(Adnkronos) - L'amicizia porta a condividere tutto, gioie e dolori. Ma non solo: sincronizza anche il cervello. E si vede in molte scelte che si fanno, persino nello shopping. Parola di scienziati. Secondo uno studio pubblicato su 'JNeurosci' (The Journal of Neuroscience), le relazioni strette fra due persone collegano anche l'attività neurale e finiscono per promuovere comportamenti cognitivi simili. Il che si riflette in moltissimi campi, compresi gli acquisti appunto. Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni attraverso una serie di esperimenti. Il punto di partenza del loro lavoro è stato una domanda: in che modo l'amicizia influenza il cervello umano e il comportamento delle persone? Jia Jin e colleghi della Shanghai International Studies University hanno dunque deciso di esaminare come un legame di questo tipo potesse avere un impatto sulle scelte e le condotte dei consumatori e sulla loro attività neurale. Conducendo una combinazione di esperimenti comportamentali a lungo termine con 175 partecipanti e utilizzando i dati di neuroimaging di 47 di loro, i ricercatori hanno quindi fatto luce su come l'amicizia promuova la somiglianza neurale e comportamentale. E' emerso che le persone testate hanno valutato i prodotti che gli venivano proposti in modo più simile ai loro amici rispetto che agli sconosciuti. Col passare del tempo questa somiglianza si è ulteriormente rafforzata. Amici per la pelle, sì, ma anche per il cervello. E il neuroimaging ha confermato rivelando che, quando gli amici guardavano insieme le pubblicità, sincronizzavano l'attività neurale legata alla percezione degli oggetti, all'attenzione, alla memoria, al giudizio sociale e all'elaborazione della ricompensa. Tanto che Jin e colleghi hanno scoperto che l'attività cerebrale dei partecipanti allo studio era in grado di prevedere non solo le intenzioni personali di acquisto, ma anche quelle dei propri amici. Secondo gli autori, questo lavoro contribuisce a comprendere meglio quanto le relazioni sociali dinamiche possano influenzare il comportamento. I risultati, concludono, suggeriscono che le relazioni strette possono prevedibilmente plasmare il modo in cui le persone agiscono, almeno per quanto riguarda i comportamenti legati al consumo.
(Adnkronos) - L’assemblea confederale, riunitasi oggi a Roma, ha confermato Carlo De Ruvo presidente Confetra per il triennio 2025/2028 ed ha eletto i nuovi organi confederali per lo stesso periodo. Il presidente De Ruvo ha ringraziato per la fiducia che conta di ripagare durante il nuovo mandato rafforzando la rappresentatività della Confetra. Tanti sono i temi all’ordine del giorno: dagli appalti di logistica al reverse charge IVA, dalla riforma dei porti al Piano nazionale aeroporti, dai valichi alpini alla riforma del Codice doganale unionale. Il 2026 sarà un anno importante per la Confetra in quanto festeggerà gli 80 anni di attività. "Questa ricorrenza - ha spiegato De Ruvo - non dovrà essere soltanto celebrativa ma sarà l’occasione per ribadire la presenza della Confetra a fianco delle imprese del settore per assisterle nelle grandi trasformazioni tecnologiche in corso, nel dialogo con le istituzioni e nelle relazioni con le rappresentanze del lavoro". I nuovi organi confederali risultano così composti: presidente Carlo De Ruvo e past president Guido Nicolini. Giunta componenti eletti Armando Borriello, Guido Pietro Bertolone, Biagio Bruni, Michela Crecco, Agostino Gallozzi, Andrea Giachero, Paolo Guidi, Claudio Isolano, Valter Lannutti, Cristian Monari, Silvia Moretto, Paolo Pandolfo, Betty Schiavoni, Manuel Scortegagna, Mario Zini. Componenti di diritto Alessandro Albertini (presidente Anama), Mario Bartoli (presidente Confetra Toscana), Gianluca Bernini (presidente Ifa), Ferrero Cafaro (presidente Antep), Bernardo Cammarata (presidente Assoespressi), Angelo Colombo (presidente Confetra Lombardia), Ivana Corroppoli (presidente Fite e presidente Confetra Piemonte), Andrea D’angelo (presidente Ansi), Domenico De Crescenzo (coordinatore Confetra Mezzogiorno), Matteo Gasparato (presidente Uir), Fabrizio Iacobacci (presidente Pharmacomitalia), Alessandro Lega (presidente Aicai), Mauro Nicosia (presidente Confetra Sicilia), Alessandra Orsero (presidente Confetra Liguria), Felice Panaro (presidente Confetra Puglia), Franco Pensiero (presidente Trasportounito Fiap), Mauro Pessano (presidente Fercargo), Paolo Pessina (presidente Federagenti), Pierluigi Petrone (presidente Assoram), Alessandro Pitto (presidente Fedespedi), Stefano Rigato (presidente Assocad), Vito Riggio (presidente Assohandlers), Alessandro Russo (presidente Aiti), Paolo Salvaro (presidente Confetra Nord-Est), Andrea Vezzosi (presidente Fisi), Stefano Visintin (presidente Confetra Friuli Venezia Giulia), Valter Vomiero (presidente Confetra Lazio). Collegio dei revisori dei conti Andrea Brighenti (presidente), Mario Bartoli, Maurizio Vellisco. Collegio dei probiviri Giulio Bresaola, Claudio Poggi Longostrevi, Marco Tarica, Giancarlo Saglimbeni, Giorgio Zingoni.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.