(Adnkronos) - Dopo Milan e Atalanta anche la Juventus esce dalla Champions League 2025, all'Italia resta solo l'Inter nella massima competizione europea. I bianconeri sono stati eliminati in Olanda dal Psv Eindhoven nella partita di ritorno dei playoff validi per il passaggio agli ottavi di finale, 3-1 il risultato finale e un complessivo di 4-3 per gli olandesi, che avevano perso 2-1 all'andata contro i bianconeri. A decidere il match il gol di Flamingo nel primo dei due tempi supplementari. Già dal decimo minuto subito un problema per la Juventus, che deve far uscire Vega per infortunio, al suo posto Cambiaso. Il Psv ha l'iniziativa dal primo minuto e i bianconeri sono in difesa, ma un lampo di Kolo Muani al 33', su assist di Koopmeiners, mette in difficoltà il portiere olandese Benitez, palla di poco fuori sulla destra. All'avvio della ripresa occasioni Psv con Perisic, parato da Di Gregorio e Lang con un tiro rasoterra che esce di poco a sinistra. Al 50' Kolo Muani tira in porta con poca energia, Benitez non ha problemi a dire no con il ginocchio sinistro. La partita la sblocca Perisic al 53' con un gran destro al volo dopo aver controllato in corsa il passaggio di Lang, olandesi in vantaggio, 1-0 e 2-2 tra andata e ritorno. Pareggia Weah al 63' con un gran tiro centrale dalla distanza, dopo un controllo al Var per sospetto fuorigioco l'arbitro convalida e la Juventus torna in vantaggio complessivo. Dura poco più di 10 minuti perché il Psv torna a rete con Saibari. Il Psv insiste e trova il tiro con Lang all'87', Di Gregorio respinge col piede destro. Sette i minuti di recupero prima che si passi ai tempi supplementari. Il vantaggio Psv arriva all'ottavo minuto del primo supplementare con Flamingo dopo una mischia in area bianconera. Riecco la Juventus al 104', Savona tira angolato e Benitez para. Subito dopo Vlahovic prende il palo dopo aver agganciato il passaggio di Mbangula. Due minuti di recupero nel primo tempo supplementare, si passa al secondo con i padroni di casa virtualmente agli ottavi di Champions League. La Juventus combatte e sfiora il gol con Thuram che di sinistro tira in porta ma troppo alto. Ultima occasione per il Psv con Til, salva Di Gregorio. Tre minuti di recupero ma la Juventus è fuori dalla Champions.
(Adnkronos) - La nomina a presidente della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) "è una grande responsabilità e una grande emozione. Negli anni scorsi ho dato un contributo alla crescita e alla diffusione delle buone pratiche all'interno della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, una realtà matura che oggi raccoglie il contributo di ben 88 università italiane impegnate per migliorare la propria sostenibilità e per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile a 360 gradi nella società italiana". Con queste dichiarazioni, Carmine Trecroci, professore di Economia presso il dipartimento di Economia e Management dell’università degli studi di Brescia e neo eletto presidente della Rus, la Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, è intervenuto, questa mattina a Brescia, in occasione della nomina a presidente per il triennio 2025-2027. Il neo presidente promette di lavorare in "un'ottica di collaborazione e di concretezza tra gli atenei, tra le sottoreti regionali in cui abbiamo articolato la rete delle università e in un’ottica di confronto e coinvolgimento con la comunità universitaria in senso ampio -dice- quindi le centinaia di migliaia di studentesse e di studenti che animano ogni giorno le nostre università, il personale docente ricercatore, il personale tecnico amministrativo. Uno sforzo corale che miri soprattutto a intensificare gli sforzi per la riduzione dell'impronta ecologica delle nostre università", le sue parole. Il professore sottolinea poi l’importanza di promuovere "la cultura dello sviluppo sostenibile sui territori" e a tal proposito aggiunge: "Stiamo già dando un contributo fondamentale alla trasformazione e alla transizione ecologica in moltissime dimensioni della nostra società e della nostra economia -sottolinea- La mia intenzione è quella di potenziare questi sforzi in un'ottica di collaborazione anche interistituzionale con gli organi di governo, con le pubbliche amministrazioni locali, per far sì che questi sforzi siano coronati da successo e vedano un'accelerazione quanto mai necessaria". Poi, il neo presidente della Rus si sofferma sui prossimi passi da compiere in questa direzione: "Ci sarà l'identificazione di una delle diverse funzioni delle deleghe all'interno del Comitato di coordinamento e una serie di collaborazioni con colleghi di altri atenei, soprattutto del Centro e del Sud Italia, con cui costruiremo un programma strategico della Rete", spiega. La Rus, promossa nel 2016 dalla Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, è la prima iniziativa di coordinamento e condivisione tra 88 atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Il lavoro sinergico con l’università di Brescia assume un’importanza cruciale per diffondere la cultura del cambiamento: "Unibs da tanti anni è impegnata in maniera proficua e attenta, a livello nazionale e internazionale, nella sfida per lo sviluppo sostenibile. In collaborazione con tantissimi atenei italiani, l'università di Brescia vede esercitare un impegno ormai decennale e per il prossimo triennio sarà impegnata a dare un seguito concreto, soprattutto un'attenzione ai risvolti e alle trasformazioni concrete della società italiana", conclude.
(Adnkronos) - “Sarà un Big Green Bang: una esplosione di natura, vitalità, proposte, colori e innovazione”: presentata la IX ed. di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde (Fiera Milano Rho, 19-21 febbraio 2025), appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo. (Foto) Un’edizione ancor più grande, coi suoi 55.000mq (+5.000mq) sviluppati su 4 padiglioni: una superficie impressionante, 5,5 ettari di esposizione pari a 8 campi da calcio o a 211 campi da tennis. Oltre 800 marchi in esposizione (22% dall’estero, soprattutto da Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Francia, Spagna, e per la prima volta saranno in fiera aziende floricole da Ecuador e Kenya), decine di associazioni partner, 200 delegazioni di buyer e oltre 125 aziende estere accreditate in visita da 45 Paesi strategici e 5 continenti,70 tra convegni e iniziative speciali, 150 giornalisti già accreditati: questi i primi numeri dell’evento a pochi giorni dal via. Un gigantesco e sontuoso super-giardino ricco di novità, prodotti e soluzioni per i 9 macrosettori merceologici di riferimento: vivai, fiori, decorazione, macchinari, tecnica, vasi, servizi, architettura ed edilizia, arredo outdoor. In più, aree esterne per barbecue e boscaioli. Attesi in fiera oltre 20.000 operatori e centinaia di buyer e delegazioni internazionali da Medio Oriente (in continuo aumento), Europa (Germania, Spagna, Bulgaria, Romania e Francia in primis), Nord America e Cina, a testimonianza della centralità di Myplant nei mercati globali e dell’eccellenza del prodotto ‘Made in Italy’ nel mondo: si tratta di operatori e aziende del verde, paesaggisti, sviluppatori immobiliari, insegne distributive, centrali d’acquisto, manager dello sport, strutture hospitality a 360°, tecnici e municipalità, organizzatori di grandi eventi, società import/export. Un mondo che apprezza il prodotto mediterraneo e ‘made in Italy’, così come lo ‘stile’ italiano. Ne è testimonianza la nascita di Myplant Middle East, che si terrà a Dubai dal 15 al 17 novembre 2025: per la prima volta, una fiera italiana organizza la prima e unica manifestazione del comparto nel ricco e interessante mercato mediorientale. Una dimostrazione chiara e potente dell’autorevolezza raggiunta a livello internazionale da Myplant. Confermato il record del valore della produzione nel 2023 (3,1 miliardi di euro), il florovivaismo ‘Made in Italy’ dovrebbe sfondare quota 3,2 miliardi nel 2024. Il dato più alto di sempre, in base alle proiezioni basate sui rilevamenti del 2024, pari a un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente e del 30,8% in 10 anni. Anche i dati sulle esportazioni italiane risultano incoraggianti, superando il miliardo nei primi 9 mesi del 2024 (+5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Tuttavia, se la bilancia commerciale ha registrato un avanzo superiore ai 390 milioni di euro, è stato registrato un evidente aumento delle importazioni: 618 milioni di euro, erano 471 e 459 nello stesso periodo rispettivamente del 2023 e del 2022. I principali acquirenti dei prodotti florovivaistici di origine italiana nel mondo sono in ordine: Francia (19,7% del valore dell’export italiano registrato dei primi 9 mesi del 2024); Paesi Bassi (17,0%); Germania (16,4); Svizzera (5,0%) e Regno Unito (3,7%). Dall’altra parte i principali fornitori risultano essere: Paesi Bassi (72,0% del valore dell’import italiano registrato dei primi 9 mesi del 2024); Francia (7,2%); Spagna (6,2%); Germania (3,5%) e Grecia (2,6%). Per andare oltre i numeri e offrire la fotografia più completa possibile del comparto analizzando i dati e anche il sentito delle aziende e dei consumatori, sarà presentato all’apertura della fiera il I Rapporto sul florovivaismo italiano. Numeri e fatti del settore, promosso da Coldiretti, Assofloro e Myplant e realizzato in collaborazione con Centro Studi Divulga e Istituto Ixé. Il florovivaismo italiano, con 17.000 aziende e oltre 45.000 gli ettari di terreno dedicato, è una industry risultato d’insieme di filiere importantissime per l’economia italiana, il benessere dei cittadini e l’equilibrio ecosistemico. Il florovivaismo è un settore cruciale per l’economia, la salute e l’ambiente. Contribuisce a ridurre l'inquinamento atmosferico indoor e outdoor, mitigare le temperature soprattutto in ambito urbano – riducendo anche il tasso di mortalità legato all’innalzamento delle temperature -, migliorare la gestione delle acque piovane, consolidare i terreni, ridurre il rischio di alluvioni, salvaguardare ecosistemi, favorire la biodiversità. L’Italia è un "hotspot climatico", ossia un territorio dove il progressivo innalzamento delle temperature corre a doppia velocità rispetto alla media, in cui l’aumento delle aree verdi nelle città è essenziale per affrontare ondate di calore, smog e fenomeni climatici importanti. Le città italiane stanno affrontando estati sempre più lunghe e calde, con un incremento significativo delle "notti tropicali". Inoltre, i danni economici causati da intensi sbalzi climatici sono aumentati drasticamente, rendendo l’Italia il Paese europeo con le perdite e i costi più alti. Effetti sociali, economici e produttivi che una puntuale e corretta gestione del territorio avrebbe potuto ridurre drasticamente: il florovivaismo può dare un contributo decisivo nella progettazione e realizzazione di strategie di adattamento e mitigazione climatica, anche attraverso le nuove tecnologie. In quest’ottica, le filiere del verde si stanno sempre più avvicinando all’innovazione sostenibile, alla digitalizzazione e all’efficientamento della raccolta e gestione dei dati. Uno spaccato di tutto ciò sarà ben rappresentato da MyplanTech, che metterà in evidenza le principali novità e innovazioni proposte dalle aziende. Nel settore delle coltivazioni, l’agricoltura 4.0 fa progressi: secondo l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, nel 2023 le colture hi tech sul totale erano salite al 9%, per un giro di affari pari a 2,5 miliardi di euro (+19% rispetto al 2022). Acquaponica, circolarità, risparmio idrico ed energetico, robotica, fotovoltaico, sensoristica AI, substrati e concimi ecocompatibili, digitalizzazione, mappatura dei terreni, sistemi di monitoraggio e illuminazione, pavimentazioni, vertical farming sono alcune delle proposte presenti in fiera. Oltre 60 gli incontri in calendario con le principali realtà associative, ordinistiche, organismi istituzionali, federazioni, amministrazioni pubbliche ed enti per confrontarsi sui dossier delle filiere del settore (vivaismo, floricoltura, paesaggio, giardinaggio, verde sportivo): mercati, sostenibilità, biodiversità, architettura, materiali innovativi, verde urbano, innovazione, cantieristica, regolamenti, progettazione, sport, verde terapeutico, illuminazione, substrati, professioni, sicurezza, florovivaismo e giovani generazioni i temi principali. Da Coldiretti ad ASSOFLORO, da AIAPP ad AIDI, ad ANVE, a Confartigianato, ad ASSOVERDE, ad ASSO.IMPRE.DI.A., Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini, Fondazione Minoprio, Green City Italia, AIPV, Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, a Confagricoltura, a Federfiori, a Il Verde Editoriale, Laboratorio Verde, GreenPlanner, AIPSA, Wegreen-UGM e molti altri, con interventi di funzionari da Ministero del Lavoro, ANCI, Comuni, Regioni, centri di ricerca, università, esperti. L’area speciale dedicata al Verde Sportivo coinvolgerà i vertici delle principali realtà del settore: FIGC, ISCS, Federcalcio Servizi, LND Impianti, FIDAL, FITP, FIR, FIG, AITG, Coni Lombardia, CSI in primis. Venerdì 21, proclamazione del progetto vincitore della VI ed. del concorso creativo intitolato “Uno Spazio di Vita”: oggetto del contest, la riqualificazione di un’area verde presso l’Ospedale Niguarda di Milano, attigua all’Unità Spinale. Grandioso e gigantesco trend book del mondo del verde, Myplant è fonte di ispirazione, tendenze, novità e visioni attraverso passerelle, shooting, scenografie e laboratori a cura di atelier, flower designer, creativi, stylist internazionali. Altissima l’attesa per le nuove tendenze decorative per ambienti e cerimonie, con grande risalto al Wedding, e per il Décor District – la più grande arena internazionale della composizione floreale, ricca di eventi, iniziative e ospiti internazionali Molte le ambientazioni e le architetture botaniche d’autore e i workshop nel Pad. 8. Altri spunti: l’evento-cult Garden Center New Trend, che esplorerà le ultime tendenze dei centri giardinaggio focalizzandosi su sostenibilità e benessere per individuare strategie che migliorino le performance di vendita dei negozi; le prove e dimostrazioni di tree climbing, arboricoltura, motorgarden e show cooking nelle aree esterne.