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(Adnkronos) - Ogni giorno è dedicato a una giornata mondiale: degli innamorati, degli animali, della famiglia, del viaggio. Ma per milioni persone, in molte di parti del mondo, la guerra cancella il significato di ogni giornata. È questo il punto di partenza della nuova campagna di Emergency e Ogilvy, dal titolo '365 Giorni' (365 Days), un appuntamento che si rinnova ogni anno per dare voce ogni volta in modo diverso sulle conseguenze e le vittime di guerre e conflitti. Il film, distribuito sui canali social del brand a livello internazionale e in tv su La7 a partire dal giorno 30 dicembre, racconta la vita di diverse persone in varie parti del mondo, apparentemente intenti a vivere giornate da dedicare alle proprie passioni, alle proprie famiglie, ai propri ideali. Ad esempio, vediamo una ragazza in viaggio, delle bambine che giocano a nascondino, due innamorati che si baciano. Poi, con un colpo di scena, la guerra cambia completamente il significato di quei momenti. La ragazza, che sembrava in viaggio, si rivela in realtà in fuga; le bambine non si stavano nascondendo per giocare, ma da un soldato; gli innamorati si stavano scambiando un ultimo bacio. “La guerra non si abolisce coi trattati, ma stimolando la riflessione e la cultura di tutti” sosteneva Gino Strada. L’augurio e l’obiettivo di Emergency è proprio quello di raggiungere 365 giorni di pace per tutti. "La collaborazione tra Ogilvy ed Emergency è un legame che si è consolidato nel tempo – commenta Giuseppe Mastromatteo, President & Chief Creative Officer di Ogilvy Italia – e siamo orgogliosi di affiancarli ancora una volta per un nuovo episodio di una saga che si rinnova ogni anno. Il nostro impegno al fianco di Emergency è un impegno al fianco prima di tutto dei loro ideali, un impegno che supportiamo con professionalità ma soprattutto con passione ed emozione". "Nel 2024 abbiamo avuto oltre 50 conflitti attivi nel mondo, con milioni di persone per le quali ogni giorno è soltanto un altro giorno di guerra. Davanti a un nuovo anno che inizia il pensiero non può che andare a loro - commenta Simonetta Gola, direttrice della Comunicazione di Emergency - Grazie a Ogilvy per la profonda condivisione e per l’entusiasmo con cui da più di 10 anni immagina e realizza i nostri auguri di pace".
(Adnkronos) - Omnisyst, leader italiano nella gestione circolare dei residui industriali, annuncia un importante cambio alla guida dell’azienda: Enrico Meacci assume la carica di amministratore delegato, con l’obiettivo di accelerare e rafforzare il posizionamento strategico della società verso l’innovazione e la sostenibilità. L’ingresso di Meacci rappresenta una nuova milestone nel percorso di crescita di Omnisyst. La società, fondata nel 1995 e attiva da quasi trent’anni nel settore, è stata acquisita al 70% dal Green transition fund di Algebris nel 2022, con il fondatore storico, Ezio Speziali, in carica di Amministratore Delegato. Questa operazione ha segnato l’inizio di un progetto volto a trasformare Omnisyst in un player chiave per l’economia circolare, abilitata dall’innovazione digitale. Nel 2023, un ulteriore tassello strategico è stato aggiunto con la nomina di Chicco Testa a presidente del consiglio di amministrazione. Figura di spicco nel panorama italiano dell’economia circolare e della sostenibilità, Testa ha portato la sua vasta esperienza e leadership per supportare la governance e l’espansione della società. Ora, con Meacci al timone, Omnisyst si appresta a entrare in una fase di ulteriore accelerazione. In oltre dieci anni di attività nello sviluppo di strategie digitali e modelli di business innovativi, Enrico Meacci ha accompagnato aziende italiane e multinazionali nell’implementazione di percorsi di trasformazione digitale, combinando visione di business con un approccio innovativo al cambiamento culturale e tecnologico. Porta con sé una solida formazione nella gestione d’impresa e competenze nell'adozione di tecnologie avanzate. In Omnisyst, Meacci si concentrerà sull’ampliamento del portfolio servizi, anche attraverso operazioni di merger & acquisition, rafforzando ulteriormente la capacità di Omnisyst di rispondere alle sfide ambientali con soluzioni innovative e sostenibili. “Sono entusiasta di iniziare questa nuova sfida in Omnisyst, un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana nell’economia circolare”,afferma Enrico Meacci, che aggiunge: “In un contesto in cui la sostenibilità e l’innovazione sono sempre più determinanti per la competitività aziendale, sono fermamente convinto che Omnisyst possa giocare un ruolo di primo piano nell’evoluzione di questo settore. Il mio obiettivo sarà consolidare la posizione della società come leader di mercato, favorendo una crescita organica e attraverso operazioni di espansione strategica”. “L’arrivo di Enrico Meacci alla guida operativa di Omnisyst segna un passo decisivo per il nostro piano industriale”, spiega Valerio Camerano, Managing Director e Senior Partner di Algebris Green Transition Fund. “Con il supporto del Green Transition Fund di Algebris e l’esperienza di un team manageriale di alto livello, siamo pronti a consolidare la nostra leadership nell’economia circolare, spingendo sempre più sull’innovazione digitale e sulle pratiche sostenibili.” Omnisyst punta a diventare il riferimento italiano per le soluzioni circolari di gestione dei residui di produzione, in un settore che richiede competenze avanzate e la capacità di integrare tecnologia e sostenibilità. Con questa nuova leadership, l’azienda è pronta a rispondere alle sfide future e a cogliere le opportunità di un mercato in rapida evoluzione.
(Adnkronos) - “Questo fantastico impianto fotovoltaico è molto innovativo e unisce la tecnologia alla bellezza del luogo, è stato realizzato in tempi record da Acea e soprattutto da Areti, società del gruppo Acea, per garantire anche al Vaticano questa transizione energetica che diventa ormai ineludibile per tutto il nostro pianeta''. Lo afferma Barbara Marinali, presidente di Acea, durante l'inaugurazione ai Musei Vaticanii della nuova copertura vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze. ''E' un impianto composto da 235 pannelli fotovoltaici ad altissima prestazione ed è stato realizzato grazie al coordinamento di Areti insieme ad una serie di ditte fornitrici e subappaltatrici in una armonia che ha consentito di realizzare tutto in sei mesi conciliando la realizzazione di questa infrastruttura con le visite dei turisti, che non sono state mai interrotte durante questo periodo. Una sfida che abbiamo accolto e che siamo contenti di aver portato a termine, collaborando con il Governatorato, con la Direzione infrastrutture e con tutte le strutture della città del Vaticano''. ''Questo è il primo passo di un tassello di iniziative che, insieme al Gruppo Acea, la città del Vaticano si accinge a realizzare per avere una completa transizione verso una Net Zero Economy all'interno di questo piccolo ma grande Stato. E' difficile integrare e trovare spazi dove realizzare infrastrutture fotovoltaiche in luoghi già fortemente costruiti e antropizzati. Questo è un esempio straordinario di come in un'infrastruttura che già esisteva si può pensare, immaginare e realizzare un impianto che si compenetri con un'infrastruttura già esistente. La sfida, qui e nelle città, è trovare spazi dove realizzare la transizione con infrastrutture compatibili con l'esistente”.