos) - Lara Colturi potrebbe vestire l'azzurro. E gareggiare con l'Italia dello sci, magari già alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Dopo il secondo posto nello slalom gigante di Kranjska Gora dietro a Sara Hector, la baby fenomena dello sci mondiale ha attirato le attenzioni di tanti appassionati di sport invernali e addetti ai lavori. Ma chi è l'enfant prodige che oggi stupisce in Coppa del Mondo con l'Albania? Classe 2006, Lara Colturi è nata a Torino, ha compiuto 18 anni da pochi mesi ed è una delle giovani sciatrici più in vista dell'ultimo periodo. Già da qualche anno mostra un livello top e in questa stagione è salita sul podio in due specialità (impresa che, alla sua età, era stata compiuta l'ultima volta da una fuoriclasse come Mikaela Shiffrin). Figlia d'arte (sua madre è la campionessa azzurra Daniela Ceccarelli, oro olimpico nel supergigante a Salt Lake City nel 2022), gareggia con l'Albania perché un paio d'anni fa i suoi genitori hanno deciso di tenerla sotto un team privato per anticipare il debutto in Coppa del Mondo. Evitandole così di sottostare al più complicato sistema della Fisi, ma allontanandola di fatto dall'azzurro. La svolta è arrivata allora con l'appoggio della federazione albanese, che nell'ultimo periodo sta anche beneficiando di grande visibilità grazie ai suoi sorprendenti risultati. La notizia è che la stellina dello sci alpino potrebbe presto competere con l'Italia. Come ogni atleta con i requisiti, può richiedere il cambio di licenza e non è dunque utopistico pensare oggi a un suo inserimento nella squadra italiana, magari al termine di questa stagione con l'Albania. La Fis, Federazione internazionale sci e snowboard, ha approvato per esempio 83 cambi di licenza solo nell'ultimo anno. Elemento che potrebbe far sperare l'Italia, soprattutto in vista delle attesissime Olimpiadi di casa del 2026.
(Adnkronos) - Si chiude l'anno del decennale e si apre un 2025 denso di novità con nuove aperture in programma, in Europa e negli Stati Uniti, per Moxy Hotels, parte del portfolio di oltre 30 brand Marriott Bonvoy. Un brand innovativo, che combina stile e design tipici dei boutique hotel, a prezzi abbordabili, lanciato a settembre 2014 con l’apertura di Moxy Milan. In dieci anni, Moxy Hotels ha ridefinito l'esperienza di ospitalità e le regole del soggiorno alberghiero convenzionale, guardando alla prossima generazione di viaggiatori, con il suo design industriale, spazi comuni animati e una programmazione sempre viva. L'esperienza non convenzionale inizia con il check-in e prende vita in spazi pubblici sociali, per proseguire nelle camere da letto smart. Oggi il brand si è affermato nel segmento upper-midscale lifestyle, con 89 alberghi operativi in 18 destinazioni europee, che rappresentano il 60% del suo portfolio globale. Nel mondo sono oltre 135 le proprietà aperte in 25 Paesi e, per celebrare questo importante anniversario, ha annunciato che sta per raggiungere il traguardo dei 100 hotel in Europa entro la fine del 2025, con l'aggiunta prevista di 17 strutture, tra cui le nuove aperture in mercati inediti quali Spagna, Turchia e Lussemburgo. Fresco di inaugurazione il Moxy Barcelona, nel vivace quartiere di Sants, che segna l'ingresso del brand in Spagna: con 414 camere, il design fonde i tradizionali mosaici di ceramica catalani trencadís con lo stile industrial chic di Moxy, creando un ambiente colorato e contemporaneo che incarna lo spirito del luogo. Altro debutto la Turchia, con l'apertura di Moxy Istanbul Beyoğlu (nello storico edificio Afrikahan, a pochi passi da Piazza Taksim), seguito dal Moxy Izmir. Il brand è sbarcato anche in Lussemburgo, con l'inagurazione del Moxy Luxembourg Airport, dotato di 130 camere, all'interno dello Skypark Business Center presso l'aeroporto e direttamente collegato al terminal tramite una passerella interna. Il brand prevede, inoltre, di espandere la propria presenza in Francia, Italia, Portogallo, Irlanda, Belgio, Polonia, Serbia e Germania entro la fine del 2025. Grande attesa per le aperture previste in Italia con Moxy Pompei e Moxy Verona. In Francia, Moxy Annecy, seguito da Moxy Nice, e in Germania Moxy Kupferzell, Hohenlohe. E Moxy prevede di aprire il suo quinto hotel in Polonia con Moxy Warsaw City. In Irlanda arrivano Moxy Dublin Docklands e Moxy Cork. Moxy è poi pronto ad aprire il suo terzo hotel in Portogallo: Moxy Alfragide Lisbon. Moxy Brussels Airport e Moxy Antwerp ne rafforzeranno la presenza in Belgio. Il secondo hotel in Serbia sarà il Moxy Belgrade Skadarlija Downtown. Mentre in Svizzera è prevista l’apertura di Moxy Zurich, Letzigrund. "L'espansione di Moxy in tutta Europa riflette le aspirazioni e le aspettative della prossima generazione di viaggiatori. Le nostre aperture rimarranno fedeli alle origini del brand e si concentreranno su una narrazione di design local in ogni spazio comune, assicurando che ogni hotel si senta radicato nella cultura locale", ha affermato Sandra Schulze-Potgieter, vicepresident Premium & Select Brands Europe, Middle East and Africa, Marriott International. Per oltre un decennio, Moxy Hotels ha sfidato lo status quo dei soggiorni alberghieri tradizionali in Europa, dal check-in al bar con un c/mocktail omaggio all’arrivo alla valorizzazione della valenza sociale degli spazi comuni dell’hotel dalla mattina alla sera. Con ciascuno dei suoi hotel, Moxy mira a essere un punto nevralgico sociale della destinazione, innescando l'impegno della comunità locale e promuovendo la connessione tra viaggiatori d'affari e di piacere, così come con la gente del posto. "Festeggiamo il decimo anniversario di Moxy Hotels orgogliosi di come la visione audace del brand abbia trovato uno straordinario riscontro nei viaggiatori di tutta Europa. Con piacere notiamo una forte domanda di esperienze di ospitalità nella regione che siano stylish ma a tariffe ragionevoli. I nostri ambiziosi piani di espansione per Moxy non sono capillari in senso geografico ma più alla ricerca delle destinazioni che ben comprendano lo spirito giocoso tipico del brand", ha sottolineato afferma Jerome Briet, Chief Development Officer Europe, Middle East & Africa, Marriott International. Il design è un elemento di differenziazione chiave per il brand da sempre, con camere smart e spazi eclettici che offrono agli ospiti la possibilità di divertirsi durante il loro soggiorno. Il successo dietro il design di Moxy è stato l'attenzione rivolta a incoraggiare ogni hotel ad aggiungere i propri componenti di stile unici come autentici cenni local, pur rimanendo fedeli alla narrazione comune del brand. Pensato appositamente per i viaggiatori moderni, Moxy Hotels ha introdotto anche il Moxy Guestbook, diventando uno dei primi marchi a sfruttare i contenuti generati dagli utenti in una piattaforma interattiva digitale in ogni struttura nel mondo. Un format che lo rende al tempo stesso globale e si ritrova anche negli indirizzi Oltreoceano, dove pure il brand è in piena espansione. Negli Stati Uniti, infatti, nel 2025 sono previste una serie di aperture che rappresentano lo sbarco in altrettanti Stati: Moxy Charlotte Downtown (North Carolina), Moxy Allentown (Pennsylvania) e Moxy Fayetteville (Arkansas). E in Canada aprirà il Moxy Montreal (il primo in Quebec). Sempre gettonatissime le strutture di New York, a cominciare dalla prima, Moxy Times Square, cui hanno fatto seguito Moxy Chelsea e Moxy East Village, e poi Moxy Lower East Side, Moxy Downtown e, fra gli ultimi arrivati, Moxy Brooklyn Williamsburg. Ognuno dei Moxy Hotels newyorchesi riflette le caratteristiche del quartiere in cui è nato. Basta vedere, ad esempio, il Moxy East Village, situato sulla East 11th Street tra la Third e la Fourth Avenue, di fronte alla leggendaria sala da concerti Webster Hall. E' pensato come una linea del tempo verticale, che segue le diverse fasi della storia del quartiere: dai primi insediamenti fino ad oggi, passando per il periodo punk. Il design è ispirato all’archeologia urbana: i 13 piani rendono omaggio al passato e al presente dell’East Village, oltre che al suo futuro. Il design degli interni è stato curato dal Rockwell Group, mentre l’architettura da Stonehill Taylor. I desk per il check-in sono opera dell’artista locale Michael Sanzone, costruiti con materiali e oggetti di recupero, mentre l’alternarsi di graffiti e segni grafici ricorda gli strappi dei poster pubblicitari, quando vengono rimossi dalle facciate degli edifici. Come in tutti i Moxy Hotels, le 286 camere sono state progettate con cura per ottimizzare gli spazi e adattarsi alle esigenze degli ospiti in maniera flessibile. Ogni stanza propone opere commissionate appositamente all’artista di New York Xan Padrón, con fotografie in time lapse di cittadini newyorkesi ripresi mentre si muovono per le strade dell’East Village. L’hotel offre spazi per il co-working, ristorante, bar e un’ampia offerta culturale. L'Alphabet Bar & Café, nella lobby, è il cuore sociale di Moxy East Village e comprende area bar, terrazza, lounge per il co-working e sale riunioni. Gli ospiti possono consultare gratuitamente i libri proposti in un carrello dell’iconico Strand Bookstore e ascoltare un vinile dalla collezione in collaborazione con la vicina Academy Records, rappresentativa della musica dell’East Village. Fiore all’occhiello di Moxy East Village è Cathédrale, il ristorante franco-mediterraneo cui si accede dalla lobby scendendo una scala che ricorda le uscite di emergenza tra gli edifici nell’East Village. La sala da pranzo è sovrastata dalla scultura teatrale in rete metallica dell’artista italiano Edoardo Tresoldi, che offre l’effetto di un grande soffitto a volta. Successivamente, all'ultimo piano, è stato aggiunto il rooftop bar, ispirato ai tipici giardini posti sul retro delle abitazioni newyorkesi, con luci pendenti, piante rampicanti, arredi colorati e un tetto retrattile che permette l'uso in ogni stagione. Dietro al bancone, le bottiglie di liquore esposte in casse di plastica per il trasporto del latte, come quelle che si vedono sui marciapiedi dell’East Village.
(Adnkronos) - In esecuzione del contratto di compravendita sottoscritto il 9 marzo scorso, A2a ha completato le attività relative al closing dell’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti, veicolo societario beneficiario del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia. La cessione della partecipazione ad A2a avrà efficacia a far data dal 31 dicembre 2024. "Con il completamento di questa acquisizione, la più grande del settore in Italia, il Gruppo incrementa del 70% i contatori elettrici gestiti - con una rete che cresce di 17mila km nelle province di Milano e Brescia – e prevede investimenti aggiuntivi nella distribuzione, che nel complesso superano i 4 miliardi di euro al 2035 - commenta l’amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini -. Per supportare il percorso di elettrificazione dei consumi in atto e trend come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è fondamentale aumentare le risorse destinate alle infrastrutture. A livello europeo per il periodo 2020-2030 sono attesi oltre 580 miliardi di investimenti sulle reti elettriche; solo in Italia fino a 60 miliardi. Abbiamo quindi deciso di acquisire asset rilevanti che consentiranno ad A2a di realizzare economie di scala contribuendo ulteriormente alla crescita di aree già fortemente abitate e industrializzate. L’operazione conferma la nostra strategia per la transizione energetica del Paese e l’impegno del Gruppo per favorire la decarbonizzazione dei centri urbani”. Il corrispettivo dell’operazione, definito sulla base di un Enterprise Value (riferito al 100% di Duereti) di circa 1,35 miliardi di euro, è pari a circa 1,2 miliardi di euro ed è soggetto a un meccanismo di successivo aggiustamento prezzo, tipico per questo tipo di operazioni. Grazie all’investimento e all’espansione del perimetro di gestione, la Rab elettrica del Gruppo salirà a 3,4 miliardi nel 2035. Il closing è avvenuto a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive previste nell’accordo sottoscritto il 9 marzo scorso, tra cui il rilascio dell’autorizzazione Antitrust, il positivo completamento della procedura in materia di Golden Power presso la presidenza del Consiglio dei ministri e il rilascio in favore di Duereti di un’autonoma concessione per l’attività di distribuzione di energia elettrica da parte del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica. E-distribuzione mantiene una partecipazione pari al 10% del capitale sociale di Duereti, funzionale alla fase di start-up della società, che è oggetto di un meccanismo di opzioni put e call, esercitabili dopo un anno dalla data di closing.