INFORMAZIONIRaffaella Alessandroni |
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(Adnkronos) - Con l’obiettivo di evolvere il potenziale della ricerca al servizio della vita, Novartis Italia metterà in capo, entro il 2028, oltre 150 milioni di euro in ricerca e sviluppo, di cui 40 mln dedicati alla ricerca italiana, per generare e disseminare evidenze nella pratica clinica, e 1 mln alla ricerca indipendente, puntando sull’innovazione attraverso lo sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative: terapie cellulari e geniche, radioligandi e xRna, a cui si aggiungono le 2 piattaforme consolidate di sintesi chimica e biologica. Le frontiere più avanzate della ricerca medico-scientifica saranno applicate in aree a elevato bisogno insoddisfatto come le malattie cardio-renali e metaboliche, l'immunologia, le neuroscienze e l'oncologia. Negli ultimi 2 anni - informa una nota - l'azienda ha siglato oltre 30 collaborazioni strategiche nell'ambito della ricerca e sviluppo, con investimenti concentrati in data-science, tecnologia e Ai, per migliorare i tassi di successo e accelerare i processi della ricerca. Nei prossimi 2 anni sono attesi gli esiti delle sperimentazioni cliniche (readouts) per 14 nuove molecole e oltre 30 nuovi farmaci sono allo studio, di cui 15 nelle fasi II e III di sperimentazione clinica. Sono i temi al centro dell’evento ‘Sound of science’ che ha riunito oggi a Milano, nella sede di Palazzo Lombardia, istituzioni, medici, ricercatori e altri portatori di interesse, per condividere priorità e modelli d’azione necessari a potenziare la ricerca e sostenere la domanda di salute degli italiani. In un momento storico cruciale, in cui l’Europa e l’Italia si trovano di fronte a una preoccupante perdita di competitività, la ricerca assume un valore particolare per i pazienti e per il Paese. Negli ultimi 5 anni l’Europa ha perso il 25% degli investimenti in Ricerca e Sviluppo nel settore farmaceutico, mentre la Cina nello stesso periodo è cresciuta di 30 punti percentuali. Un rischio per i pazienti, che vedono allontanarsi la possibilità di accedere con tempestività alle più avanzate opzioni terapeutiche. I giovani italiani ‘under 40’ hanno fiducia nei confronti della ricerca medico-scientifica, ben 3 su 4 (73, 1%) credono che grazie alla ricerca sarà possibile curare tra 5 anni una malattia che ora è incurabile. Eppure, per 7 giovani italiani su 10, nei prossimi 5 anni la salute peggiorerà a causa del difficoltoso accesso alla prevenzione e alle cure, con tempi di attesa più lunghi e maggiori costi e solo poco più di 4 su 10 (45,7%) ritengono che il rallentamento della ricerca clinica in Italia sia un rischio per la salute, come rivela l’indagine ‘Scienza e salute: la voce dei giovani’, promossa dalla farmaceutica e presentata nel corso dell’evento. "Un sistema sanitario moderno - osserva Massimiliano Fedriga, presidente della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - non può prescindere dall’apporto delle conoscenze scientifiche, delle nuove tecnologie e da approcci integrati e collaborativi, in grado di rispondere con efficacia alle sfide emergenti. Le Regioni italiane, nel loro ruolo di programmazione e governo dei sistemi sanitari territoriali, sono profondamente impegnate a favorire modelli di collaborazione pubblico-privato, che valorizzino la ricerca e l’innovazione come asset centrali per uno sviluppo equo e inclusivo. L’Italia ha tutte le potenzialità per essere un punto di riferimento internazionale nella ricerca biomedica, nelle scienze della vita e nella promozione di politiche sanitarie innovative, ma per farlo è necessario continuare a investire in capitale umano, infrastrutture, governance e cooperazione interistituzionale". "Siamo felici di aver ospitato nella sede della Regione Lombardia questo importante appuntamento, che ha tracciato una visione comune su un tema più che mai urgente, la competitività dell’Italia e dell’Europa nella ricerca farmaceutica, da cui dipende l’accesso dei cittadini all’innovazione medico-scientifica - aggiunge Alessandro Fermi, assessore all’Università ricerca innovazione Regione Lombardia - L’Italia offre un ecosistema unico per la ricerca e dobbiamo tornare ad attrarre ricerca, con interventi risolutivi, che nascono anche da nuovi modelli di partenariato pubblico-privato. Come Regione siamo impegnati a promuovere investimenti e progettualità per rafforzare un approccio data-driven in sanità e per favorire la formazione di nuove professionalità. Tecnologie e competenze sono importanti asset strategici per evolvere la nostra eccellenza verso il futuro". In Italia, nel 2024 Novartis ha promosso circa 200 studi che hanno coinvolto oltre 2.300 pazienti in oltre mille centri ospedalieri o universitari e ogni anno l'azienda investe circa 55 mln nel nostro Paese, dove operano i 2importanti hub di innovazione di Ivrea in Piemonte e di Torre Annunziata, in Campania. L’Italia - spiega l’azienda nella nota - rappresenta un’eccellenza nella ricerca, riconosciuta in tutto il mondo, come dimostra l’aumento delle domande di brevetto farmaceutico, che nel nostro Paese sono cresciute del 35% negli ultimi 5 anni, rispetto al +23% dei Big Ue. Eppure il Belpaese è 18.esimo in Europa per investimenti totali in ricerca. È tempo di agire, secondo gli esperti, perché in questo momento si gioca il futuro della competitività dell’Europa e dell’Italia in un settore, quello delle Scienze della Vita, che ha un ruolo chiave non solo per la crescita, ma soprattutto per la salute dei cittadini. Le soluzioni esistono. "Crediamo nel nostro Paese e nella sua eccellenza nella ricerca medico-scientifica, per continuare a portare innovazione ai pazienti italiani - afferma Valentino Confalone, amministratore Delegato di Novartis Italia - Ora è il tempo di cambiare passo e superare gli ostacoli che ritardano l’accesso all’innovazione per i pazienti e limitano la crescita del settore, non riconoscendone il valore. Serve una transizione verso un nuovo modello integrato di gestione delle risorse sanitarie, incentrato sui percorsi di cura e sulla centralità dei dati, per superare l’attuale gestione a silos della spesa sanitaria e i suoi meccanismi distorti di finanziamento. Il nostro impegno si concentra alla frontiera dell’innovazione e ci vede lavorare al fianco di tutti gli attori del sistema salute, per favorire l’emergere di nuovi modelli e di nuove competenze". Se interrogati sui rischi per la ricerca clinica in Italia, il 55,2% dei giovani (vs. il 51,5% degli over 40) vede nella burocrazia uno dei principali ostacoli alla ricerca e il 24,2% identifica come un limite lo scarso livello di digitalizzazione e infrastruttura tecnologica con una differenza di oltre 10 punti percentuali rispetto ai 40-65enni (14,0%). Il 72,3% pensa sia importante il coinvolgimento dei pazienti nelle decisioni in ambito sanitario, dallo studio clinico al percorso di cura. L’ascolto e il coinvolgimento delle giovani generazioni, per reimmaginare il futuro della salute, sono al centro del progetto ‘Partner per il futuro’, nato nel 2023 su iniziativa di Novartis, che ha coinvolto molteplici attori del sistema salute per lavorare insieme all’identificazione di linee d’azione concrete, nell’ottica dell’evoluzione del Servizio sanitario nazionale. L’evento 'Sound of science' segna una nuova tappa di questo percorso di impegno comune.
(Adnkronos) - Oltre 2.500 kg di materie prime d’eccellenza, tra cui farina per le pizze fritte, pani e snack e dolci Mulino Bianco e Pavesi, e golosi Pan di Stelle: è questo il numero che racconta la forza concreta del legame tra Barilla e PizzAut, il progetto che punta a costruire opportunità di lavoro e autonomia per ragazzi autistici attraverso la gestione di ristoranti inclusivi. Un impegno che parla di qualità, cura e attenzione, ma soprattutto di futuro. Quella tra Barilla e PizzAut non è una semplice collaborazione: è una relazione viva, che si alimenta giorno dopo giorno. A distanza di un anno dall’avvio della partnership, l’Azienda rinnova e rafforza il proprio impegno con donazioni regolari di ingredienti di prima qualità, oltre ad una donazione economica. Una scelta che inaugura una fase nuova, ancora più profonda, fatta di ascolto, dialogo e progetti condivisi. (AUDIO) “Una partnership con Barilla - afferma Nico Acampora, fondatore di PizzAut - per noi significa lavorare a pieno sul concetto di inclusione, “Non si tratta infatti solo di una donazione ma è lo sviluppo di un pensiero comune su come poter costruire un mondo più inclusivo, possibilità di lavoro per le persone autistiche, oltre a occasioni di socializzazione e di crescita per tutti”. Durante l’incontro tenutosi nella giornata di ieri al ristorante PizzAut di Monza, inaugurato nel 2023 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, azienda e staff del locale hanno potuto confrontarsi direttamente, discutendo le esigenze della cucina e immaginando insieme nuovi modi per rendere questo percorso sempre più strutturato e continuo. Se il cuore di ogni pizza è la farina, PizzAut ha deciso di puntare sulla qualità Barilla, scegliendo la sua farina per la preparazione della pizza fritta. Lo stesso vale per i pani, i prodotti Mulino Bianco, Pavesi, e Pan di Stelle, ingredienti che danno vita a dessert – e persino a un gelato artigianale – che raccontano una storia di gusto e responsabilità. Intanto, all’orizzonte si intravedono nuove idee: come far sì che anche i primi piatti creati dai ragazzi di PizzAut possano presto parlare con il sapore autentico della pasta Barilla. A suggellare simbolicamente questa partnership, Barilla ha posato la propria mattonella esagonale sul celebre 'Muro dei mattoni' di PizzAut. Si tratta di una parete speciale, dove trovano spazio i nomi di chi decide di sostenere concretamente il progetto. Un gesto semplice ma potente, che racconta di un mattone aggiunto a quel muro ideale contro l’indifferenza e a favore di una società più giusta. Un tassello in più nella costruzione di un mondo in cui ciascuno possa trovare il proprio posto, mettendo al centro lavoro, autonomia e relazione. Dietro ogni pizza servita nei locali PizzAut c’è una storia di speranza e dignità. PizzAut è un progetto innovativo ideato da Nico Acampora, educatore e papà di Leo, nato per creare reali opportunità di inserimento lavorativo e inclusione sociale per i ragazzi autistici. Nel nostro Paese, sono circa 600.000 le persone con autismo, ma solo una piccola parte riesce a trovare uno spazio nel mondo del lavoro. È proprio per questo che PizzAut vuole fortemente cambiare questo paradigma. Dopo il primo ristorante aperto nel 2021 a Cassina de’ Pecchi (MI), nel 2023 è nato il secondo locale a Monza, ancora più grande e accogliente. Qui il Presidente Mattarella ha voluto essere presente, in occasione dell’inaugurazione il 2 aprile del 2023, sottolineando con la sua visita il valore straordinario di un progetto che traduce l’inclusione in gesti concreti, tra tavoli apparecchiati con cura e piatti preparati con orgoglio. La partnership con PizzAut è solo uno dei tanti tasselli del percorso che Barilla porta avanti da anni per costruire una società più inclusiva e rispettosa delle diversità. Nel Gruppo sono oggi attivi 17 Employee Resource Group in tutto il mondo, che coinvolgono circa 2.000 collaboratori in progetti di Diversity & Inclusion. Tra questi spicca “ThisAbility”, il programma dedicato a valorizzare i talenti delle persone con disabilità, premiato con il Premio Aretè 2023. Già nel 2018 Barilla aveva dato vita con Hackability, realtà no profit specializzata nel design inclusivo, a un laboratorio di co-design per rendere packaging e utensili da cucina più accessibili. Sul territorio italiano l’azienda continua a farsi sentire: a Foggia supporta le famiglie di bambini autistici con IFun, mentre gli stabilimenti di Castiglione delle Stiviere e Novara hanno donato ambulanze alla Croce Rossa rispettivamente nel 2023 e 2024, continuando una tradizione di solidarietà che comprende anche la distribuzione di prodotti alimentari. L’impegno si allarga anche allo sport e alla cultura dell’inclusione: dai WEmbrace Awards e WEmbrace Sport con Bebe Vio, al progetto 'Il Brigante in Handbike' in collaborazione con Fondazione Bullone che ha visto il giovane Salvatore Cristiano Misasi attraversare la Calabria su una handbike elettrica, superando barriere non solo fisiche ma soprattutto culturali. Con queste azioni, Barilla ribadisce il proprio obiettivo: continuare a costruire, insieme ai propri partner e alle comunità, un mondo dove nessuno resti indietro.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".