INFORMAZIONIBanca Sella Holding spa Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Senior Legal Officer Area: Legal Management Rosario Brenna |
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(Adnkronos) - Ventidue civili, tra cui tre bambini, sono stati uccisi a causa di un attacco aereo contro un monastero nel centro del Myanmar, hanno riferito un combattente anti-giunta e un residente. Il bombardamento è avvenuto intorno all’una di notte di venerdì nel villaggio di Lin Ta Lu, quando un raid aereo ha colpito la sala del monastero dove si rifugiavano sfollati interni. Altre due persone sono rimaste ferite e sono in ospedale, in "condizioni critiche". "Pensavano che sarebbe stato sicuro rifugiarsi in un monastero buddhista", ha detto il combattente anti-giunta, "ma sono stati comunque bombardati". Un residente della zona ha confermato che la sala del monastero è stata "completamente distrutta", aggiungendo di aver visto alcuni corpi caricati su un’auto e trasportati al cimitero all’alba di venerdì, dopo l’attacco. Ha raccontato che, recatosi al cimitero per scattare foto che potessero aiutare nell’identificazione delle vittime, ha contato 22 corpi. "Molti dei corpi avevano ferite alla testa o erano smembrati. È stato triste da vedere", ha detto. Il Myanmar è dilaniato dalla guerra civile da quando i militari hanno rovesciato il governo democratico nel 2021. La regione centrale di Sagaing, dov'è situato il villaggio, è stata particolarmente colpita dagli attacchi aerei della giunta militare contro i gruppi armati di ribelli, nonostante fosse stata annunciata una tregua lo scorso marzo dopo un terremoto di magnitudo 7,7 che ha causato quasi 3,800 morti.
(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato. Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976. Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".