(Adnkronos) - Friedrich Merz esce vincitore dal dibattito a quattro su Rtl-ntv che ha messo a confronto ieri sera i principali candidati cancellieri alle elezioni anticipate di domenica prossima in Germania. Da un'inchiesta, condotta dall'istituto Forsa dopo il 'Quadrell', risulta che Merz ha convinto più degli altri (32%), seguito, a distanza, dal cancelliere uscente, il socialdemocratico Olaf Scholz (25%), quindi, a pari merito, dai candidati ecologista Robert Habeck e di Alternativa per la Germania Alice Weidel (18%). Il 7% degli interpellati non assegnerebbe un vantaggio ad alcuno dei candidati presenti. Il primo posto assegnato dai telespettatori allo Spitzenkandidat dell'Unione (Cdu/Csu) riflette gli umori registrati dai sondaggi nelle ultime settimane, fatte salve leggere variazioni: secondo la più recente inchiesta Insa (del 15/2) il 30% voterebbe per l'Unione. Il 21% dell'elettorato sceglierebbe Afd, quindi Spd (15%), Verdi (13%), Linke (6%), Bsw (5%), Fdp (4%). Dai sondaggi emerge anche - dato in linea con la risposta degli spettatori al 'Quadrell' - che una maggioranza di cittadini punta per il dopo-voto sulla "grande coalizione" di Cdu/Csu con la Spd, a guida Unione, con il 39% - un aumento significativo di sei punti percentuali nelle ultime tre settimane - a favore. E il 76% - registrato pochi giorni fa da Forschungsgruppe Wahlen per Zdf - si aspetta proprio questa soluzione, anche se recentemente le polemiche tra i due schieramenti, in particolare sull'immigrazione e sull'appoggio dell'Afd alla Cdu hanno creato forti divisioni tra le due formazioni.
(Adnkronos) - Engineering, azienda leader nei processi di digitalizzazione per imprese e pubblica amministrazione, ha ottenuto il miglioramento del suo rating Cdp climate change passando dallo score C a B, attestandosi quindi al livello management delle aziende che affrontano gli impatti ambientali della loro attività e ne garantiscono una buona gestione. Engineering, che ha raggiunto e superato il target B- previsto per il 2024 nel suo Piano di sostenibilità, è tra le aziende a livello globale che hanno rendicontato il proprio impegno in termini di governance, impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. I principali punti di forza che hanno portato al miglioramento dello score sono relativi all’ottima impostazione del Piano di Decarbonizzazione e dei suoi target validati dalla Science based targets initiative (Sbti), e alla verifica, da parte di un ente terzo indipendente, delle informazioni presentate. Inoltre, Cdp ha riconosciuto un importante rafforzamento della governance delle tematiche ambientali. Maximo Ibarra, ceo Engineering, dichiara: “Il miglioramento dello score Cdp è il risultato di un impegno costante avviato dal gruppo nello sviluppo delle strategie di decarbonizzazione attraverso l’applicazione delle tecnologie e del digitale non solo per efficientare i processi interni, ma anche per consolidare le partnership con clienti e stakeholder. Aver raggiunto il livello management nel Cdp climate change è motivo di soddisfazione e rappresenta uno stimolo a continuare in un percorso in cui AI e digitale ci offriranno continue opportunità”. Riguardo le tematiche ambientali, Engineering ha intrapreso un percorso finalizzato al raggiungimento di obiettivi di decarbonizzazione delle proprie attività, anche attraverso investimenti in efficienza energetica, conversione del parco auto aziendale in veicoli ibridi ed elettrici e approvvigionamenti di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’upgrade dello score Cdp e l’impegno nella definizione dei target di riduzione delle emissioni di co2 science-based validati ad agosto 2024 da Sbti rappresentano un concreto riconoscimento dell’impegno di Engineering nella lotta al climate change, al centro della strategia aziendale. Cdp, organizzazione no profit internazionale che monitora le performance di imprese e istituzioni sulle emissioni di gas serra aziendali e le strategie implementate per contrastare il cambiamento climatico, si pone l’obiettivo di aumentare la trasparenza riguardo all'impatto ambientale, e aiutare investitori e soggetti finanziari a prendere decisioni di investimento e di partnership, sulla base dello score Cdp ottenuto dalle aziende.
(Adnkronos) - Vincenzo Tapella alla guida dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile. L’annuncio della nomina a presidente arriva in occasione della prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo, da lui convocata venerdì 7 febbraio, per definire obiettivi e attività dell’Unione per il triennio 2025-2027. Vincenzo Tapella, albese, laureato in chimica, vanta un’esperienza professionale di oltre 40 anni nel settore degli oli e grassi alimentari. Tapella succede a Mauro Fontana, alla guida dell’Unione dal 2022 al 2024. "Auguro a Vincenzo Tapella - dice Fontana - un buon lavoro alla guida dell’Unione. Le sue competenze e la sua esperienza nel settore saranno fondamentali per proseguire il percorso di crescita intrapreso. Negli ultimi anni, l’Unione ha registrato significativi progressi in termini di rappresentatività e autorevolezza. La consapevolezza riguardo all’olio di palma sostenibile è aumentata, così come l’impegno della filiera verso modelli sempre più sostenibili e trasparenti. Sono soddisfatto dei risultati conseguiti, frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutti i membri dell’Unione, il Consiglio Direttivo ed il Comitato Tecnico Scientifico, che ringrazio per il prezioso supporto”. Nel corso dell’ultimo triennio l’Unione si è rafforzata con l’ingresso di undici nuovi membri, ampliando anche i settori produttivi rappresentati. Nella seconda metà del 2024 sono entrati a far parte dell’Unione Socado e I.Gi., mentre da quest’anno aderisce anche Grepalma, l'associazione dei produttori di olio di palma del Guatemala. “Devo prima di tutto ringraziare Mauro Fontana per l’eccellente lavoro svolto, che ha portato l’Unione ad accrescere il suo ruolo sia a livello nazionale che internazionale con risultati straordinari, che costituiscono una base di partenza importante per il percorso futuro - afferma Tapella - Sono onorato di assumere questo incarico e di poter collaborare con un nuovo Consiglio Direttivo allargato, che si arricchisce con l’ingresso di quattro nuovi membri in rappresentanza del mondo delle imprese e delle Ong: Elisabetta Merlo (Zschimmer Swartz), Massimiliano Majerna (Vandemoortele), Anna Sepe (I.Gi.) e Monica Tommasi, (presidente di Amici della Terra Italia Onlus), oltre a Carlotta Trucillo, vicedirettore di Assitol, uno dei membri fondatori dell'Unione. Oggi abbiamo confermato per il prossimo triennio anche la composizione del nostro Comitato Tecnico Scientifico, che garantisce autorevolezza e obiettività scientifica ai messaggi dell’Unione. Sono convinto che, insieme, raggiungeremo obiettivi ambiziosi, promuovendo una filiera sempre più responsabile, innovativa e trasparente. In collaborazione con le Ong ambientali e sociali e le istituzioni, continueremo a stimolare la sua transizione verso la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica". Secondo Tapella, "anche grazie al lavoro dell’Unione, il dibattito nel nostro paese oggi è più equilibrato, ma non dobbiamo abbassare la guardia perché lo spettro della disinformazione è sempre dietro l’angolo e rischia di compromettere gli sforzi di una filiera che, se gestita in modo sostenibile, contribuisce in modo rilevante al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla lotta al cambiamento climatico. L’implementazione del regolamento sui prodotti a zero deforestazione (Eudr) sarà una delle sfide del 2025 ma anche una opportunità. Siamo pronti a collaborare con l’autorità nazionale competente per supportare le imprese e siamo fermamente convinti che il nuovo quadro normativo europeo (Eudr, Csrd, Csddd, Green Claims) favorirà anche una maggiore fiducia e consapevolezza dei consumatori rispetto all’olio di palma sostenibile e delle sue positive prerogative, che ne fanno l’unica vera alternativa all’olio di palma”.