INFORMAZIONI![]() Simona CangelosiSocial Network e/o Indirizzi IM: ● ![]() ● ![]() ● ![]() ● ![]() ● ![]() Simona CangelosiChi è: Giornalista professionista, autrice e consulente. |
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(Adnkronos) - L'Ucraina sarebbe pronta ad accettare al 90% la proposta di pace elaborata dal presidente americano Donald Trump per la fine della guerra lanciata dalla Russia. Lo scrive il New York Post, affermando che gli ucraini si chiedono ora se Mosca sia disposta davvero a sedersi al tavolo dei negoziati. Intanto la Russia annuncia che è vicina la "completa liberazione del Kursk". Ieri Trump ha avvertito che gli Stati Uniti potrebbero abbandonare il ruolo di mediatori per la fine della guerra entro pochi giorni, in assenza di progressi significativi da parte di Mosca e Kiev. Axios riporta che il presidente Usa ha espresso, durante una conversazione privata con il Segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato diplomatico Steve Witkoff, una profonda insoddisfazione e ha pubblicamente manifestato la sua frustrazione, avvertendo che "se per qualche motivo, una delle due parti rende molto difficile" un accordo per la pace "diremo loro che 'siete sciocchi' e 'siete persone orribili' e lasceremo perdere". Poi oggi la precisazione: la minaccia di Trump è diretta a Kiev e non a Mosca, afferma Axios citando "tre diplomatici europei secondo cui i commenti (del Segretario di Stato Usa Marco, ndr) Rubio fossero rivolti principalmente agli ucraini". "Una fonte vicina al governo ucraino ha anche affermato che i commenti di Rubio sembravano mirati a fare pressione sull'Ucraina. La fonte era anche preoccupata che un ritiro di Trump dai negoziati potesse portare alla sospensione degli aiuti militari statunitensi all'Ucraina", ha osservato Axios. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, citando una propria fonte a condizione di anonimato, gli Stati Uniti hanno elaborato un piano preliminare per monitorare il cessate il fuoco in Ucraina quando fosse raggiunto un accordo con la Russia. La bozza del piano è stata presentata a Parigi da funzionari americani a quelli europei e ucraini. I dettagli del piano non sono stati resi noti, precisa il Wsj. La prossima settimana è previsto a Londra un nuovo incontro tra funzionari americani, europei e ucraini per proseguire i colloqui. Sebbene i dettagli del piano di monitoraggio elaborato dagli Stati Uniti non siano stati resi noti, il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha descritto gli incontri di Parigi come "molto sostanziali". Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha confermato che la questione delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina era stata discussa a Parigi, ma non ha voluto parlare pubblicamente di alcuna proposta. Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, le forze armate ucraine sarebbero prossime a essere espulse dal villaggio di Gornal, nella regione di Kursk. Se confermato, ciò segnerebbe la completa "liberazione" della regione russa, secondo il linguaggio impiegato dalle autorità militari di Mosca. "In seguito alla liberazione di Oleshna, ai nostri soldati resta solo da cacciare le unità ucraine da Gornal. I combattimenti nel villaggio sono molto intensi. Le forze ucraine stanno venendo espulse. I nostri uomini stanno sgombrando il monastero occupato dalle truppe di Kiev", ha dichiarato una fonte delle strutture di sicurezza russe all’agenzia statale. Il giorno precedente, il Ministero della Difesa russo aveva annunciato la presa del villaggio di Oleshna, sempre nella regione di Kursk. L'avanzata delle truppe ucraine in territorio russo, avvenuta nel quadro di operazioni di disturbo oltre confine, aveva suscitato clamore nelle scorse settimane, spingendo Mosca a rafforzare le difese nella zona. Le dichiarazioni delle autorità russe non sono verificabili in modo indipendente, e da parte ucraina non sono ancora arrivate conferme o smentite ufficiali sull’andamento dei combattimenti nell’area. Secondo quanto riferisce l’intelligence militare britannica nell'ultima valutazione pubblicata su X dal Ministero della Difesa, la Russia ha intensificato le offensive in diversi punti del fronte ucraino, concentrando gli sforzi soprattutto nel nord del Paese e nella regione russa di Kursk, dove restano presenti forze ucraine dopo l’incursione dell’estate scorsa. Per Londra, l’esercito russo sta tentando di conquistare alcuni centri urbani strategici nell’oblast di Donetsk, come Toretsk e Chasiv Yar, sotto attacco da mesi. Al contrario, il fronte sud appare secondario nelle priorità di Mosca, con poche segnalazioni di avanzamenti, probabilmente a causa del trasferimento di forze su altri assi offensivi. Nel nord, recenti attacchi russi hanno causato decine di vittime a Sumy e si intensificano anche le operazioni nell’area di Kharkiv. A Kupiansk, nodo ferroviario e logistico, proseguono gli assalti russi, mentre a nord della città le truppe di Mosca mantengono una testa di ponte a Zapadne, oltre il fiume Oskil. Tuttavia, droni ucraini e l’artiglieria stanno ostacolando i tentativi russi di attraversamento con pontoni. Gli Stati Uniti avrebbero manifestato la disponibilità a riconoscere il controllo russo sulla Crimea quale elemento di un proposto accordo di pace per l'Ucraina. Tale proposta prevede un immediato cessate il fuoco tra le due nazioni. Questo quadro negoziale è stato condiviso con funzionari ucraini ed europei a Parigi. Si è inoltre tenuta una conversazione telefonica inerente a questa proposta tra il Segretario di Stato americano Marco Rubio e il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
(Adnkronos) - Valorizzazione del patrimonio costruito. Questo il tema centrale dei lavori della seconda Giornata nazionale dell’Ingegneria Economica, evento organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri con Ance che ha visto come focus principale lo sviluppo del Partenariato pubblico privato. Le sessioni di lavoro sono state precedute dalla presentazione, da parte della consigliera del Cni Ippolita Chiarolini, di una indagine realizzata dal Centro studi Cni sulla presenza degli ingegneri nei ruoli apicali. Gli ingegneri italiani inquadrati con un ruolo di dirigente o di quadro direttivo/apicale sono l’87% uomini, il 13% donne. Appartengono per il 40,4% alla fascia di età 46-55 anni, per il 30,7% alla fascia 56-65. Il 61,2% di loro assume il ruolo di direttore tecnico, il 21,6% quello di direttore generale, il 16,1% dirige le attività di ricerca, sviluppo e progettazione. Significativo il fatto che il 10,5% di questi ingegneri dirige la pianificazione strategica. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il 27% degli ingegneri manager è attivo nel Nord-Ovest, il 26,2% nel Sud e nelle isole, il 24 nel Centro, il 22,2% nel Nord-Est, 0,6% all’estero. Le regioni leader sono la Lombardia e il Lazio, con rispettivamente il 16,7% e il 12,4% del totale degli ingegneri manager. Relativamente ai singoli settori, il 28,8% è rappresentato da ingegneri civili, il 15% da ingegneri meccanici, il 10,7% da ingegneri elettronici. Il 98,7% di loro è iscritto all’Albo: il 51,6% nella sezione civile-ambientale, il 37,2% nella sezione ingegneria industriale, l’11,1% nella sezione ingegneria dell’informazione. Interessante notare le motivazioni che spingono questi ingegneri manager ad iscriversi all’Albo: il 38,2% lo fa perché l’iscrizione è necessaria per l’esercizio dell’attività lavorativa, il 35,6% per mantenere il titolo di “ingegnere”, il 32,9% per senso di appartenenza alla categoria. “Gli ingegneri che hanno risposto al sondaggio - ha affermato Ippolita Chiarolini, consigliera del Cni, commentando questi dati - mostrano di avere in grande considerazione l’Albo e l’Ordine professionale ma chiedono ad esso un forte supporto in termini di formazione dedicata, soprattutto per tutti quei settori diversi da quello civile, con particolare riferimento a quelli emergenti. Interessante rilevare che il 10% degli intervistati ricoprono ruoli nella pianificazione strategica”. I lavori, moderati dalla stessa Chiarolini e da Remo Chiodi, componente del gruppo tematico PPP del Cni, hanno quindi affrontato l’argomento del giorno: la valorizzazione del patrimonio del costruito nel nostro paese in relazione ai bisogni emergenti. Stefano Betti (vice presidente di Ance) ha dichiarato: “Serve una normativa adeguata alle trasformazioni delle città, dove nel 2050 vivrà il 75% della popolazione. Riscriviamo regole urbanistiche e edilizie obsolete per garantire un dialogo trasparente tra operatori, cittadini e pubblica amministrazione”. Gabriele Buia (presidente Unione Parmense degli Industriali) ha definito uno degli scopi del Ppp. “L’obiettivo - ha detto - deve essere quello di dare una casa agli italiani. Occorrono iniziative di housing sociale e studentati attraverso operazioni immobiliari con garanzia dello stato, risolvendo così molte criticità e tensioni sociali. Naturalmente è fondamentale la sostenibilità degli investimenti che è realizzabile anche attraverso accordi operativi”. Sono intervenuti anche Guglielmo Calabresi (responsabile Fondo Sviluppo Cdp real asset SGR) che ha illustrato il caso di Manifattura Tabacchi di Firenze e Isabella Di Marsico (Agenzia del demanio) che ha parlato del caso di Tor Vergata. Nella seconda sessione è stato approfondito il ruolo dell’Intelligenza Artificiale, attraverso il racconto e testimonianze relativi a casi concreti, con messa in evidenza dei punti di forza e quelli di debolezza. Hanno partecipato a questo confronto Valter Quercioli (presidente Federmanager), Francesco Visconti (head of Ai solutions Mangrovia), Paola Russillo (dirigente Ministero della Giustizia - direttore tecnologie e pmi Italy Cic board member), Giovanni Gambaro (Rina global executive ai technology strategy director) e Cinzia Pica (head of Rina consulting digital transformation). A Massimo Angelo Deldossi (vice presidente Ance) sono state affidate le conclusioni dei lavori: “Quest’iniziativa ha consentito di rafforzare il legame tra due mondi, quello finanziario e quello tecnico. Uniti per garantire sostenibilità e sicurezza dei progetti e utilizzare al meglio le opportunità della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, valorizzando le competenze della filiera”.
(Adnkronos) - Cento team di giovani innovatori che lavorano su progetti con impatto sociale riceveranno borse di studio per sviluppare competenze e soluzioni che possano migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con particolare attenzione alle pratiche agricole rigenerative, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle innovazioni in materia di sostenibilità degli imballaggi. L'obiettivo è aiutare, direttamente o indirettamente, 500mila persone. Sulla scia del successo di un progetto pilota lanciato in America Latina nel 2023, che ha coinvolto 20 giovani leader e di cui hanno beneficiato 130mila membri della comunità, Youth Impact: Because You Matter, iniziativa di Unesco e Nestlé, mira a espandere il suo impatto a livello globale, concentrandosi sulle sfide dei sistemi alimentari. Nestlé e l'Unesco sostengono, così, i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nello sviluppo e nel lancio di idee imprenditoriali che mirano a rendere la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo di cibo più resilienti e sostenibili. Contestualmente, puntano a rafforzare le economie e a garantire tassi più elevati di occupazione giovanile. “Una forza lavoro altamente qualificata e un approvvigionamento di materie prime più resiliente sono essenziali per il successo a lungo termine di Nestlé - ha dichiarato Laurent Freixe, Ceo di Nestlé - Stiamo affrontando la sfida di nutrire una popolazione in crescita, lavorando al contempo sulle cause e sugli effetti del cambiamento climatico. Si tratta di sfide cruciali che richiedono azioni decisive. Ecco perché, per risolverle, stiamo sostenendo i giovani innovatori”. Youth Impact: Because You Matter fornirà ai beneficiari corsi di formazione e programmi di mentoring personalizzati in base alle loro esigenze e priorità. Queste attività formative saranno sviluppate in parte dalla Youth Entrepreneurship Platform (Yep) di Nestlé, che fungerà anche da hub centrale del programma di rafforzamento delle competenze, che durerà sei mesi. Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa Nestlé Needs Youth, che negli ultimi dieci anni ha aiutato dieci milioni di giovani ad accedere a opportunità economiche. Inoltre, rafforza l'impegno a lungo termine dell'azienda nei confronti dei giovani nell'ambito della sua rinnovata strategia, che prevede il sostegno ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare entro il 2030 competenze che guardano al futuro, al fine di far crescere la prossima generazione di dipendenti e imprenditori agricoli e alimentari.