(Adnkronos) - Gianmarco Tamberi partirà per i Mondiali di Tokyo. Il capitano azzurro, qualificato di diritto come campione in carica nel salto in alto, conferma la partecipazione alla rassegna iridata in programma nello stadio che lo consacrò campione olimpico nel 2021. “È una sfida complicata - le sue parole riportate dal sito della Fidal - che però mi gasa e mi dà motivazioni, sento che la condizione è in crescita e ho voglia di mettermi in gioco. La scelta è stata difficile perché si tratta di lasciare a casa mia moglie Chiara, con la piccola Camilla, ma ho deciso insieme a lei e finché sarò un professionista, devo prendere scelte da professionista. Ci vediamo a Tokyo, sperando che ne varrà la pena”. Dopo l’ultimo allenamento svolto ad Ancona, il campione mondiale ed europeo ha sciolto le riserve: “Ho riprovato a saltare come da programma - dichiara il portacolori delle Fiamme Oro - e la gamba inizialmente ha risposto bene, cominciando subito con i nove passi, non con le rincorse più brevi che mi avevano dato il problema. Ero un po’ titubante, però non ho avuto dolore e ho fatto una trentina di salti, poi negli ultimi quattro-cinque ho sentito un lieve fastidio e mi sono fermato per non rischiare. L’allenamento non è stato entusiasmante, ma per come mi sentivo fino a ieri non pensavo che sarei stato in grado di saltare ed è molto positivo che ci sia riuscito”. La qualificazione del salto in alto a Tokyo è prevista domenica 14 settembre alle 11.40 (ora italiana), finale martedì 16 alle 13.35.
(Adnkronos) - "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione del ddl di riforma delle professioni ordinistiche, un comparto centrale e fondamentale per il Paese che merita di avere regole moderne che esaltino il valore sociale degli Ordini. Ringrazio la Premier Meloni e tutto il Governo per avere voluto dare questo forte segnale verso i professionisti ordinistici". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro e di ProfessionItaliane, l'associazione che riunisce 24 dei 28 Ordini, commenta l'approvazione della riforma degli ordini da parte del Consiglio dei Ministri.
(Adnkronos) - Luglio 2025 è stato il terzo luglio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,68 °C, 0,45 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020. Inoltre, è stato più freddo di 0,27 °C rispetto al record di luglio 2023 e di 0,23 °C nel confronto con luglio 2024, il secondo più caldo. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue. Guardando, poi, alla media stimata del periodo 1850-1900, luglio 2025 è stato di 1,25 °C più caldo, diventando quindi il quarto mese degli ultimi 25 con una temperatura globale inferiore a 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi da agosto 2024 a luglio 2025 è stato di 0,65 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,53 °C superiore al livello preindustriale. Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S, "due anni dopo il luglio più caldo mai registrato, la recente serie di record di temperatura globale è terminata, almeno per ora. Ma questo non significa che il cambiamento climatico si sia arrestato. Abbiamo continuato ad assistere agli effetti del riscaldamento globale in eventi quali il caldo estremo e le inondazioni catastrofiche di luglio. Se non stabilizziamo rapidamente le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera, dovremo aspettarci non solo nuovi record di temperatura, ma anche un aggravamento di questi impatti, e dobbiamo prepararci a questo". La temperatura media sul territorio europeo a luglio 2025 è stata di 21,12 °C, 1,30 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020, rendendo il mese scorso il quarto luglio più caldo mai registrato nel Continente.