(Adnkronos) - Caterina Balivo nel mirino di Selvaggia Lucarelli. La giornalista e giudice di Ballando con le stelle ha acceso i riflettori sul profilo Vinted di Caterina Balivo, dove la conduttrice ha messo in vendita alcune sue scarpe usate e di vecchia data. Lucarelli ha sollevato dubbi sull'igiene degli articoli messi in vendita ma anche sulle reali ragioni dietro la scelta di metterli in vendita sulla piattaforma di seconda mano: “Queste sono alcune delle scarpe sporche e/consumate che la milionaria Caterina Balivo vende su Vinted. Ma perché lo fa? E come è possibile che Balivo non passi almeno uno straccetto umido sulle solette interne prima di fotografare le scarpe? Non è che sa di avere un pubblico particolare - quello dei feticisti dei piedi - e si rivolge proprio a loro, che amano particolarmente le scarpe USATE, usatissime, delle loro dei piedi? E perché vende anche altri oggetti così miseri?”, scrive Selvaggia Lucarelli che ha dedicato al tema un articolo nella sua newsletter ‘Valetutto’. Non si è fatta attendere quella che è sembrata essere una risposta indiretta di Caterina Balivo, pubblicata sul suo profilo Instagram privato: “Sono andata a vedere le prime due puntate di Sandokan ed è pazzesco! Tutti bravissimi. Sono uscita contenta di aver visto queste due puntate, bravi tutti. Bello vedere persone talentuose fare bene il loro lavoro e ognuno di loro che risplende in base alla propria luce e non della luce riflessa degli altri”. Un commento che molti hanno interpretato come una velata frecciatina. Selvaggia ha replicato sulle sue storie Instagram riportando il video della conduttrice: “Dai Caterì, non rosicare troppo. Fai un programma che campa sulla luce riflessa degli altri, compresa la mia. Che poi la luce riflessa in questo caso sarebbero le tue scarpe zozze? E daje, fatti due risate, sei libera di strizzare l'occhio ai feticisti, poi però stacce”.
(Adnkronos) - 'Università più imprenditoriale'. Con questo riconoscimento l’Università Lum è stata premiata in occasione della giornata finale della diciottesima edizione della Start Cup Puglia 2025, organizzata dall'Arti Puglia, l’Agenzia regionale per la tecnologia, il trasferimento tecnologico e l'innovazione. A valutare i progetti e decretare i vincitori è stata una giuria di esponenti del mondo imprenditoriale e scientifico. l premio è stato riconosciuto poiché la Lum ha partecipato alla competizione con il maggior numero di team con idee technology intensive, rispetto agli altri atenei pugliesi. “Il premio ricevuto - afferma il rettore della Lum Antonello Garzoni - rafforza la nostra identità di ateneo imprenditoriale e consolida l’impegno della Lum per la diffusione della cultura d’impresa e nell’innovazione a tutto campo. La presenza dei nuovi dipartimenti di Medicina e Ingegneria ci consente oggi di giocare un ruolo sempre più rilevante nello sviluppo di brevetti e di nuove spin-off accademiche originate dai nostri ricercatori, rafforzando la nostra attività di trasferimento tecnologico e di Terza Missione”. “Il riconoscimento di 'Università imprenditoriale' - evidenzia Giustina Secundo, pro-rettrice all'Innovazione e Terza Missione - è il risultato di un grande lavoro di squadra e della contaminazione di competenze mediche, ingegneristiche e di Innovazione Tecnologica, presenti nei Dipartimenti di Medicina e Ingegneria Lo spirito di imprenditorialità a connotazione tecnologica si base sull'impegno nella ricerca e pervade sia il corpo docente che gli studenti, attraverso le numerose attività di innovazione e Terza Missione, finalizzate al technology transfer sul territorio”. Sono tre i team che hanno preso parte alla finale. Team Myo.Fig, composto da Alfonso Savastano, Eugenio Lipari e Deborah Fratantonio, che ha proposto soluzioni innovative per la chirurgia oftalmica mini-invasiva e la prevenzione della miopia patologica, con l’idea di realizzare uno strumento per il cross-linking sclerale, modelli predittivi e software per diagnosi e follow-up, che si è classificato Terzo posto. Team PerioGPT, composto da Giustina Secundo, Giuseppe Troiano e Giuseppe Loseto che ha sviluppato un modello di AI applicato alla paradontologia, che si è classificato al quarto posto. Team iMensa, composto da studenti di Ingegneria gestionale magistrale, Demetrio Trunfio, Ferdinando Potenza, Antonio Tondi e Anna Mezzapesa, che ha sviluppato un’applicazione innovativa progettata per centralizzare e semplificare l’accesso ai servizi mensa nella Regione Puglia, sfruttando i dati aperti forniti da Adisu Puglia e dal portale regionale dati.puglia.it.
(Adnkronos) - "Il Green Deal non è una strategia ambientalista. Il Green Deal diceva 'tutto il mondo andrà verso la sostenibilità: se l'Europa è in grado di fornire prodotti e servizi all'avanguardia sulla sostenibilità, avremo tutto il mondo a cui vendere i nostri prodotti'. E avremo anche degli effetti positivi sull'ambiente. Non è una strategia ambientalista, è una strategia economica, di crescita economica. E non aveva nulla di ideologico green". Così Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Secondo punto importante: gli obiettivi al 2030 di Fit for 55, cioè la riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990, li raggiungeremo, se non facciamo sciocchezze clamorose. Perché il mondo produttivo ha deciso di investire in quella direzione, perché ci sono stati investimenti pubblici. Perché conviene ma non da un punto di vista ambientale, da un punto di vista economico", aggiunge.