(Adnkronos) - Marc Marquez con la Ducati ufficiale vince anche il Gp della Thailandia di MotoGp che apre oggi 2 marzo la stagione del Motomondiale 2025 e fa doppietta dopo il trionfo nella Sprint Race, chiudendo anche la gara di oggi davant al fratello Alex, secondo con la Ducati del Team Gresini. Ancora terza anche in gara l'altra Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, per il tris di ducatisti sul podio. Quarto posto Franco Morbidelli, poi l'Aprilia del rookie Ai Ogura, seguito da Marco Bezzecchi Marc Marquez parte bene e guadagna subito la testa della gara ma a circa 19 giri al termine, un po' a sorpresa, Alex Marquez passa il fratello, che sembra rallentare deliberatamente per mettersi in scia. A 3 giri dalla bandiera a scacchi, Marc Marquez mette la freccia e scappa via verso la seconda vittoria consecutiva, dopo la Sprint di sabato, e la testa della classifica mondiale. Per Marquez arriva così la 63esima vittoria in Top-class e il 112esimo podio. Va in archivio anche la prima doppietta in MotoGp di due fratelli. Nel Motomondiale appena iniziato, Marc Marquez comanda con 37 punti davanti al fratello Alex (29) e a Bagnaia (23). "Week-end perfetto? Sono estremamente felice, ancora più di ieri. E' un sogno cominciare il mio nuovo percorso con Ducati in questo modo in Thailandia dove ho vinto il mio ultimo campionato del Mondo, insieme a mio fratello. E' incredibile davvero", le parole di Marc Marquez dopo il successo. "A un certo punto ho pensato di poter vincere anche se vedevo che Marc per tutti i giri che si avvicinava tanto. Io cercavo di non sfruttare troppo il posteriore, ma quando spingi così tanto non riesci a risparmiare la gomma e quindi il secondo posto era l'obbiettivo massimo oggi. Tenere Pecco dietro non è stato facile, è un campione del mondo, un pilota velocissimo, per cui ho dato il 100% fino alla fine e sono estremamente felice di salire anche oggi sul podio", il commento di Alex Marquez dopo il secondo posto. "Io ho dato tutto, non sono riuscito ad avvicinarmi a sufficienza ad Alex per provarci e poi Marc ha giocato con noi per tutta la gara. La massima possibilità era chiudere al secondo posto, era la mia missione, ma sono arrivato solo terzo. Ho fatto del mio meglio ma ero più lento e perdevo troppo tempo in alcuni punti del circuito", ha detto Pecco Bagnaia dopo il terzo posto. Jose Antonio Rueda con la Ktm ha vinto intanto la prima gara della stagione della classe Moto3. Lo spagnolo si è imposto nel Gp della Thailandia, davanti al rookie iberico Alvaro Carpe (Ktm, +7"276), al secondo posto, e all'altro spagnolo Adrian Fernandez (Honda, +7"341), al terzo. Il migliore degli italiani è stato Stefano Nepa (Honda, 7"590), che ha chiuso al quarto posto, seguito dal poleman Matteo Bertelle (Ktm, 10"242) al quinto e Dennis Foggia (Ktm, +11"644) sesto. Sono ben 11 i piloti ritirati. Va invece a Manuel Gonzalez (Liqui Moly Dynavolt Intact GP) il Gp della Thailandia di Moto2. Secondo posto per Aron Canet (Fantic Racing Lino Sonego) che precede Senna Agius (Liqui Moly Dynavolt Intact GP). Caduto a 11 giri dalla fine Celestino Vietti (SUP Racing).
(Adnkronos) - “L’annuncio dell’amministrazione Trump sull’imposizione di dazi del 25% sulle esportazioni europee può segnare un cambiamento drastico nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Parliamo di una misura che rischia di avere ripercussioni rilevanti non solo sulle dinamiche commerciali, ma anche sull’occupazione e sulla competitività delle imprese italiane. Le conseguenze, infatti, non si limiterebbero alla sola contrazione del commercio estero, ma si rifletterebbero direttamente sull’occupazione e sugli investimenti delle imprese italiane. Una diminuzione delle esportazioni potrebbe ridurre i margini di molte aziende con una forte vocazione internazionale, mettendo a rischio posti di lavoro e strategie di sviluppo". Così, con Adnkronos/Labitalia, Pietro Abate, segretario generale Camera di Commercio di Roma, dopo l'annuncio di Trump sui dazi al 25% sui prodotti europei. Per questo, secondo Abate, "occorre una risposta tempestiva e coordinata a livello europeo per difendere il tessuto economico e produttivo del Paese. Al contempo, è fondamentale un’azione incisiva delle istituzioni italiane per sostenere le imprese esportatrici, mitigare gli effetti negativi e garantire la tutela dei lavoratori". "Non a caso, soltanto pochi giorni fa, come Camera di Commercio di Roma abbiamo elaborato una stima potenziale dell’impatto immediato di dazi tra il 10% e il 15% su settori strategici dell’economia del Lazio. Erano previsioni troppo ottimistiche. È chiaro che con un incremento al 25%, l’impatto potrebbe essere ancora più grave, colpendo in particolare i settori chiave dell’economia italiana. Il tempo stringe”, conclude.
(Adnkronos) - Alla vigilia dell’apertura della Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (Cop16Bis) di Roma, questa mattina Greenpeace è entrata in azione davanti alla sede della Fao per mandare un messaggio ai delegati dei governi che, da domani e fino al 27 febbraio, si riuniranno al summit organizzato dalle Nazioni Unite. Sei grandi tessere da domino alte da tre a quattro metri ciascuna, raffiguranti alcune specie viventi, esseri umani inclusi, e una banconota di dollari statunitensi, sono state disposte nel prato antistante l’edificio, accompagnate da alcuni striscioni per chiedere il rispetto degli impegni finanziari sulla protezione della natura. Tra i messaggi in italiano esposti dagli attivisti di Greenpeace: “Se cade la natura, casca il mondo” e “Mantenete le promesse, salvate la natura”. "L’installazione del domino fuori dalla sede dei negoziati simboleggia ciò che accade alla biodiversità quando i governi non agiscono: la distruzione a cascata degli ecosistemi naturali da cui dipende la nostra stessa sopravvivenza - dichiara Martina Borghi, campaigner Foreste di Greenpeace Italia - I leader mondiali devono fermare la perdita di biodiversità trasformando le promesse in azioni. È il momento di mettere sul tavolo finanziamenti adeguati e immediati: senza azioni concrete, la natura continuerà a scomparire. I leader globali devono arginare e invertire questa tendenza e mettere sul tavolo soldi veri, perché le sole promesse non valgono a niente".