INFORMAZIONIEXS Italia srl Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Senior Business Advisor Ufficio di Roma Area: Altro Pietro Betto |
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(Adnkronos) - "La nostra battaglia è la valorizzazione del ceto medio del Paese. Non solo una battaglia della Cida, ma lo è sicuramente per il Paese intero. Una battaglia importante perché il ceto medio è rappresentato da tutte le persone che producono in questo Paese. Lo vediamo nelle categorie che rappresentiamo: dirigenti industriali, dirigenti del commercio, i presidi, i medici, tutti i dirigenti pubblici. Servono dei provvedimenti seri e su questo abbiamo preparato una serie di emendamenti. Vediamo che fine faranno in questa finanziaria, ma chiaramente non ci fermeremo di fronte a questo perché vogliamo essere premianti per chi lavora: la logica del merito, la logica di chi crede in questo Paese". Così, con Adnkronos/Labitalia, Stefano Cuzzilla, presidente della Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, in occasione dell’assemblea nazionale. Ceto medio che, ricorda Cuzzilla, "secondo dati inconfutabili, fa parte di quel 5% della popolazione che sta sopra i 55 mila euro di reddito, perciò non parliamo di ricchi, ma paga quasi il 50% dell'Irpef e su questo non c'è nessun ritorno; anzi, tutte le manovre economiche, sia quelle precedenti che questa, non vedono la valorizzazione di queste persone", sottolinea Cuzzilla. Una condizione che, secondo il presidente di Cida, richiede "una riflessione importante, su questo sicuramente siamo contenti per quello che abbiamo sentito sull'Ires premiale in manovra, però non basta". "Serve un grande lavoro sul capitale umano, sulle persone, far capire la valenza e la necessità del reskilling", aggiunge ancora. Secondo Cuzzilla, infatti, è necessario essere pronti a 'cavalcare' le innovazioni e in particolare l'intelligenza artificiale, senza lasciare nessuno indietro. "Secondo diversi studi, mancano un milione e ottocentomila profili lavorativi nel digitale e su altre competenze come l'intelligenza artificiale. Dall'altra parte, si parla di due milioni di persone che potrebbero cambiare lavoro o perderlo per l'avvento dell'intelligenza artificiale. A noi preoccupano i due milioni di persone produttive in questo momento ma che, se non riconvertite, sono a rischio della perdita del posto di lavoro e il milione e ottocentomila profili sui quali non abbiamo le competenze specifiche. E quindi va fatto un lavoro importante di formazione sul capitale umano", sottolinea Cuzzilla. Ma non basta. "Va fatto un intervento importante sull'introduzione delle donne al lavoro, con la spinta decisiva sul welfare. Ma per adesso ci sono solo annunci da tutte le parti ma non vediamo fatti sostanziali", ripete Cuzzilla. Serve sostenere la crescita delle competenze, ribadisce Cuzzilla. "Poi ci lamentiamo, come dico sempre io, dei giovani che vanno all'estero, dopo che vi abbiamo investito come sistema Paese e come famiglie. Ecco, noi non abbiamo più un problema di rischio di fuga di cervelli ma abbiamo anche una fuga delle persone normali. Questo non ce lo possiamo permettere in un Paese in cui abbiamo bisogno di giovani e di competenze", avverte. E gli obiettivi di Cida per il 2025 sono chiari. "Innanzitutto, stare vicino a tutte le nostre federazioni associate nel rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, far capire il valore di essi. Sicuramente un'attenzione forte sarà data a un potenziamento del welfare. E nello stesso tempo cercheremo di far capire al legislatore sempre l'importanza del ceto medio di questo Paese. E lo faremo con le nostre persone, con le nostre commissioni, con i nostri gruppi di lavoro, cercando di portare le competenze giuste laddove il legislatore deve prendere provvedimenti nelle varie situazioni", sottolinea. "Faremo capire -insiste Cuzzilla- l'importanza dei nostri medici, dei nostri presidi, ma faremo capire anche l'importanza della sanità integrativa, della previdenza integrativa, cercando di aprire dei tavoli per aiutare questo paese anche nell'equity, nel capitale. Se riusciamo a sostenere queste cose e a valorizzare una sinergia forte tra pubblico e privato, potremmo uscire da questo impasse", sottolinea Cuzzilla. Tutto questo, spiega Cuzzilla, in un momento in cui "il nostro governo è un governo, a differenza dell'Europa, più stabile ma deve dare delle risposte, al ceto medio, alla classe produttiva". "E su questo noi saremo pronti a dare sostegno con informazioni e aiuto, anche nei gruppi di lavoro che possono dare competenze e far capire qual è la direzione giusta per una politica industriale che manca in questo Paese e una valorizzazione delle risorse", conclude.
(Adnkronos) - Impegnate in una vasta gamma di settori innovativi, con un forte focus sulla sostenibilità ambientale e l'uso di tecnologie avanzate per affrontare le sfide globali: è l’identikit delle startup che hanno partecipato alla selezione della pitch competition di 'Nse New Space Economy Expoforum 2024', organizzata con il supporto tecnico dell'Agenzia Spaziale Italiana. La competizione avrà il suo culmine durante la sesta edizione di Nse, l’appuntamento annuale nato nel 2019 per raccontare le sfide e le prospettive della nuova economia spaziale, che si terrà dal 16 al 18 dicembre presso Fiera Roma (Ingresso Est, Viale Alexandre Gustave Eiffel, 00148 Roma) e che, per la prima volta, è ad accesso completamente gratuito (previa registrazione su https://www.nseexpoforum.com/ o direttamente in Fiera). Il nucleo di valutazione della pitch competition di Nse 2024, composto da Matteo Coletta (head of sector - study centre & new space economy, Asi), Tanya Scalia (technology development & space design office, Asi), Silvia Ciccarelli (responsible for industrial internationalization, international affairs directorate, Asi), Guido Baraglia (head of space economy Emea, Aws), Roberto Cossu (commercialisation officer & scale up country manager for Italy, Esa), Maria Cristina Lupi (head of product policy and open innovation, Telespazio), Alessandro Senzameno (Innovation development, Nse Expoforum - Fiera Roma), nei giorni scorsi ha selezionato, in prima battuta, 35 startup, per poi arrivare a individuare le seguenti 10 startup che accedono alla fase finale. Si tratta di Astradyne, Latitudo 40, Rea Space, Evolunar, Ecosmic, Fluid Wire Robotics, Titan4, Celeste, Involve Space, SpaceV. Martedì 17 dicembre, alle ore 17.10, ognuna di loro avrà a disposizione cinque minuti per presentare la propria attività. Il premio per il vincitore del concorso, assegnato da NSE New Space Economy 2024, sarà di 10.000 euro. Beneficerà del premio solo il primo classificato. Grazie alla partnership tra Nse e Amazon Web Services, Aws selezionerà una delle 10 startup finaliste per ricevere il premio speciale di 100.000 euro in crediti da utilizzare sulle piattaforme Amazon Web Services. Le numerose candidature pervenute alla pitch competition di Nse 2024, provenienti da diverse regioni d'Italia e dall’estero, sono state tutte di alto livello. Dall’analisi del loro profilo, emerge il forte interesse per l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Molte di esse sono coinvolte in progetti che mirano a migliorare l'efficienza e a ridurre l'impatto ambientale attraverso l'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale, l'osservazione della Terra e la robotica. C'è inoltre un crescente interesse per la logistica spaziale e le soluzioni di energia rinnovabile, con l'obiettivo di supportare la crescita sostenibile e la competitività nel settore spaziale. Nse 2024, da sempre palcoscenico per l’innovazione e per l’esplorazione di idee rivoluzionarie e nuove tecnologie, in questa sesta edizione punta fortemente sul coinvolgimento delle generazioni più giovani, da un lato con attività di orientamento rivolte agli studenti delle scuole superiori, dall’altro con opportunità mirate per la crescita personale e professionale. L’evento mira ad essere un'occasione speciale per neolaureati e giovani professionisti per esplorare la comunità spaziale italiana e internazionale e le loro organizzazioni. Oltre all’opportunità di visitare l’exhibition e di partecipare ai momenti di approfondimento scientifico, offre in fiera, con la career opportunity, uno spazio dedicato per mettere in contatto le persone in cerca di lavoro con i potenziali datori di lavoro. Chi può partecipare e come? I candidati interessati possono inviare il proprio cv in formato europeo, comprensivo del consenso espresso al trattamento dei dati personali, a recruiting@nseexpoforum.com. La scadenza per le domande è per domani mercoledì 11 dicembre. Dove si svolgeranno gli incontri? I responsabili hr recruiting di Avio, Telespazio e Thales Alenia Space saranno a disposizione per incontri preliminari one-to-one non vincolanti in un'area dedicata all'interno della fiera. Nse 2024 è organizzato da Fiera Roma in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana, con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero della Difesa, di Enea, di Inaf e dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma e con il supporto di Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma.
(Adnkronos) - Si svolgeranno a Roma, il prossimo 17 e 18 dicembre, gli “Stati Generali delle Aree protette italiane”. Organizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con Federparchi-Europarc Italia, la due giorni vedrà la presenza, insieme al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, e al Sottosegretario Claudio Barbaro, di organizzazioni ambientaliste, enti parco, enti locali, operatori turistici, mondo della ricerca e delle università, rappresentanti governativi e politici. L’evento, organizzato a distanza di dieci anni dall’ultima volta, avrà luogo alla Biblioteca Nazionale di Roma. “Gli Stati Generali rappresentano un momento importante di riflessione e pianificazione per il futuro delle aree protette italiane, nell’ottica di contemperare le necessarie esigenze di tutela ambientale con quelle di uno sviluppo economico sostenibile”, ha affermato il ministro Pichetto. “Saranno due giorni di confronto approfondito con i principali stakeholder del settore - aggiunge il Ministro - con l’obiettivo condiviso di modernizzare le politiche in materia, al fine di custodire e valorizzare al meglio il nostro straordinario patrimonio naturale”. In Italia si contano circa 1049 aree protette così costituite: 24 Parchi nazionali; 30 Aree Marine Protette (tra cui il santuario Pelagos e 2 parchi sommersi); 149 Riserve naturali statali; 149 Parchi regionali; 450 Riserve regionali; 5 Parchi geominerari. A questi vanno aggiunte altre aree protette nazionali e regionali, i siti Natura 2000, i siti Ramsar, le riserve Mab Unesco, le zone Zsc. “L’Italia - spiega il Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, con delega anche alle Aree protette, Claudio Barbaro - è uno dei primi Paesi al mondo per biodiversità, con un alto numero di aree protette, che non sono mai state messe a sistema: per farlo occorre ripensare alla legge 394 in maniera altrettanto sistemica”. “Gli Stati Generali saranno l’occasione per raccogliere suggerimenti, criticità, proposte e necessità di chi gestisce le aree protette, per poi immaginare insieme un sistema. In questi due anni di Governo mi sono interfacciato con diversi operatori delle aree protette e se c’è una cosa su cui siamo tutti d’accordo è che la Legge Quadro sulle Aree Protette, la 394, va emendata. L’obiettivo per il 2025 non è solo quello di un mero rinnovo e aggiornamento, ma di passare da un sistema di gestione atomizzato, frammentato e diviso, a un sistema di rete”, aggiunge il Sottosegretario.