INFORMAZIONISilvia Bellisio |
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(Adnkronos) - "Per lo ius italiae vorrei convincere i nostri alleati, entrando nel merito della nostra proposta, quella del referendum era una proposta per 5 anni, noi siamo per dieci anni. Intanto in Parlamento facciamo la riforma della giustizia e quella fiscale, poi spiegheremo ai nostri alleati la bontà della nostra proposta". Lo dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, ospite del Forum in Masseria. "Non è che ti fai rispettare se insulti un musulmano, devi essere forte della tua identità, la paura di inglobare è un segno di debolezza", dice. Per Tajani "lo ius italiae significa dare la cittadinanza italiana, attraverso un percorso serio". "Per diventare italiani non è sufficiente vivere in Italia, va affrontato un problema che riguarda un milione di studenti non nati in Italia: diciamo che se tu hai frequentato con profitto la scuola dell'obbligo, fino a 16 anni, puoi chiedere la cittadinanza con un anno di anticipo rispetto alla legge attuale, e non lo diciamo perché vogliamo essere lassisti, ma il contrario". "Non è una norma per facilitare, ma per rendere più serio l'ottenimento della cittadinanza. Il modello è quello romano, che includeva", dice. "Il centrodestra moderno deve farsi carico di questo problema", chiede. Rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla posizione di Marina Berlusconi, il leader di Forza Italia spiega che "è un'amica, non abbiamo mai affrontato questo tema. Non si è mai espressa su questo tema''. Rispetto a quanto scritto oggi su un quotidiano, Tajani rivolgendosi a una giornalista aggiunge: ''Ha letto l'articolo della Stampa di oggi? Non c'è una dichiarazione'' di Marina Berlusconi. A stretto giro la replica della Lega che ribadisce la propria contrarietà: "Invitiamo l’amico Antonio Tajani ad archiviare ogni polemica sulla riforma della cittadinanza. Non passerà mai, non è prevista dal programma di centrodestra, è stata bocciata perfino dal recente referendum promosso dalla sinistra. Guardiamo avanti, al Paese non serve un’estate di inutili polemiche: abbiamo il dovere di realizzare il programma che ha convinto gli italiani a darci fiducia".
(Adnkronos) - “Essere ingegnere mi ha aiutato ad organizzare la mia attività da attrice comica. Sapevo come fare un business plan delle attività che volevo fare, la logistica è stata fondamentale perché organizzavo da sola i primi tour. Faccio convivere i vari lavori, gli eventi aziendali, la parte creativa delle pubblicità. Tutte cose in cui l’organizzazione conta parecchio”. Sono le parole di Giorgia Fumo, ingegnere e improvvisatrice teatrale, intervenuta all’assemblea ordinaria dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano. Nel suo discorso Giorgia Fumo ha spiegato le difficoltà di far coesistere il ruolo di ingegnere con una carriera teatrale: “Ho abbandonato molte attività che ipoteticamente dovrebbero spettarmi perché sono lontano da casa molti giorni per fare il mio tour. La comicità non ha difficoltà ulteriori rispetto a quelle che avevo riscontrato nell'ingegneria, non sono settori così diversi. Ho incontrato colleghi gentilissimi che apprezzano il tuo valore e altri che, in quanto donna, ti vedono nel campionato di serie B. Grazie ai social, però, sono contatto con il pubblico e sono loro a scegliere”.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”