INFORMAZIONISimone DominiciCoty Italia spa Cosmesi, Chimica e Farmaceutica Ruolo: Executive Vice President EMEA, HQ Lead Team Member Area: Top Management Simone Dominici |
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(Adnkronos) - "La Russia non minaccia nessuno". Vladimir Putin invia un messaggio apparentemente rassicurante. Le parole del presidente della Russia, però, sono il prologo ad un discorso che va in un'altra direzione. Mentre la guerra con l'Ucraina si avvia verso il quarto anno - con combattimenti durissimi nell'est per il controllo dello snodo cruciale di Pokrovsk - il numero 1 del Cremlino accende i riflettori, ancora una volta, sul potenziale bellico di Mosca. La Russia continua ad annunciare nuove armi e gonfia i muscoli per un arsenale che, a sentire Putin, non ha rivali. Gli ultimi nuovi arrivi sono il Burevestnik, il missile 'infinito', e il Poseidon, il drone sottomarino. In entrambi i casi, si tratta di armi che possono trasportare testate nucleari. "Lo sviluppo di Burevestnik e Poseidon ha un significato storico per tutto il XXI secolo", dice Putin con enfasi prima di soffermarsi sui due elementi. Il Burevestnik, secondo le informazioni diffuse dalla Russia, nel test di ottobre è rimasto in volo per oltre 15 ore e ha coperto 14mila chilometri. Il collaudo del 21 ottobre, a quanto pare, è stato osservato anche da una nave di un paese Nato: "Le Forze Armate russe non hanno impedito alla nave di condurre ricognizione nella zona di prova", dice Putin. Qual è stato l'ordine del Cremlino? "Lasciate che guardino". "Per quanto riguarda la gittata, Burevestnik ha superato tutti i sistemi missilistici conosciuti al mondo. Le nuove generazioni di armamenti sono già in fase di sviluppo basandosi sull'impianto nucleare come quello di Burevestnik", gongola Putin, che sogna un'applicazione della tecnologia anche al di fuori dell'ambito bellico. "Le tecnologie di Burevestnik e Poseidon aiuteranno nella creazione di una stazione avanzata sulla Luna", dice. Per ora si rimane sulla Terra e si pensa alla guerra: "Quest'anno la Federazione Russa metterà in servizio sperimentale operativo i missili Sarmat e l'anno prossimo li metterà in servizio operativo", dice ancora prima di sottolineare le qualità del drone Poseidon: "I nuovi principi di funzionamento daranno impulso allo sviluppo di tecnologie utilizzabili sulla piattaforma continentale nell'Artico".
(Adnkronos) - “La birra genera un valore economico rilevante per l’Italia, oltre 92 miliardi di euro in dieci anni. Con Fondazione Birra Moretti abbiamo accompagnato questa crescita, promuovendo un consumo responsabile e diffondendo la cultura birraria come leva di sviluppo. La birra rappresenta oggi non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità, in linea con i nuovi stili di vita degli italiani”. Lo ha dichiarato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, alla presentazione dell’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Nel suo intervento, Pratolongo ha sottolineato il ruolo centrale della Fondazione, nata dieci anni fa, nel diffondere conoscenza e responsabilità sul consumo della birra attraverso ricerche, formazione e iniziative educative. “La birra - ha ricordato - non è solo una bevanda, è una storia millenaria che rappresenta probabilmente uno degli elementi di crescita del comparto beverage nel prossimo futuro. L'impegno della Fondazione ha contribuito a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese, oltre che a valorizzare la birra come parte integrante della convivialità italiana”.
(Adnkronos) - L’Italia brilla nella gestione del riciclo, ma resta ancora un Paese a due velocità nella gestione dei rifiuti. È il quadro tracciato da Stefano Besseghini, presidente di Arera, intervenuto oggi al convegno 'Il consolidamento della regolazione del ciclo dei rifiuti: i nuovi provvedimenti di Arera', in occasione della giornata inaugurale di Ecomondo a Rimini. “La cosa vera - ha dichiarato Besseghini - è che nella gestione del riciclo, in particolare di certe materie, l’Italia brilla. Brilla forse un po’ per necessità, perché storicamente, essendo un Paese povero di materie prime, ha sviluppato nel tempo cicli industriali di eccellenza”. Secondo il presidente dell’Autorità, il sistema nazionale può contare su un patrimonio consolidato di impianti, logistica e capacità di gestione economica del rifiuto, che si sta estendendo anche al settore dei rifiuti urbani. “La crescita del biometano e l’utilizzo energetico dei rifiuti - ha aggiunto - dimostrano che siamo in grado di individuare spazi di miglioramento e di avanzare in modo significativo”. Resta però aperta una sfida cruciale: quella delle disuguaglianze territoriali. “Abbiamo un vero e unico problema - ha sottolineato Besseghini - ovvero la grande differenza tra aree del Paese che smaltiscono in discarica meno del 5% dei rifiuti e altre che sono ancora sopra il 70%. È una disparità su cui bisogna lavorare molto, perché il percorso verso un sistema circolare deve essere omogeneo e inclusivo”. Il convegno è stato anche l’occasione per fare il punto sul percorso di regolazione del ciclo dei rifiuti, avviato da Arera negli ultimi anni. “Il settore dei rifiuti - ha ricordato il presidente - è relativamente nuovo alla regolazione, ma in pochi anni ha compiuto passi in avanti importanti, grazie al contributo degli operatori e delle associazioni di categoria. L’attività regolatoria conclusa prima dell’estate ha delineato lo scenario per i prossimi anni, ma il lavoro non è finito: serve continuare il confronto per dare concretezza e sostanza a un processo che porterà benefici reali ai cittadini”.