INFORMAZIONIPartito Radicale Nonviolento (Transnazionale e Transpartito) Politica e Religione Ruolo: Presidente Area: Top Management Sergio Stanzani |
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(Adnkronos) - Da Bologna a Roma, da Asti a Napoli, l'Italia scende in piazza contro il decreto sicurezza. E lo fa con migliaia di fiaccole accese: "Portiamo la luce della resistenza sociale contro le ombre di chi vuole negare diritti e libertà", affermano gli organizzatori della mobilitazione che chiedono il ritiro del provvedimento in discussione al Senato. A Roma la fiaccolata promossa dalla rete ‘A pieno regime’ ha visto la presenza di centinaia di manifestanti in piazza Sant’Andrea della Valle, a due passi dal Senato. Presenti anche alcuni rappresentanti dell’Anpi. La fiaccolata, dal titolo 'Mille luci contro il buoi del regime', si è poi trasformata in un corteo, scortato dalle forze dell'ordine, verso largo Argentina. "Il testo, attualmente in discussione al Senato, prevede un ulteriore inasprimento delle leggi penali in materia di sicurezza pubblica e antiterrorismo, ampliando l’ambito delle sanzioni e criminalizzando forme di dissenso pacifico", sottolinea in una nota Amnesty International Italia, tra le organizzazioni aderenti alla Rete. "Tra gli aspetti più preoccupanti del provvedimento, emergono la trasformazione di alcune infrazioni amministrative in reati penali; il ricorso a misure preventive, come i fogli di via, anche in assenza di effettivi danni o comportamenti violenti; l’effetto deterrente che tali norme avrebbe sulla partecipazione a proteste pacifiche, mettendo così a rischio le libertà fondamentali di espressione e di riunione pacifica". La società civile e numerosi movimenti per i diritti umani ritengono che queste misure mirino a restringere ulteriormente gli spazi di democrazia "in un contesto in cui il dissenso è già ampiamente criminalizzato". “Questo preoccupa non soltanto Amnesty International, non soltanto centinaia di movimenti della società civile, ma organizzazioni internazionali, da ultimo sei Relatori Speciali delle Nazioni Unite che hanno espresso la preoccupazione da noi condivisa totalmente che dietro questa parola ‘sicurezza’ si celi poi un disegno repressivo di alcuni diritti fondamentali. Uno tra i più importanti quello di protesta pacifica, cioè di esprimere in piazza dissenso o pensiero critico in forma pacifica”, ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, presente in piazza a Roma per la fiaccolata. “E’ un provvedimento, tra l’altro, che aumenterà - continua- la popolazione carceraria perché prevede nuovi reati, aggravanti, passaggi da sanzioni amministrative a reato penale; che tenderà a colpire le vulnerabilità, le marginalità, forme di resistenza assolutamente non violenta. Insomma un provvedimento contrario ai diritti umani. E noi chiediamo che ci sia un ripensamento complessivo su questo provvedimento, perché così come scritto lederà gravemente i diritti umani e sarà un problema di riverbero internazionale”. A scendere in piazza anche la Cgil spiegando che il ddl Sicurezza proposto dal Governo è “un provvedimento sbagliato e pericoloso che conferma, ancora una volta, lo scarso rispetto da parte dell’Esecutivo dei principi fondamentali, delle libertà, sanciti dalla Carta costituzionale”. “Non ci sono mezze misure: il ddl sicurezza va ritirato - sostiene la Cgil - Il Paese non ha bisogno di leggi che colpiscono i diritti fondamentali, ma di politiche giuste su salari, fisco, pensioni, sanità, ambiente e istruzione. La sicurezza non si costruisce con provvedimenti repressivi che alimentano tensioni e divisioni sociali, ma con lavoro dignitoso, diritti e servizi adeguati, rafforzando gli organici delle forze dell’ordine anziché esporre all’aumento della tensione sociale le lavoratrici e i lavoratori. È ora che il Governo affronti le vere emergenze e smetta di sottrarre spazi di libertà alle persone”.
(Adnkronos) - “Chiudiamo un buon anno, con una crescita del 13% sull’export. Nella sola provincia di Vicenza ci sono 526 imprese orafe e, di queste, almeno 360 sono artigiane. Si tratta di imprese che si stanno ristrutturando, che rappresentano un export importante, pari a 2,4 miliardi di euro”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in occasione della prima giornata di lavori di Vicenzaoro January 2025 – The jewellery boutique show, la manifestazione di Italian exhibition group in svolgimento a Vicenza fino al 21 gennaio. Vicenzaoro January 2025 - Crafting the Future si pone l’obiettivo di ridefinire il futuro della gioielleria, valorizzando le nuove generazioni e promuovendo un dialogo intergenerazionale che coniughi tradizione e innovazione. Forza propulsiva per l’evoluzione del settore, i giovani professionisti avranno un ruolo chiave nelle attività di networking e nei dibattiti di settore di questa edizione. “Penso - spiega Zaia - alla Turchia, un exploit che coinvolge oltre a Vicenza anche Alessandria ed Arezzo, ma penso anche agli Stati Uniti, agli Emirati Arabi e al Sud AfricaPenso che questo comparto sia non solo un grande elemento di artigianalità, di creatività e di design, ma anche un’occasione di avere un grande biglietto da visita di Vicenza e del Veneto nel mondo”.
(Adnkronos) - Previsto anche quest’anno, in Italia, un aumento di imballaggi nelle raccolte differenziate dei rifiuti urbani per il periodo delle feste di fine anno. Secondo le prime previsioni di Conai si attende un aumento dei flussi di imballaggi giunti a fine vita a cavallo fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025: localmente, si stima che gli incrementi possano essere compresi fra il 7% e il 10% per imballaggi in plastica e vetro, con picchi che potrebbero sfiorare il 15% per la carta. "Il primo confronto che il Consorzio ha effettuato a campione fra i dati degli anni passati e i nuovi numeri dei gestori di alcune città italiane ci porta a fare questo tipo di previsione - afferma il vicedirettore generale Conai, Fabio Costarella - L’economia nazionale attraversa una fase ancora delicata, che in molti settori ha visto una contrazione dei consumi: è difficile prevedere se gli effetti del Natale sulle raccolte differenziate saranno simili a quelli del 2022, in incremento, o a quelli leggermente più modesti del 2023. Ma è ragionevole aspettarsi volumi in crescita, visto che tra dicembre e gennaio i consumi aumenteranno inevitabilmente". Come ogni anno, per quanto riguarda carta e cartone si tratterà soprattutto di scatole e carta regalo, ma anche buste spedite o consegnate di persona. Per la plastica, film e involucri. Quanto al vetro, invece, soprattutto bottiglie di vino o liquori. "In molte province le percentuali potrebbero essere anche più alte delle nostre previsioni - commenta Fabio Costarella - considerando che negli ultimi anni la pandemia, la crisi energetica e quella dei consumi hanno reso le previsioni più difficili rispetto a quelle pre 2020. I numeri dovranno essere confermati il prossimo anno a consuntivo, ma l’attenzione al corretto conferimento dei pack a fine vita in raccolta differenziata resta essenziale: stiamo parlando di flussi che il Paese può tranquillamente gestire se, fra dicembre e gennaio, i cittadini saranno attenti a separare correttamente i rifiuti". L’importante, quindi, è evitare errori che compromettano la qualità delle raccolte differenziate - avverte Conai - A proposito della carta, quella da pacco non è problematica. "La carta con cui si avvolgono i regali deve essere differenziata e conferita con carta e cartone: è perfettamente riciclabile, così come i pack esterni di pandoro e panettone", spiega Costarella. Gli scontrini che non si vogliono conservare, invece, devono essere buttati nell’indifferenziato, "a meno che sul retro dello scontrino le indicazioni non siano diverse, si tratta di carta chimica, non riciclabile". Attenzione anche alla carta oleata e alla carta da forno, quando si cucina perché "se non è esplicitamente indicato che sono riciclabili, non possono essere conferite con la carta". Gli addobbi dell’albero di Natale non vanno nella raccolta del vetro. "Non è vetro da imballaggio: inquinerebbe la raccolta differenziata - chiarisce Fabio Costarella - Non vanno conferiti con il vetro nemmeno il vetro borosilicato, ossia quello delle pirofile adatte alla cottura in forno, e le ceramiche". Se i bicchieri di cristallo si rompono, "vanno buttati nell’indifferenziato. Il cristallo contiene piombo, e pochi frammenti di cristallo compromettono grandi quantità di vetro riciclabile". Mentre "vanno invece portate all’isola ecologica tutte le scatole di legno in cui vengono regalate le bottiglie di liquore e di vino". Quanto alla plastica, "giocattoli rotti o altri oggetti vanno portati all’isola ecologica o conferiti con il non riciclabile". Poi, "prima di conferirli in raccolta differenziata, tutti gli imballaggi vanno svuotati del loro contenuto e gli imballaggi flessibili vanno schiacciati in modo da occupare minori volumi. Le etichette coprenti vanno rimosse dai loro flaconi o dalle bottiglie e sia l’etichetta sia il flacone o la bottiglia vanno poi conferiti nella raccolta differenziata. Un aiuto ai riciclatori per gestire meglio gli imballaggi quando vengono preparati per il recupero e il riciclo". "Con oltre 75% di imballaggi riciclati, l’Italia è già leader in Europa in questo campo dell’economia circolare - conclude Fabio Costarella - ma per mantenere e migliorare questo risultato è indispensabile un impegno collettivo, anche durante il periodo natalizio. Differenziare correttamente i rifiuti significa valorizzare le risorse, promuovere la sostenibilità e rafforzare il modello virtuoso che il nostro Paese oggi rappresenta".