(Adnkronos) - Il Comune di Mazzarino (Caltanissetta) "accetta la sfida del cambiamento e presenta il suo progetto di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027". "Un percorso ambizioso - si legge in una nota -intrapreso dall’unica città siciliana in competizione con altre 16 importanti realtà italiane, tra cui Reggio Calabria, Pompei, Brindisi, Gallipoli, Savona, La Spezia, Pordenone, che avvia, indipendentemente dall’esito finale, un processo di riprogrammazione economica e sociale centrata sui valori dell’arte, della cultura e della natura. Un viaggio verso una nuova contemporaneità per i cittadini e le imprese che parte e trova ispirazione dalla propria vocazione e tradizione". Il progetto verrà presentato il 15 gennaio 2025 alle ore 11, presso la Sala Gialla “Piersanti Mattarella” di Palazzo dei Normanni, a Palermo. L'evento sarà introdotto dal Sindaco Mimmo Faraci e dall’Assessore alla Cultura Filippo Alessi, con l’intervento del Presidente dell'Ars Gaetano Galvagno e del Professor Roberto Grossi, che, in qualità di Direttore del progetto, illustrerà il Dossier di candidatura “Mazaris, il grano e le identità plurali”, elaborato dal team di Globart. Il Dossier, inviato al Ministero della Cultura lo scorso 27 settembre, "è il frutto di un lavoro collettivo tra istituzioni locali, professionisti e creativi, che hanno collaborato per dar vita a un progetto ambizioso che punta a trasformare Mazzarino in un centro di innovazione culturale, facendo leva sulla sua profonda vocazione storica e culturale, in un’ottica di area vasta. Il progetto è, infatti, concepito in una visione unitaria e di omogeneità culturale nell’ambito dei siti Unesco - Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale e Geopark Rocca di Cerere - e in stretta collaborazione con i comuni di Piazza Armerina, Aidone, Pietraperzia che ne fanno parte, si legge nel comunicato. Il titolo del progetto, "Mazaris, il grano e le identità plurali", "racchiude l’essenza di una città storicamente legata alla cultura del grano, con la compresenza e la continua stratificazione di ricchezze culturali. Mazzarino si propone, infatti, di riaggiornare la propria storia sia mettendo in luce l’antica vocazione agricola e paesaggistica che, a partire dal suo ruolo quale granaio dell’impero romano, ha segnato la sua evoluzione, nonché valorizzando l’unicità interculturale del proprio territorio, che ha visto, nel corso dei secoli, il susseguirsi di diverse identità e civiltà, dai Greci, ai Romani, ai Normanni, passando dal fecondo periodo barocco, fino ai giorni nostri". La candidatura di Mazzarino "rappresenta, dunque, un’occasione unica per ripensare il presente e il futuro di un'intera area. Il progetto propone, così, una visione coraggiosa, che pone al centro la cultura e l’arte come motori di crescita e sviluppo sociale, aperta ai giovani, alle imprese e al turismo. Con l’ambizione di creare un vero e proprio distretto culturale e ambientale attraente a livello internazionale, capace di promuovere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e naturale, e di attrarre investimenti e nuove energie".
(Adnkronos) - Il 2025 potrebbe rivelarsi l’anno delle opportunità in ambito tech. Secondo i dati elaborati da Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, cresceranno del 10% le richieste, da parte delle aziende, di professionisti It che hanno competenze in Ia, analisi dei dati e cyber sicurezza. “Con l'evoluzione rapida delle tecnologie e l'aumento della digitalizzazione - precisa Luca Balbo, executive manager della divisione Ict & Digital di Hunters Group - il mercato del lavoro tech sta vivendo una fase di crescita molto interessante. Secondo i dati elaborati dall’osservatorio di Hunters Group, infatti, questo settore continuerà a crescere, creando migliaia di nuove opportunità soprattutto nelle aree chiave come, ad esempio, quelle legate all’intelligenza artificiale, la cybersecurity e la data science. Le aziende avranno sempre più necessità di trovare professionisti altamente qualificati e capaci di adattarsi a uno scenario in continua evoluzione ed estremamente competitivo. Ed è per questo che anche le retribuzioni e le opportunità di carriera, nonostante un mercato del lavoro non proprio brillante a livello generale, sono molto interessanti”. Quali professionisti avranno maggiori opportunità nei prossimi mesi? Ingegneri esperti in Ia e machine learning, data analyst e data scientist e analisti di cyber sicurezza. Ecco i profili di ciascuno. -Ingegneri esperti in Intelligenza Artificiale (Ia) e machine learning. Gli ingegneri in Ia e machine learning sviluppano sistemi e algoritmi che permettono alle macchine di apprendere dai dati, prendere decisioni autonome e risolvere problemi complessi. Le loro responsabilità includono la progettazione di modelli predittivi, l'implementazione di reti neurali e l'ottimizzazione di processi automatizzati. La retribuzione media in Italia si aggira tra i 40.000 e i 50.000 euro per professionisti junior e può arrivare a 70.000 euro per i più senior. -Data analyst e data scientist. I data analyst raccolgono, elaborano e interpretano grandi quantità di dati per fornire informazioni utili alle decisioni aziendali. I data scientist, oltre a queste attività, sviluppano modelli statistici e algoritmi complessi per prevedere tendenze future e risolvere problemi specifici. La Ral media, nel nostro paese, è compresa tra i 40.000 e i 65.000 a seconda degli anni di esperienza. -Analista di cybersecurity. Gli analisti di cybersecurity proteggono i sistemi informatici e le reti aziendali da minacce e attacchi informatici. Monitorano le attività sospette, analizzano le vulnerabilità e implementano misure di sicurezza per salvaguardare i dati sensibili. Un professionista di questo tipo, a inizio carriera, guadagna in media 28.000 euro lordi all’anno che possono salire a circa 37.000 man mano che aumentano gli anni di esperienza.
(Adnkronos) - “Abbiamo un primo periodo che abbiamo chiamato fase A, che è quella di monitoraggio, assessment di tutti gli scarti prodotti nei vari siti e cantieri del gruppo Fincantieri. Ci servirà per capire quali sono le tipologie di scarti che possono andare a recupero di materia e quelli che possono andare a recupero di energia”. Sono le parole di Andrea Ramonda, amministratore delegato Herambiente dopo la firma che oggi ha sancito la nascita della Newco 'CircularYard' tra Gruppo Hera e Fincantieri. “L'obiettivo è quello di non portare più rifiuti a smaltimento e prima ancora provare a ridurre i rifiuti che produce l'azienda andando dentro i processi produttivi di Fincantieri - spiega - Questo si fa anche con una buona dose di investimenti; partiremo da Monfalcone andando poi a lavorare anche sugli altri cantieri, in particolare dove siamo leader in Italia nel trattamento delle acque, delle cosiddette acque di sentina. Le acque di sentina sono le acque da depurare che vengono generate nella lavorazione dei cantieri navali e che oggi vengono trasportate all'esterno. Con il nostro progetto in collaborazione con i futuri colleghi di Fincantieri, andremo a progettare degli impianti in situ che quindi risparmieranno anche trasporti, CO2 e consentiranno di rigenerare le acque”.