(Adnkronos) - Sembra che re Carlo stia preparando la tenuta di Sandringham per dare il benvenuto al fratello Andrew Mountbatten-Windsor, sfrattato dalla Royal Lodge a causa dello scandalo Epstein (oltre che per il fatto di non aver pagato alcun affitto per la megaresidenza da 30 stanze nel parco di Windsor, dove ha abitato per 20 anni). Le foto pubblicate sul nuovo numero di Country Life mostrano il sovrano intento nella cura dei giardini della tenuta nel Norfolk, quasi - coincidenza di tempi - a voler accogliere nel migliore dei modi l'ex duca di York, dopo avergli tolto i titoli reali. Il nuovo numero del magazine, che uscirà domani in occasione del 78esimo compleanno del re, mette in prima pagina il programma di restauro di Sandringham, compresi gli ingenti lavori nei giardini della tenuta. Carlo è raffigurato sulla copertina della rivista in una foto scattata da Millie Pilkington, che ha ritratto i figli del principe e della principessa del Galles per le foto ufficiali del compleanno. Nel 2017, Carlo ha preso in carico la gestione della tenuta di Sandringham, che si estende su oltre 8mila ettari, da suo padre, il principe Filippo, e ha iniziato a trasformare la fattoria in azienda agricola biologica e a riprogettare i giardini, i boschi e il parco. Negli ultimi tre anni, il re ha avviato un importante programma di ristrutturazione dei terreni e ha riprogettato 25 ettari di boschi e giardini della tenuta. Ha ricostruito il giardino topiario e il giardino delle meridiane. Ora ospita piante utilizzate nei rimedi omeopatici e comprende un sentiero di 400 metri tra le magnolie. La rivista descrive i nuovi giardini come "il frutto della determinazione del sovrano, non solo di dare alla grande casa un ambiente appropriato alla sua architettura e alla sua storia, ma anche di piantare un bellissimo giardino che i visitatori possano ammirare e da cui possano trarre ispirazione". Quando andrà via da Windsor, Andrea sarà ospitato in alloggi privati nella tenuta del re nel Norfolk. Sebbene non sia ancora noto in quale proprietà si trasferirà, York Cottage e Wood Farm sembrano essere state escluse. Tuttavia, nel paradiso della tenuta c'è una caratteristica che potrebbe non essere del tutto accogliente: un labirinto in cui gli ospiti possono facilmente perdersi. Charles ha detto all'editorialista di Country Life (e chissà se ha pensato a uno scherzo da fare presto al fratello): "Non c'è niente di più divertente che perdersi in un labirinto".
(Adnkronos) - Giacomo Cantarella è stato confermato all’unanimità presidente di AssoESCo, l’Associazione italiana di riferimento per le ESCo e le imprese operanti nel settore della transizione energetica e della sostenibilità. Cantarella guiderà l’associazione per i prossimi due anni. Cantarella, head of regulatory affairs and institutional relations di Gruppo Dolomiti Energia, commenta così la sua nomina: “Sono grato agli associati per questa riconferma che riconosce il percorso fatto nell’ultimo biennio. AssoESCo è il principale riferimento per le energy service company e per quelle aziende che si occupano di servizi connessi alla transizione energetica. In questo biennio abbiamo registrato un significativo incremento degli associati: ad oggi rappresentiamo oltre cento aziende. Nei prossimi due anni lavoreremo per consolidare ulteriormente il percorso avviato". Tra le sfide che attendono il nuovo consiglio direttivo, secondo il presidente Cantarella la principale sarà “quella di proseguire nel dialogo con le istituzioni per rappresentare come le ESCo possano essere un facilitatore e acceleratore del processo di decarbonizzazione del Paese. Le ESCo integrano ingegneria, finanza e gestione dei processi legati alla transizione energetica. Con le nostre competenze contribuiamo e continueremo a contribuire in modo significativo per la messa a terra dei progetti di efficienza energetica, di generazione distribuita e di gestione ottimizzata dell’energia. Abbiamo però bisogno che le Istituzioni ci supportino con una normativa chiara e stabile, condizione senza la quale la nostra attività rischia di diventare una corsa a ostacoli". Il riferimento è al recente stop anticipato alla misura Transizione 5.0 che Cantarella commenta così: “L’Associazione si è adoperata in un’ottica di costante collaborazione con le istituzioni, per favorire il corretto impiego dei fondi stanziati, che avrebbero dato un significativo contributo alla modernizzazione integrata del tessuto produttivo nazionale. Pertanto, il Decreto direttoriale Mimit del 6 novembre rappresenta un intervento che, oltre a generare un ingente danno economico, rischia di introdurre un grave elemento di discontinuità, minando il rapporto fiduciario tra un’intera filiera e le istituzioni. Ho scritto ieri una lettera al ministro Urso, l’Associazione è a disposizione perché si possa trovare rapidamente una soluzione". In occasione dell’assemblea sono stati eletti anche i primi sei membri del consiglio direttivo, organo di governance che si riunisce su iniziativa del presidente: Vittorio Bellicini, responsabile area ottimizzazione consumi – Fedabo; Antonio Beneduce, head of ESCo - Tecno esg; Giuseppe Caruso, ceo – Solgen; Alessandra Chiari, ceo – Gmt; Francesco Ricciardi, Head of institutional affairs and incentives – Renovit; Alessandro Totaro, responsabile market regulation - Edison Next. Il consiglio direttivo sarà completato nelle prossime settimane con ulteriori nomine e l’individuazione dei vicepresidenti.
(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro. ''L’ambizione del Gruppo al 2035 -si sottolinea in una nota- cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo''. Il Consiglio di Amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca nell' esaminare e approvare l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 ha mantenuto saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro. Oltre il 35% del programma di investimenti è già concluso o in corso di realizzazione. L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.