INFORMAZIONIRoberto De SantisGruppo Pierre Fabre spa Cosmesi, Chimica e Farmaceutica Ruolo: Direttore Commerciale Area: Sales Management Roberto De Santis |
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(Adnkronos) - Si terrà mercoledì mattina l'udienza di convalida del gip di Enna per i tre fermati per l'omicdio del sedicenne Giuseppe Di Dio a Capizzi (Messina). La procura di Enna, che coordina le indagini, ha chiesto al gip la convalida del fermo di Giacomo Frasconà, 20 anni, che ha sparato con una pistola illegalmente detenuta, del fratello Mario di 18 anni e del padre Antonio, 48 anni che lo hanno accompagnato al bar. L'agguato è avvenuto infatti davanti al bar di via Roma dove il giovane sarebbe sceso dall'auto e avrebbe iniziato a sparare uccidendo Giuseppe Di Dio - per errore - e ferendo un 22enne che - a suo dire - sarebbe stato il vero bersaglio del killer. "Il 12 ottobre abbiamo avuto una lite, hanno preso la mia auto a pedate. Avevano questa fissazione che mi dovevano sparare", ha raccontato al Tg1 il 22enne spiegando che due settimane prima sarebbe stato minacciato da Giacomo e Mario Frasconà, davanti la sua abitazione. "Mi hanno detto solo - ricorda - vieni al cancello... Ma non sono andato perché sapevo che avevano questa pistola". Convinto di essere lui il vero bersaglio del killer si dice dispiaciutissimo per la famiglia del ragazzo. "Ora - ammette - mi sento più al sicuro. Spero che i tre rimangano in carcere a vita". Intanto sono proseguiti da questa mattina gli interrogatori. I carabinieri del comando provinciale di Messina hanno sentito le persone che sabato sera si trovavano davanti al bar. Passati al setaccio dagli inquirenti anche i video delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire l'esatta dinamica della sparatoria. Per il giorno dei funerali di Giuseppe, il sindaco di Capizzi ha annunciato il lutto cittadino. A lutto anche la scuola dove andava Giuseppe, l'istituto Ettore Majorana di Troina. "Ci stringiamo con profondo dolore attorno alla famiglia per la prematura scomparsa del nostro caro alunno, Giuseppe Di Dio. Ricorderemo per sempre il suo sorriso", il messaggio postato sul profilo social della scuola.
(Adnkronos) - Una buona idea e un pitch accattivante non bastano più per attrarre investimenti. In un ecosistema sempre più competitivo, oggi gli investitori richiedono soprattutto preparazione, tenacia e trasparenza. A sostenerlo è Nova Ventures, il polo italiano composto da oltre 1000 piccoli investitori raccolti negli anni, che punta su startup in fase pre-seed con un approccio selettivo e quasi chirurgico: al centro, le persone. Ma non tutte. "Troppi founder pensano che basti raccogliere qualche decina di migliaia di euro per considerarsi imprenditori. Non è così. E' necessario prima di tutto saper gestire quel denaro, ma anche coltivare e mantenere vivo il legame con chi ha creduto in te. Purtroppo, l’amara verità è che tanti, una volta chiuso il primo round, spariscono letteralmente dai radar", racconta Lorenzo Ferrara, ceo di Nova Ventures. "Fortunatamente - sottolinea - nella nostra storia di oltre 50 investimenti, abbiamo avuto un solo caso simile perché siamo molto selettivi nella scelta delle startup, ma so che questo comportamento è diffuso e, oltre a minare la fiducia degli investitori, rovina la credibilità di un intero ecosistema". Il messaggio è chiaro: serve una nuova generazione di imprenditori in grado di far crescere il Paese con tenacia, preparazione e onestà. Nova Ventures nasce proprio per rispondere a questa esigenza: selezionare, formare e accompagnare solo quelle startup che dimostrano da subito una maturità imprenditoriale reale. "Non ci serve - avverte Ferrara - l’ennesima idea brillante: cerchiamo founder capaci di costruire una macchina operativa che funzioni, anche prima di avere il prodotto sul mercato". "A volte - fa notare - capita che le startup si trovino in difficoltà. Non c’è nulla di cui vergognarsi, fa parte del gioco. Ma nascondersi non è mai la risposta. Abbiamo già affrontato situazioni in cui un confronto tempestivo con i founder ha permesso di salvare realtà promettenti. In questi casi, gli investitori possono rappresentare una risorsa, un aiuto concreto nelle emergenze. Avere una base di oltre 1000 soci ci consente di attivare rapidamente una massa critica attenta e motivata a tutelare la startup e il proprio investimento". Il portfolio attuale di Nova Ventures è la dimostrazione di questa filosofia: oltre 20 startup nate con una visione solida e strutturata, capaci di parlare con i numeri già nei primi mesi e costruire fiducia giorno per giorno. Non promesse, ma progressi. Vale la pena ricordare che in 10 anni di attività, i fondatori di Nova Ventures (Seed Money e Open Seed) hanno collezionato anche diverse exit come Premoneo, Corobotics, CleanBnB, Genuino, Gasgas, Fitprime, Cupsolidale e altri, dando prova di grande lungimiranza e capacità di scelta. Secondo Tommaso Baldissera Pacchetti, founder e ceo di Crowdfundme, "uno dei problemi che ultimamente ha segnato l’ecosistema italiano è stato proprio la scarsa accountability. In Italia abbiamo investitori insoddisfatti perché troppi founder hanno dimostrato poco senso di responsabilità. Come piattaforma di crowdfunding, da sempre facciamo sottoscrivere alle aziende in raccolta un documento in cui si impegnano a inviare aggiornamenti trimestrali a tutti gli investitori. Siamo molto intransigenti su questo punto perché onestà, trasparenza e puntualità nelle comunicazioni sono alla base di un patto reciproco di fiducia. Oggi, chi vuole fondare una startup deve partire con lo stesso rigore con cui si gestisce una società quotata, nel pieno rispetto di chi ti ha dato fiducia e capitali". L’obiettivo di Nova Ventures è contribuire alla crescita di un nuovo modello di founder: preparato, credibile, etico. "Puntiamo- afferma Ferrara - su founder con caratteristiche precise: sognatori sì, ma anche professionisti dell’innovazione. Perché l’intuizione non basta, bisogna studiare. I founder che vogliono crescere e giocare in mercati internazionali devono partire con la freddezza di un analista e la determinazione di un maratoneta. L’epoca dei pitch pieni di buzzword e delle exit sognate al primo anno è finita. Il mercato premia chi ha i piedi per terra, la testa lucida e la capacità di meritarsi ogni centesimo raccolto. Sono queste le regole del gioco". Per sostenere l’innovazione italiana e puntare su startup che hanno questi requisiti, Nova Ventures ha in corso una campagna su crowdfundme. I fondi raccolti verranno investiti in giovani aziende che operano in quattro verticali ben definiti e dall’elevato ritorno economico: proptech, creative Ia, lifetech, impact investing.
(Adnkronos) - Approfondire il tema degli inquinanti emergenti e delle nuove sfide ad essi legate, con particolare riferimento a rifiuti ed emissioni, attraverso incontri di natura tecnica basati su informazioni teoriche, esperienze pratiche nell’ambito del testing e aggiornamenti per operatori del settore. È questo uno degli obiettivi principali della partecipazione del Gruppo Whitelab, leader nei servizi di testing, a Ecomondo 2025, l’evento internazionale di riferimento per la green&circular economy, in programma presso la Fiera di Rimini dal 4 al 7 novembre 2025. Whitelab ha infatti organizzato giovedì 6 novembre (sala Orchidea - Padiglione D6) due incontri alle 10 e alle 15 tenuti da sei esperti del gruppo. Inoltre, durante la manifestazione, Whitelab presenterà l’intera gamma dei propri servizi ambientali, che spaziano dalle analisi di laboratorio alle soluzioni integrate per la gestione sostenibile delle risorse, con l’obiettivo di supportare imprese e pubbliche amministrazioni nel percorso verso una gestione più consapevole e responsabile dell’ambiente.