(Adnkronos) - Papa Leone XIV è stato ricevuto oggi, martedì 14 ottobre, al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la sua prima visita di Stato dall'inizio del Pontificato. "Questa cerimonia - ha sottolineato Mattarella - vuol suggellare, anche oggi, il legame imprescindibile tra Santa Sede e Italia e rappresenta un gesto di omaggio nei Suoi confronti da parte dell’intera Italia", ha affermato il presidente della Repubblica. "Lo scorso aprile - ha ricordato il Capo dello Stato - il popolo italiano si è stretto nel cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, che ha lasciato in tutti, credenti e non credenti, un ricordo indelebile. Al contempo, sin dal giorno della Sua elezione, Vostra Santità ha potuto constatare l’ampiezza delle manifestazioni di vicinanza del popolo italiano, che ritrova nella Sua azione, in favore della centralità della persona umana, della pace e del dialogo, valori condivisi e fondanti, che sono anche alla base della nostra Costituzione. E non solo. "Un’indicazione di grande significato proviene dall’Europa e dalla sua storica svolta che ha visto popoli che si erano a lungo duramente combattuti raccogliersi insieme intorno ai principi di pace e di collaborazione per un futuro comune. Un nucleo di valori - ha ricordato Mattarella - che, nei padri fondatori, molti di formazione cristiana, ha trovato ispirazione nel rispetto della dignità di ogni persona, della solidarietà, della giustizia, e che costituisce l’anima delle nostre democrazie, intese non soltanto come rispetto delle 'regole del gioco', ma nella essenza più profonda di garanzia di libertà, uguaglianza, partecipazione. Tutti antidoti alla contrapposizione irriducibile, ai conflitti di ogni genere, alla guerra. Come ricordò Pio XII, nel suo storico messaggio del Natale 1944 - ha richiamato il Presidente - l’ordine democratico include l’unità del genere umano e, come disse, 'da questo principio deriva l’avvenire della pace'". "Si tratta di un appello a bandire per sempre la guerra come mezzo per risolvere le controversie. Un appello -ha aggiunto il Capo dello Stato- che, attraverso il magistero dei Pontefici che si sono susseguiti da allora ad oggi, trova in Vostra Santità un nuovo instancabile messaggero, come dimostra il Suo primo intervento dalla Loggia delle Benedizioni. Una pace, come Ella ha sottolineato, che 'comincia da ognuno di noi': per questo è così essenziale disarmare gli animi e disarmare le parole". Mattarella nell'incontro con Leone XIV ha auspicato quindi il rilancio della "soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli" in Medio Oriente. "Oggi c’è 'una scintilla di speranza', come Vostra Santità ha rimarcato, che va sostenuta con convinzione", ha scandito Mattarella. "La liberazione degli ostaggi rimasti in vita è di grande valore - ha aggiunto il Capo dello Stato - e coinvolge quanti hanno a cuore civiltà e dignità delle persone, rivolgendo un pensiero a coloro che sono morti in quella crudele condizione di prigionia. Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione civile, così provata da brutale sofferenza. Ci auguriamo che il negoziato in atto sulle tappe successive si concluda positivamente e conduca, al più presto, a un’interruzione definitiva delle ostilità e delle violenze nella Striscia, a beneficio anche della generale stabilità del Medio Oriente e dei Luoghi Santi, per rilanciare la soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli, la sola in grado di consentire la possibilità di un futuro in cui tutti – Israele e Palestina - trovino pace e sicurezza". Il Papa nel suo intervento al Quirinale dopo aver ringraziato Mattarella "per le gentili parole che mi ha indirizzato e per l’invito a venire qui, al Quirinale", ha ribadito come il "primo impegno" sia "quello per la pace. Sono numerose le guerre che devastano il nostro pianeta, e guardando le immagini, leggendo le notizie, ascoltando le voci, incontrando le persone che ne sono dolorosamente colpite riecheggiano forti e profetiche le parole dei miei Predecessori". Leone ricorda "il monito inoppugnabile quanto ignorato di Benedetto XV, durante il primo conflitto mondiale. E, alla vigilia del secondo, quello del Venerabile Pio XII. Guardiamo i volti - ha esortato Prevost - di quanti sono travolti dalla ferocia irrazionale di chi senza pietà pianifica morte e distruzione. Ascoltiamo il loro grido e ricordiamo, con il santo Papa Giovanni XXIII, che 'ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili'". Prevost ha rinnovato pertanto l’appello accorato affinché "si continui a lavorare per ristabilire la pace in ogni parte del mondo e perché sempre più si coltivino e si promuovano i principi di giustizia, di equità e di cooperazione tra i popoli che ne sono irrinunciabilmente alla base". "Come purtroppo appare evidente, viviamo tempi in cui, assieme a tanti segni di speranza, molte sono le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità a livello mondiale e richiedono risposte urgenti e al tempo stesso lungimiranti", ha ammonito. Leone ha quindi espresso il suo "apprezzamento per l’impegno del Governo italiano in favore di tante situazioni di disagio legate alla guerra e alla miseria, in particolare nei confronti dei bambini di Gaza, anche in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù". "Si tratta - ha rimarcato - di contributi forti ed efficaci per la costruzione di una convivenza dignitosa, pacifica e prospera per tutti i membri della famiglia umana". Il Papa, nel discorso al Quirinale, ha sottolineato poi l"’importanza di garantire a tutte le famiglie il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità". "Facciamo tutto il possibile - ha ribadito - per dare fiducia alle famiglie, soprattutto alle giovani famiglie, perché possano guardare serenamente al futuro e crescere in armonia".
(Adnkronos) - "Noi di Cia-Agricoltori italiani accogliamo favorevolmente la direttiva Breakfast, in sintonia con il ministro Lollobrigida, per dare valore ai prodotti dei contadini. Quindi materie prime di qualità, certezza per il consumatore e soprattutto gratificazione per i contadini, che non solo fanno un sacrificio per produrre ma anche un sacrificio burocratico per dimostrare cosa c'è all'interno dei prodotti. E in conclusione salubrità garantita". Così, con Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, presidente di Turismo Verde, l'organizzazione che promuove gli agriturismi di Cia-Agricoltori italiani, commenta l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto che recepisce la direttiva europea cosiddetta 'Breakfast', con la quale vengono introdotte diverse novità che migliorano la tracciabilità e la trasparenza di prodotti di largo consumo alimentare come il miele, i succhi di frutta e le marmellate.
(Adnkronos) - Per avere successo “non esiste un'unica ricetta valida per tutte le aziende”. È possibile “identificare tre step di maturità verso la circolarità per le aziende e associare a ciascuna di esse un dominio tecnologico di riferimento”. Lo ha detto oggi all’Adnkronos Enrico Meacci, ceo di Omnisyst, a margine del convegno “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali” presso Sda Bocconi School of Management, in collaborazione con Omnisyst. Il primo step è “la consapevolezza data-driven, quindi data analytics”. Il secondo “è il coinvolgimento della filiera, quindi passaporto digitale”. Il terzo step “è l'implementazione e l'iterazione di modelli circolari più complessi, quindi intelligenza artificiale e machine learning”. La tecnologia “mette a disposizione delle aziende la capacità di pianificare in maniera migliore quelli che sono i flussi dei materiali, senza dover implementare degli sprechi di materia” ha rimarcato Meacci. “Permette di tracciare questi flussi e di identificare con più facilità dove sono i lotti di materia, in qualche modo anche riducendo i costi di approvvigionamento e permette poi uno scambio sistematico dei dati, incrementando il trust dei vari attori coinvolti e permettendo una maggiore efficacia di tutto il sistema”. “Sono tre le sfide per le aziende che vogliono intraprendere un percorso di economia circolare. La prima è una visione chiara da un punto di vista strategico. In particolare il digitale offre delle importanti opportunità di semplificazione verso il percorso di circolarità, ma non sempre trasformazione digitale e strategia circolare vengono associati”. La seconda sfida riguarda “la capacità di essere efficaci nell'implementare progetti multidisciplinari”. “Trasformare un modello lineare e un modello circolare richiede diverse professionalità sedute attorno al tavolo – ha spiegato. E la terza sfida è la condivisione dei dati lungo la filiera, perché i modelli circolari richiedono più informazioni dei predecessori lineari, soprattutto su catene del valore globalizzate”.