(Adnkronos) - Una donna di 61 anni è morta in un incidente avvenuto alle 15.45 sull'A4 al km 2.81 direzione ovest a Verona. Nello scontro, che ha visto coinvolte tre auto, si registrano anche due feriti. Sul posto, insieme ai sanitari del 118, anche i vigili del fuoco.
(Adnkronos) - L’export della filiera legno-arredo nel mese di agosto ha registrato una flessione del 4,7% sullo stesso mese del 2024, mentre il cumulato dei primi otto mesi dell’anno, pari a 12,7 miliardi di euro, risulta sostanzialmente stabile a -0,2%, a testimonianza della tenuta del settore in un contesto globale ancora molto complesso e incerto che, lascia comunque intravedere, una certa tenuta da parte della filiera e la sua capacità di mantenere, nonostante tutto, posizioni solide sui mercati internazionali. Sono questi i numeri elaborati dal centro studi di FederlegnoArredo su dati Istat. Per quanto riguarda la produzione industriale, nel mese di ottobre il Mobile registra un +4,3% che conferma il trend di gennaio-ottobre (+4,1%), crescita che arriva dopo due anni consecutivi in flessione (2024 a -2,9% e 2023 a -5,7%) rispetto al 2021 e al 2022 che avevano fatto registrare performance straordinarie. Possiamo quindi evidenziare che nel 2025 la produzione di mobili sta tornando a livelli di normalità pre Covid. In questo quadro, si può presupporre che sia soprattutto il mercato interno a trainare la crescita rispetto al ’24, grazie anche alle conferme dei bonus edilizi che incidono sulle performance del settore. Nel legno, il dato della produzione sostanzialmente stazionario (-0,3% la variazione su gen-ott 2024) è la sintesi di mesi altalenanti e di singole produzioni con trend contrapposti. L’analisi dei principali mercati di destinazione mostra andamenti piuttosto contrastanti. Nella top ten spiccano infatti con un segno meno la Francia a -2,4%, con un valore complessivo di poco meno di 2 miliardi di euro che sta risentendo della crisi del mercato interno; la Germania, in terza posizione registra un -0,4%; arretra anche la Svizzera con -2,8% (544 milioni di euro) e la Cina si attesta a 293 milioni di euro con un pesante -10,9%, registrando la performance più negativa tra le destinazioni rilevanti, dovuta soprattutto al rallentamento immobiliare e alle tensioni commerciali, ad esempio, con gli Stati Uniti. Performance positiva per Uk con +4,2% e Spagna (+1%) che prosegue il trend positivo, seppur con valori più contenuti. Ottimo il risultato dei Paesi Bassi a +7,4% ma, con un valore assoluto, ancora contenuto (292 milioni di euro) e gli Emirati Arabi a +4,7% per 309 milioni di euro complessivi. “Nella top ten spicca la performance degli Usa che mantengono comunque la seconda posizione e segnano, nei primi otto mesi dell’anno, un -1,7% per un valore complessivo che sfiora il miliardo e 400 milioni di euro", commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. "La variazione totale è la sintesi di un tentativo, nei primi mesi dell’anno, di ‘giocare d’anticipo’ rispetto ai dazi, soprattutto a marzo (+8,2%) e ad aprile (+4,8%), e di un deterioramento dell’export nei mesi successivi, fino al -16,4% di agosto ’25 su agosto ’24, pari a una flessione di oltre 28 milioni di euro. Ci auguriamo di poter chiudere l’anno con l’export USA con una perdita a una sola cifra, mentre per l’export in generale confidiamo in una sostanziale tenuta del settore”, spiega ancora. Fra i 5 Paesi che hanno performato meglio, emerge la crescita del Marocco, che si conferma il mercato più dinamico con un incremento vicino al 50%, seppur con un valore ancora contenuto di 109 milioni di euro. Trend che potrebbe essere legato a investimenti nel settore edilizio e hospitality, spingendo la domanda di porte, pavimenti, ma anche soluzioni d’arredo. In miglioramento anche il Regno Unito con +4,2%, la Turchia +23,3%; il Portogallo + 22,4% e i Paesi Bassi +7,4%, mercati che lasciano intravedere un potenziale, ma che ad oggi sono - ad eccezione degli UK - ancora marginali. Nel periodo gennaio–agosto 2025 emergono infatti dinamiche contrastanti tra le diverse aree mondiali, con l’Europa UE27, che rappresenta la quota principale dell’export (6,5 miliardi di euro) che registra una lieve crescita (+0,4%), nonostante i cali significativi di Francia (–2,4%) e Germania (-0,4%) Nei mercati extra-UE, si segnala una crescita del +2,2%, trainata dal Regno Unito e Canada (+8%), mentre il Messico arretra bruscamente (-18,7%). Il Medio Oriente nel complesso è in calo (-3,1%); l’Asia mostra una contrazione dell’8,4%, determinata dal calo della Cina (-10,9%), da cui il nostro Paese nel periodo gennaio-agosto ‘25 ha importato per 1,5 miliardi di euro, in crescita del +2,2%; mentre l’Europa ha importato nel medesimo periodo 20,4 miliardi in crescita del +8,8% (fra i principali paesi la Germania che importa oltre 3 miliardi di euro). Entrambe percentuali di crescita importanti, soprattutto se confrontate, ad esempio con il secondo semestre 2024, quando c'è stato un incremento davvero importante delle importazioni pari al +32% . L’Africa cresce in modo significativo (+15,4%), trainata da Marocco (+48,7%) e Libia (+8,7%), a conferma del ruolo emergente di quest’area. “Per il prossimo anno - spiega Feltrin - ci aspettiamo un primo semestre di stabilità e confidiamo in un maggiore dinamismo nel secondo semestre, seppur, stante la situazione, fare previsioni è davvero un esercizio complesso. La nostra sfida come Federazione e come sistema - conclude Feltrin - è continuare ad accompagnare le aziende nell’apertura verso nuovi mercati e nel rafforzamento della competitività puntando su qualità, innovazione e ricerca. Il Salone del Mobile, patrimonio della filiera, e le iniziative internazionali in programma saranno strategiche in tal senso”.
(Adnkronos) - È stato presentato oggi, presso la centrale di cogenerazione di Borgo Trento (Verona), il revamping dell’impianto che dal 1994 produce energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento cittadino. L’intervento di efficientamento ha riguardato il cuore dell’impianto, la sezione cogenerativa, con l’installazione di due nuovi motori a combustione interna dotati di generatori per la produzione di energia elettrica. Questa tecnologia all’avanguardia - spiega l'azienda in una nota - sostituisce il precedente ciclo combinato a turbina a gas e turbina a vapore, garantendo maggiori prestazioni in termini di efficienza energetica, ottimizzazione delle perdite di rete ed elevata affidabilità operativa. Grazie al nuovo assetto impiantistico, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera vengono ridotte di quasi il 10%, passando da 81mila tonnellate/anno a 73mila tonnellate/anno. I lavori hanno permesso di dotare la centrale di quattro serbatoi di accumulo, ognuno da 200 metri cubi, per una gestione più efficiente dell’energia termica recuperata. Il revamping ha consentito, inoltre, di estendere la capacità produttiva dell’impianto alla rete di teleriscaldamento servita dalla centrale di Forte Procolo. L’impianto si distingue a livello nazionale per la presenza del più grande impianto solare termico mai realizzato a supporto di un impianto di teleriscaldamento, composto da 244 pannelli termici e sviluppato su una superficie di oltre 2.000 mq. L’investimento complessivo dei lavori è stato di 31 milioni di euro. “L’adozione di nuove tecnologie per efficientare un sistema già virtuoso come quello del teleriscaldamento va nella direzione tracciata dal nostro Piano Industriale, che punta a una transizione energetica sostenibile sotto ogni profilo - ha dichiarato Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim - Il revamping della centrale di Borgo Trento prepara il terreno alla sfida più grande che ci siamo posti con il Progetto Geotermia, una sfida che riguarda l’ambiente, le imprese e le famiglie delle nostre città e che intendiamo realizzare entro il 2030, per rilanciare il teleriscaldamento di Verona e Vicenza come modello di sviluppo sostenibile”. “Il revamping della centrale è un intervento ad alto valore tecnologico che consentirà di migliorare significativamente le performance dell’impianto - ha affermato Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim - Si tratta del primo passo di un progetto più ampio, dove il protagonista è proprio il teleriscaldamento, che mira a ridurre di oltre il 40% l’utilizzo di gas e le relative emissioni di anidride carbonica, in un percorso verso la carbon neutrality”. Situata nella zona nord-ovest di Verona, in viale Caduti del Lavoro, la centrale è operativa dal 1994. Con circa 88 chilometri di tubazioni, serve i quartieri di Borgo Trento e Navigatori e soddisfa il fabbisogno di energia elettrica di circa 34mila famiglie. L’impianto fornisce sia energia elettrica sia energia termica per riscaldamento e acqua sanitaria. La centrale è composta da due sezioni: Sezione Cogenerativa, oggi rinnovata con l’installazione dei due nuovi motori a combustione interna, che sostituiscono la precedente tecnologia a ciclo combinato; Sezione Termica, dedicata alla circolazione e integrazione del calore nella rete di teleriscaldamento, con cinque caldaie ausiliarie (70 MWt complessivi) e quattro serbatoi di accumulo da 200mc ciascuno, per una gestione efficiente dell’energia recuperata. All’esterno della centrale è stato realizzato un campo solare da 244 pannelli termici, con una potenza termica nominale di circa 1.200 kWt, che preriscalda l’acqua di ritorno dalla rete cittadina.