(Adnkronos) - 'This is Me', il nuovo show di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin che racconta i sogni realizzati degli ex alunni della scuola di 'Amici' di Maria De Filippi, è stato il programma più visto del prime time di mercoledì, con 3.213.000 spettatori e il 22.24% di share. Da segnalare anche il fatto che 'La Corrida' di Amadeus sul Nove conferma il trend di crescita anche nella terza puntata e realizza 1.132.000 spettatori con il 6.1% di share, nella prima parte, 694.000 spettatori con il 7.2%, nella seconda. La seconda puntata, la scorsa settimana, aveva fatto segnare 1.060.000 telespettatori con il 5.8% di share, guadagnando terreno rispetto alla puntata d'esordio che aveva ottenuto 982.000 telespettatori con il 5,5% di share. Tra gli altri ascolti di prime time: su Rai1 la serata benefica 'Noi e…' ha totalizzato 1.525.000 spettatori con il 9.6% di share, su Rai3 'Chi l’ha visto?' 1.567.000 spettatori e il 9.39% di share, su Rai2 'Stucky' ha realizzato 1.562.000 spettatori e il 7.8% di share, su La7 'Una Giornata Particolare' 1.320.000 spettatori e il 7.62% di share, su Italia1 'xXx – Il ritorno di Xander Cage' 757.000 spettatori e il 4.36% di share, su Rete4 'Fuori dal Coro' 697.000 spettatori e il 4.9% di share, su Tv8 '4 Ristoranti' 415.000 spettatori e il 2.1% di share. Nell'access prime time è Rai1 a dominare con 'Cinque Minuti' (4.506.000 spettatori, share 21.71%) e 'Affari Tuoi' (5.594.000 spettatori, share 26%).
(Adnkronos) - Con l'arrivo delle festività natalizie, cresce la domanda di personale stagionale in tutta Italia. Anche nel 2024 il Natale si conferma dunque un periodo ricco di opportunità professionali: con Openjobmetis, agenzia per il lavoro, sono oltre 5.000 le posizioni aperte in numerosi ambiti. In particolare, i settori che devono far fronte all’aumento dell'attività, sono quelli della logistica, della grande distribuzione organizzata (gdo) e della vendita al dettaglio. Un’occasione importante, dunque, per chi desidera entrare nel mondo del lavoro o per chi cerca un impiego stagionale. Il clima di condivisione tipico del Natale spinge in modo particolare il settore della logistica e del confezionamento alimentare. Openjobmetis ha infatti più di 1.800 posizioni aperte per magazzinieri e addetti all’imballaggio, figure chiave per sostenere la catena di approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti durante le festività. Anche il settore della gdo richiede numerose Risorse Umane, con oltre 1.150 posizioni per cassieri, banconisti, scaffalisti e inventaristi, necessari per gestire l’afflusso di clienti nei supermercati e ipermercati durante il periodo natalizio. Ma le opportunità non si fermano alla logistica e alla gdo. Openjobmetis offre anche circa 950 posizioni nel settore retail, alla ricerca di addetti alle vendite e commessi, e oltre 800 posizioni nel comparto produzione, con ruoli per operai di produzione e manutentori meccanici. "Il mercato del lavoro stagionale natalizio - commenta Elisa Fagotto, candidate manager di Openjobmetis - continua a rappresentare uno snodo fondamentale per le imprese e una porta di ingresso nel mondo del lavoro per tanti. Nonostante il contesto economico complesso, le aziende mantengono un atteggiamento positivo e proattivo, concentrandosi su settori cruciali per il periodo natalizio, come la logistica e la vendita al dettaglio. La somministrazione rappresenta una soluzione che consente alle persone di mettersi alla prova in ambiti diversi e, in molti casi, di avviare un percorso che può trasformarsi in un contratto stabile nel medio-lungo periodo".
(Adnkronos) - L’Italia conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare, con il 99,5% dei campioni con residui al di sotto dei limiti di legge. Il settore agricolo, inoltre, continua a ridurre l’utilizzo di energia e le sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci in maniera sempre più ottimizzata, come confermano le vendite degli ultimi 10 anni diminuite del -14%. E' questa la fotografia che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Agrofarma, un report che, da un anno a questa parte, fornisce informazioni sullo stato dell'arte dell'agricoltura italiana e del comparto agricolo. “I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma - ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica - confermano il percorso virtuoso dell’agricoltura italiana, volto alla razionalizzazione delle risorse e all’adozione di soluzioni sempre più orientate alla sostenibilità. Con questo progetto vogliamo superare e contrastare la logica che associa l’utilizzo della chimica in agricoltura a pratiche negative per l’ambiente, fornendo una rappresentazione corretta del nostro comparto lontana da falsi miti e fake news che non rappresentano quello che è l’impegno reale e quotidiano di tutti gli operatori del settore”. La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food. “Il nuovo aggiornamento dell’Osservatorio Agrofarma va confermandoci l’immagine di un settore con alta propensione all’innovazione, che sta supportando il percorso non facile della nostra agricoltura verso la progressiva riduzione degli impatti ambientali, pur tutelando le rese produttive. La sfida è questa: che innovazione e tecnologia corrano ad un ritmo sufficiente per difendere la produttività agricola anche a fronte delle forti riduzioni di input – agrofarmaci in primis – che si registrano ormai da anni, anche per effetto della spinta data dalle policy di settore”, afferma Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl. Come anticipato, prosegue il miglioramento delle performance ambientali agricole: in termini assoluti, il settore agricolo italiano ha le emissioni complessive più basse rispetto ai Paesi UE presi a confronto (Francia, Germania e Spagna). Le emissioni di ammoniaca, infatti, continuano a ridursi e l’obiettivo di contenimento delle stesse concordato con l’UE per il 2030 è stato raggiunto con largo anticipo già nel 2021, mentre prosegue anche il percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Emerge, inoltre, con chiarezza l’impegno delle Imprese del settore nello sviluppo di agrofarmaci innovativi e meno impattanti, dimostrato dal fatto che oltre l’83% degli agrofarmaci presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011. Mentre la riduzione delle quantità vendute di prodotti fitosanitari in Italia, diminuite complessivamente del -14% negli ultimi 10 anni, mostra come l’industria, da tempo, sia impegnata in un percorso di costante ottimizzazione dell’uso di agrofarmaci. Un trend che, tuttavia, non riguarda la categoria dei prodotti a base di sostanze a basso rischio, cresciuta di oltre il 6000%. Infine, per la prima volta all’interno dell’Osservatorio sono stati analizzati anche i dati relativi al clima e agli effetti meteorologici che hanno interessato l’Italia negli ultimi decenni e i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Sono stati, infatti, monitorati gli indicatori di temperatura e precipitazioni che influenzano maggiormente la produzione agricola, la salute delle piante e la disponibilità di risorse idriche. Se dal 1997 in poi le temperature medie in Italia hanno subito un aumento rispetto al periodo precedente, negli ultimi dieci anni lo scostamento si è accentuato, con valori di anomalie annuali sempre superiori ai +0,7 °C, accompagnati da precipitazioni particolarmente irregolari, che suggeriscono una variabilità climatica crescente. Tali fattori hanno indubbie conseguenze sulla capacità produttiva di diverse culture e sullo sviluppo di determinate avversità, che le nostre Imprese si impegnano a contrastare attraverso la messa a punto di agrofarmaci sempre più innovativi per salvaguardare la produttività agricola. L’Osservatorio Agrofarma, dunque, fa emergere l’alta propensione dell’intero comparto all’innovazione, alla sostenibilità e alla sicurezza, nonché un’elevata attenzione verso le sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nei prossimi anni anche a causa degli eventi climatici che stiamo vivendo. In questo contesto, le Imprese di Agrofarma sono in prima linea per fornire agli agricoltori prodotti e soluzioni che, combinati e integrati tra loro, consentano di rispondere con sempre maggiore efficacia e rapidità alle sfide che si presenteranno.