(Adnkronos) - Sulla manovra discutono, sulla patrimoniale e l'Ucraina si dividono. Ma sul 'no' all'angolo ice cream voluto dalla maggioranza e aperto per la prima volta qualche giorno fa alla buvette della Camera, il campo largo è compatto. I sei gusti di gelato artigianale votati dai questori del centrodestra il 17 settembre scorso vanno a ruba ma 'sanno' di casta e per questo i Cinque stelle (che hanno votato contro all'onorevole coppetta) si tengono alla larga dal bancone frigo dove sono esposte le creme. Oggi il loro leader Giuseppe Conte ha dribblato la domanda di colore del giorno (''Gelato sì, gelato no?'') con un secco: ''Sono a dieta...''. A boicottare le boules parlamentari anche il centrosinistra. Angelo Bonelli, deputato dell'Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, spiega all'Adnkronos: ''Non ho assaggiato il gelato, trovo assurdo che alla Camera la maggioranza si occupi di coppette di crema e non dei problemi degli italiani. Hanno perso il rapporto con la realtà'', sbotta l'esponente verde. Sulla stella linea Nicola Fratoianni, che però non mangia dolci e di solito al bar di Montecitorio consuma caffè e qualche uovo sodo: ''Vista la situazione sociale del Paese, questa se la potevano anche evitare... Peraltro, non troppo distante da palazzo Montecitorio mi pare che qualche gelateria ci sia'', ironizza con l'Adnkronos il leader di Sinistra italiana che insiste: ''Se si occupassero degli stipendi degli italiani, sarebbe meglio''. Francesco Mari, sempre di Avs, scherza tentato dalla gola: ''Vediamo quali sono i gusti... Pare che cambieranno ogni settimana? Hanno pensato a tutto, con questo gelato ci hanno incastrato...''. Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, è contrario anche solo a discuterne: ''Ho appreso del gelato dai giornali. Con i problemi che ci sono...''. Nel Pd la bocciatura dell'onorevole coppetta è secca: Marco Furfaro, fedelissimo di Elly Schlein, non usa mezzi termini: ''Ci stanno facendo fare una figuraccia, non capisco perché non potevano andare tutti al bar di sotto dei dipendenti a consumare i gelati confezionati come fanno i comuni mortali...''. Il senatore dem Dario Franceschini in 'trasferta' a Montecitorio non ha dubbi e sottolinea all'Adnkronos: ''Io mangio solo i gelati del Senato che sono bipartisan...''. Matteo Orfini ironizza: ''Io sono un grande appassionato di gelati, vedremo, devo capire la provenienza di questo gelato, comunque, non ho una linea politica su questo tema''.
(Adnkronos) - Alla presenza del Console Generale d’Italia in Francia, Jacopo Albergoni, nell’Istituto italiano statale comprensivo di Parigi si è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione del progetto 'Diventerò nel mondo': l’iniziativa, promossa da Fondazione Bracco in collaborazione con Ufficio V della Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si pone l’obiettivo di valorizzare le materie StemM e favorire l’accesso delle ragazze alle carriere scientifiche. In questa occasione è stata anche lanciata ufficialmente la seconda edizione del percorso, che si svilupperà durante l’anno scolastico 2025-2026. I numeri sono già significativi: alla prima edizione hanno infatti partecipato 10 istituti, 35 classi e 584 studenti provenienti da tutto il mondo. Ogni classe o gruppo, guidati dai propri insegnanti, ha realizzato un elaborato digitale individuale o collaborativo in cui approfondire figure rilevanti di scienziate del proprio Paese e far emergere l’importanza delle carriere Stem per la società del futuro, prendendo spunto dal manifesto 'Mind the Stem gap' di Fondazione Bracco, che promuove la parità di genere e l’inclusione scientifica. Le tre scuole vincitrici premiate a Parigi sono: Istituto Leonardo da Vinci - scuola primaria di Parigi (Francia), con un e-book che ha rivisitato la storia della Cattedrale di Notre-Dame de Paris, immaginando un contributo di grandi donne durante le fasi cruciali della sua storia quasi millenaria; Istituto Galileo Galilei - scuola superiore di II grado di Addis Abeba (Etiopia), con un video che denuncia gli stereotipi che troppo spesso investono le donne e che mette in luce il ruolo che le personalità femminili hanno avuto anche nella guida di grandi civiltà; Istituto Raimondi-scuola superiore di II grado di Lima (Perù), con un video racconto di tre grandi figure scientifiche peruviane che hanno saputo ispirare generazioni di ragazze, facendo leva sulla necessità di coltivare e affermare una forte leadership femminile. “E' per noi tutti un onore che l’Istituto Statale Leonardo Da Vinci di Parigi sia vincitore del Premio di Fondazione Bracco dedicato alla promozione inclusiva della cultura scientifica”, ha affermato Jacopo Albergoni, console generale d’Italia a Parigi. “Siamo molto orgogliosi che ciò avvenga proprio in Francia, dove sono diversi milioni i francesi di origine italiana e dove ancor oggi il contributo della comunità italiana, a partire dalle più giovani generazioni, è di primissimo piano. Perché l’Italia, accanto a bellezza, arte e cultura, è anche tecnologia, scienza e innovazione e le nostre ragazze e i nostri ragazzi svolgono e svolgeranno in questi campi e a livello globale un ruolo di primissimo piano”. “E’ un’iniziativa in cui credo molto - ha dichiarato Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco e presidente e ceo del Gruppo Bracco -perché rientra a pieno titolo in quella più ampia diplomazia culturale che il nostro Gruppo porta avanti da sempre come via privilegiata nelle nostre relazioni internazionali: siamo una realtà globale presente in 100 Paesi che ha sempre puntato sulla valorizzazione della cultura italiana nel mondo e sulla spinta continua alla formazione - in particolare scientifica - come biglietto da visita e viatico del suo processo di internazionalizzazione”. In un mondo in cui l’accesso delle donne al mondo della scienza è ancora fortemente ostacolato da pregiudizi e stereotipi di genere, è fondamentale che le nuove generazioni ricevano dalla scuola stimoli culturali in grado di accrescere la loro consapevolezza sui temi dell’inclusione scientifica e sociale. “Occorre dunque promuovere un modello di sviluppo in cui le donne possano essere libere di esprimere il loro potenziale”, conclude Diana Bracco. “L’impegno per la formazione dei giovani della nostra Fondazione parte sin dal 2012 con il nostro programma pluriennale 'progetto Diventerò', e ora la collaborazione con il Maeci, avviata ufficialmente lo scorso dicembre con la firma congiunta del ministro Antonio Tajani, che ringrazio ancora una volta, rappresenta un passo importante in questa direzione”. Durante la cerimonia sono intervenuti anche Jeanclaude Arnod, dirigente scolastico, Scuola statale italiana di Parigi, Serena Bonito, capo sezione valorizzazione Sfim, ufficio V Dgdp, Maeci, Gaela Bernini, segretario generale, Fondazione Bracco ed Ersilia Vaudo, dell’Agenzia spaziale europea e membro del network '100esperte', con un intervento motivazionale dal titolo 'La scienza, la più grande delle avventure'. A chiusura dell’evento è stata lanciata la seconda edizione del concorso, che sarà esteso non solo alle scuole italiane statali e paritarie, ma anche alle sezioni italiane nelle scuole straniere, europee e internazionali, portando a oltre 150 il numero potenziale di istituti coinvolti.
(Adnkronos) - Ecomondo 2025, evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la green, blue and circular economy, organizzato da Italian Exhibition Group (Ieg), chiude oggi alla Fiera di Rimini riaffermandosi hub globale per la transizione ecologica. Un ruolo che si traduce nei risultati concreti di una 28esima edizione in crescita. Le presenze totali sono cresciute del 7%, con un +10% di quelle estere. Oltre 1.700 i brand espositori, di cui il 18% dall’estero, sui 166mila mq di superficie del quartiere fieristico. Più di 600 i giornalisti accreditati (per il 15% esteri), che hanno portato la Fiera di Rimini all’attenzione della comunità mondiale. “Possiamo dirci tra i primi Paesi al mondo nella capacità di riciclo - ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ieri in visita nei padiglioni della Fiera - si parla tanto di terre rare e materie prime critiche ma il più grande giacimento che abbiamo sono i nostri rifiuti. E la capacità di riciclo si manifesta pienamente proprio in questa fiera, simbolo di innovazione e sostenibilità”. Ecomondo 2025 si è confermato luogo privilegiato di scambio tra aziende, ricerca e professionisti del settore di tutto il mondo, anche grazie alla collaborazione con Agenzia Ice e con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci): un crocevia globale, con oltre 800 hosted buyer e delegazioni internazionali provenienti da 65 Paesi. Tra i mercati più rappresentati: Spagna, Turchia, Polonia, Romania, Serbia, Croazia, Bulgaria, Tunisia, Marocco ed Egitto. A completare il quadro, circa 90 associazioni internazionali coinvolte. Un network che, durante la manifestazione, ha generato 3.800 business matching, favorendo la cooperazione e la diffusione delle best practices per la transizione ecologica. Oltre 200 appuntamenti nelle quattro giornate, di cui circa 70 curati dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, presieduto da Fabio Fava, hanno composto un programma denso di iniziative, offrendo una lettura aggiornata della transizione green in modo trasversale. Tra i temi principali: i Raee e le materie prime critiche, il tessile che diventa circolare, la finanza sostenibile a supporto della transizione ecologica, la gestione dell’acqua e la blue economy, bioenergie, economia circolare, AI applicata alla valorizzazione delle risorse e al monitoraggio dei dati, l’osservazione della Terra e il ruolo della comunicazione. Grande attenzione alla cooperazione internazionale e alla transizione verde nel Mediterraneo, nonché alle iniziative per l’accesso all’energia pulita e sostenibile nel continente africano, nell’ambito del Piano Mattei e del Programma 'Mission 300', con la quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum. La 14esima edizione degli Stati Generali della Green Economy ha aperto ancora una volta Ecomondo, con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy 2025, ponendo al centro del dibattito lo stato e le prospettive della transizione ecologica europea nel nuovo contesto globale. La sessione plenaria della seconda giornata, per la prima volta interamente in lingua inglese, ha ampliato ulteriormente la portata internazionale dell’evento. Il ritorno di Sal.Ve, il Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia, in collaborazione con Anfia, ha portato in mostra l’intera gamma della produzione di allestimenti per veicoli industriali e speciali per la raccolta dei rifiuti solidi e liquidi, per lo spazzamento stradale e per gli spurghi. A Ecomondo 2025 l’innovazione ha fatto da ponte tra scienza e mercato: l’Innovation District ha dato spazio e visibilità a 40 startup italiane e internazionali dall’alto contenuto tecnologico, di cui 20 da Marocco e Tunisia selezionate nell’ambito del progetto Lab Innova for Africa 'Luca Attanasio', promosso da Agenzia Ice in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Accanto all’esposizione, Ecomondo ha consegnato il Premio 'Lorenzo Cagnoni' per l’Innovazione Green alle sette aziende espositrici per le tecnologie più avanzate e promettenti presentate nei settori espositivi della manifestazione.