(Adnkronos) - Un progetto di ‘ricucitura urbana’ con l’adozione di soluzioni all’avanguardia nel design e nella sostenibilità che riguarderà oltre 188.000 metri quadrati complessivi e che arriverà a coinvolgere progetti per un totale di 2 milioni di metri quadrati, con la piantumazione di decine di migliaia di alberi e la creazione di una superstrada ciclabile di oltre 50 chilometri. Si chiama ‘Fili’ ed è il progetto promosso da Regione Lombardia, Fnm, FerrovieNord e Trenord che è stato presentato questa mattina allo Iulm di Milano in occasione del convegno ‘Fili per il futuro delle città - Un nuovo metabolismo urbano per reti ecologiche e sociali’. Circa 500 le persone presenti all’evento e 27 i relatori che si sono alternati sul palco per approfondire da diversi punti di vista lo stato di avanzamento e i valori di uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa, che si snoda lungo la tratta ferroviaria che unisce il cuore di Milano a Malpensa. Il progetto prevede, in particolare, una serie di interventi di ricucitura urbana con l’adozione di soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilità ambientale: cambieranno volto le stazioni di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Polo di Saronno e Busto Arsizio e le aree ad esse adiacenti (con un intervento di oltre 188.000 metri quadrati complessivi che arriverà a coinvolgere progetti per un totale di 2 milioni di metri quadrati). Sono previste inoltre la piantumazione di decine di migliaia di alberi e la creazione di una superstrada ciclabile di 54 chilometri. La scelta del luogo che ha ospitato l’evento, l’auditorium dell’università Iulm di Milano, non è stata casuale, visto il ruolo che giocherà l’ateneo milanese nell’animare i territori interessati dal progetto attraverso uno studio sulle aspettative e sulle visioni delle differenti comunità interessate dagli interventi previsti. “Abbiamo voluto organizzare questo momento di confronto - spiega il presidente di Fnm Andrea Gibelli - per raccontare lo sviluppo dei progetti e per ribadire i molti e importanti valori di FIli. Vogliamo rimettere al centro le reti ferroviarie che devono essere viste come attivatori di processi di sviluppo locale, fungendo da cerniera tra i territori, connettendo comunità, facilitando lo sviluppo economico e migliorando la qualità della vita. Fili sfrutta il potenziale delle reti ferroviarie per creare un sistema di mobilità integrata e multimodale, che riduce l’impatto ambientale e favorisce l’accessibilità ai servizi”. Dopo il saluto della rettrice dell'Università Iulm Valentina Garavaglia, è stato proiettato in anteprima assoluta il corto d’autore ‘Tutto è collegato’, firmato dal regista Ago Panini, in cui si racconta, attraverso la voce principale della fisica, divulgatrice scientifica e conduttrice televisiva Gabriella Greison, il senso complessivo di Fili, le sue tappe progettuali e le sfide principali. Ad illustrare il valore del progetto Fili per la Lombardia che, con la sua storia di innovazione e sviluppo, rappresenta un terreno fertile per sperimentare nuove soluzioni urbane, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi. A seguire, due panel hanno permesso di entrare nel vivo del programma. L’approfondimento sull’ecosistema di Fili è stato un’occasione di dialogo che ha visto protagonisti il direttore Fondazione Lombardia per l'Ambiente Fabrizio Piccarolo, il direttore scientifico PoliS-Lombardia Raffaello Vignali, l’assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione e l’assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia Gianluca Comazzi. Esperti e attori istituzionali impegnati nella realizzazione di Fili hanno fornito una descrizione del progetto. Tra i relatori: Matteo Pedaso, partner & director Land Italia e Andrea Vercellotti di Arcadis Italia per il progetto della superstrada ciclabile Cadorna-Malpensa; Michele Ugolini, professore associato del dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano per il progetto di Busto Arsizio; Maria Pilar Vettori, professore Alassociato del dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito del Politecnico di Milano per il progetto di Saronno; Elisabetta Trezzani, partner, director Rpbw, Paolo Pelanda, associate Rpbw e Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano (con un video contributo) sul progetto di Bovisa; Carlo Masseroli, head of market Nhood Services Italy per il progetto di Cadorna. A chiudere il secondo panel, Franco Lucente, assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Lombardia e Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche della Regione Lombardia. Il convegno è proseguito con una riflessione su connessioni, opportunità e città del futuro, grazie ai contributi di Francesco Raschi, Direttore Cargo e Real Estate di Sea Aeroporti di Milano, Matteo Colleoni, professore Olordinario di Studi urbani, delegato del rettore per la Sostenibilità, Università di Milano-Bicocca e Carlos Moreno, professore presso l’Università Iae Paris 1 Sorbonne e presidente del Comitato scientifico del Cnappc. Dopo l’intervento di Eleonora Manto, external relations and customer engagement senior manager di Naba, che ha illustrato il festival Bo.No, acronimo di ‘Bovisa-Nord’, l’ultimo panel ha approfondito la capacità della ferrovia di abilitare reti ecologiche e sociali. Ne hanno parlato: Andrea Gibelli, architetto e presidente di Fnm e di Asstra; Marco Piuri, direttore generale di Fnm; Fulvio Caradonna, consigliere delegato di Fnm. Ha chiuso i lavori della mattinata Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in collegamento video. L’evento è stato moderato da Annalisa Chirico.
(Adnkronos) - “Le Guide de L’Espresso sono da sempre una colonna portante della promozione dei vini e L'Espresso con esse ha una storia incredibile, lunga 45 anni. Le Guide de L'Espresso sono sempre molto attese da tutti i wine lover e nel corso di questi anni ha contribuito a far crescere i vini italiani non solo nel nostro Paese, ma anche nel mondo”. Così Federico Bricolo, presidente di VeronaFiere, in occasione della presentazione delle edizioni 2025 de Le Guide de L’Espresso al teatro Arcimboldi di Milano. A 45 anni dalla prima edizione delle Guide, l’evento ha visto la partecipazione di oltre mille ospiti e numerose premiazioni. “I vini italiani hanno puntato molto sull'export, la loro qualità e la loro eccellenza, collegate al valore del Made in Italy, riescono davvero ad entrare in tutti i mercati e in tutto il mondo. Un'eccellenza che ci viene riconosciuta da tutti, che si collega anche con il food e, dunque, con tutto il settore agroalimentare, dove l'Italia eccelle. Anche attraverso Le Guide de L'Espresso vengono infatti selezionati i migliori vini e le migliori attività che si occupano di ristorazione. Questo è sicuramente un grande valore aggiunto per l'utente finale”, conclude.
(Adnkronos) - "L'Italia è al centro dell'innovazione, della sperimentazione di Amazon, come dimostrato proprio da questo Innovation Lab qui a Vercelli". Così Stefano La Rovere, direttore di Amazon Mechatronics, nell’ambito della visita del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto. "Ce ne sono solo tre nel mondo, uno a Seattle, uno a Boston e uno qui in Italia. E’ un lab globale, dove un team di scienziati, di ingegneri, che vengono da tutto il mondo, sviluppa nuove tecnologie nell'ambito della robotica, meccatronica, intelligenza artificiale, machine learning, macchine di impacchettamento automatizzate, ma anche materiali e imballaggi sempre più sostenibili, che quindi non solo migliorano la sicurezza nel mondo del lavoro, ma migliorano anche il nostro impatto ambientale”, spiega. “In Amazon continuiamo tutti i giorni a sviluppare nuove forme di imballaggio - prosegue La Rovere - Abbiamo ricordato la collaborazione con Novamont per lo sviluppo di imballaggi derivati da forme biodegradabili. Recentemente abbiamo annunciato lo sviluppo di una nuova busta di carta imbottita al 100% riciclata e riciclabile, che ci consente di spedire anche oggetti fragili. Ma quando parliamo di filosofia di imballaggio, il nostro approccio è molto semplice: se non serve imballaggio aggiuntivo, semplicemente non lo mettiamo. E' proprio questa la base del programma ‘Spedito senza imballaggio aggiuntivo Amazon’" "Per darvi un paio di numeri, in Europa oggi oltre la metà delle nostre spedizioni non avviene più nell'iconico box di cartone, bensì senza imballaggio o comunque in una busta di carta; inoltre negli scorsi sette anni oltre un miliardo di prodotti è stato spedito senza ulteriore imballaggio aggiuntivo”, conclude.