Partner-Graf srl srlAzienda che opera nel settore della formazione in ambito medico (provider ECM accreditato presso il Minestero della Salute n* 156). In costante aggiornamento sulle nuove forme di comunicazione e pubblicazione di contenuti. |
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(Adnkronos) - Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance è a Roma con la moglie, la 'Second Lady' degli Usa Usha Vance e i figli, per una visita in Italia e in Vaticano. In occasione dell'incontro con la premier Giorgia Meloni, non ha esitato a tessere le lodi della Città Eterna. Dopo il bilaterale, pranzo di lavoro a base di pesce e poi la messa del Venerdì Santo: ecco la giornata del vicepresidente in Italia. Completo blu scuro e cravatta in tinta con camicia bianca, JD Vance ha scelto un look classico, istituzionale per l'incontro a palazzo Chigi con Giorgia Meloni. La premier ha sfoggiato un doppiopetto rosa confetto a sei bottoni con pantalone in tinta su camicia bianca e scarpe ton sur ton. Sorridenti si sono stretti la mano davanti ai flash dei fotografi. Vance e Meloni hanno poi passato in rassegna il picchetto d'onore della Marina militare schierato nel cortile interno di palazzo Chigi. Dopo l'esecuzione degli Inni, prima quello Usa (che Vance ha ascoltato con la mano sul cuore) e poi quello nazionale italiano, si sono congedati per il colloquio. Dopo il bilaterale, pranzo di lavoro insieme alla premier e ai vice Antonio Tajani e Matteo Salvini. A Palazzo Chigi è stato servito un menù di pesce: antipasto di dadolata di ricciola ombrina e mazzancolle al profumo di agrumi; come primo piatto rigatoncini con gallinella di mare e ricciola; a seguire involtino di branzino con carciofi croccanti e sformatino di patate. Coppa di fragoline con gelato alla vaniglia per dessert e vini made in Italy: Sauvignon, Verdicchio e Dindarello. A Palazzo Chigi Vance ha assicurato: "Avremo delle buone conversazioni, ma mi farò anche ispirare dall'essere in questa città bellissima e piena di persone meravigliose". "Stamattina - ha raccontato - giravo in macchina tra le strade di Roma, con mia moglie e i miei tre figli, e non vediamo l'ora di passare la Pasqua qui". "Questo è un posto che è stato costruito da persone che amavano l'umanità e amavano Dio - ha proseguito Vance - e le strade, i palazzi, il panorama meraviglioso innalzano veramente lo spirito umano". Più tardi su X ha scritto di essere "grato ogni giorno per questo lavoro, ma in particolare oggi, quando i miei doveri ufficiali mi hanno portato a Roma il Venerdì Santo". Vance ha spiegato sul social network che avrebbe sarebbe andato "in chiesa con la mia famiglia in questa splendida città" e poi ha voluto "augurare a tutti i cristiani del mondo, ma in particolare a quelli negli Stati Uniti, un benedetto Venerdì Santo. Lui è morto affinché noi potessimo vivere".
(Adnkronos) - “L’industria dei beni di largo consumo in Emilia-Romagna è molto importante perché pesa per quasi il 20% sui valori socio economici legati all’intero manifatturiero, quindi sia occupati, imprese, che fatturato e valore aggiunto. Un tessuto imprenditoriale di oltre 4700 aziende che genera un fatturato superiore ai 45 miliardi di euro”. Lo ha detto, questa mattina a Bologna, Denis Pantini, responsabile agroalimentare di Nomisma, al seminario “Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale”, organizzato da Ibc, l’Associazione industrie beni di consumo, in collaborazione con GS1 Italy e la società di consulenza Deloitte. L’evento rientra nel piano di iniziative messe in campo da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, in particolare piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra il comparto produttivo e quello distributivo. Con l’indagine 'Scenari economici e sfide per il futuro dell'industria dei beni di consumo', Nomisma ha analizzato i valori socio economici che il settore esprime sia a livello nazionale, sia a livello regionale. Inoltre, ha analizzato un campione di 1000 consumatori, rappresentativo della popolazione italiana, per capire come percepisce i valori che il comparto esprime, non solo economici e sociali, ma anche di sostenibilità e occupazionali. “Ci troviamo in una fase critica, legata alla congiuntura ancora negativa legata ai consumi - illustra Pantini - Quello che più ci preoccupa è l’export che per i beni di consumo vale, in Emilia Romagna, oltre 10 miliardi di euro, con una crescita che negli ultimi anni è stata superiore al 50%. Gli Stati Uniti, in questo contesto, rappresentano un terzo del mercato di destinazione. L’Emilia Romagna è meno esposta al mercato americano, parliamo di circa il 10% sul totale dell’export dei beni di consumo. La Sardegna invece supera il 50% e la Campania il 20%. Dopo l’euforia post covid, i valori macroeconomici mostrano un rallentamento, che tocca tutte le economie. La ripresa della spesa per i consumi delle famiglie italiane si scontra con il calo del risparmio e anche il clima di fiducia dei consumatori è calato in modo importante, non solo per le condizioni economiche ma anche per le aspettative future. Anche l’inflazione, in rinnovata ripresa per l'aumento dei costi energetici, ha impattato duramente sugli acquisti a volume. I consumi domestici infatti non hanno ancora ripreso il livello pre pandemico”. In questo contesto, il percepito del consumatore rispetto ai cambiamenti di consumo si concentra su tre macro aree “maggior attenzione alla salute, alla sostenibilità e al territorio - puntualizza Pantini - categorie che interessano le scelte di consumo degli italiani e modificano il paniere di spesa. Inoltre, più di 7 consumatori su 10 sono consapevoli che l'industria dei beni di consumo genera ricchezza e occupazione e valorizza il made in Italy all’estero. Rispetto alla media di settore, l’industria dei beni di consumo dell’Emilia Romagna, che conta 4700 aziende alla camera di commercio, pari al 12% del totale del settore manifatturiero regionale, è superiore del 20%. I risultati economici degli ultimi 5 anni, dal 2019 al 2023, mostrano che l’industria dei beni di largo consumo emiliano romagnola registra un fatturato e un valore aggiunto di poco superiore alla media nazionale. La crescita è però a favore di medie e grandi aziende, le piccole hanno invece sofferto. Infine, sul fronte della digitalizzazione, il settore alimentare della Regione è un po’ il fanalino di coda”.
(Adnkronos) - La Puglia si conferma una regione in continua trasformazione, capace di coniugare tradizione e innovazione, sviluppo economico e sostenibilità. In questo scenario di crescita e trasformazione, il 4 e 5 aprile, nei luoghi dello Spazio Murat e dell’Ex Mercato del Pesce a Bari, Bari diventa il fulcro dell’innovazione con la quarta edizione di Abcd - A Bari Capitale Digitale, un evento che riunisce studenti, professionisti e imprenditori, per esplorare i nuovi scenari del lavoro, della formazione e dello sviluppo professionale attraverso la partecipazione a panel, talk e momenti di networking con speaker di eccezione. Il focus di quest'anno sposterà l’attenzione dei partecipanti dai futuri probabili a quelli possibili, sfidando i limiti della realtà odierna e aprendo nuove prospettive: dalla digitalizzazione alla sostenibilità, dall’innovazione tecnologica al benessere, fino alla costruzione di carriere non convenzionali in un mondo in costante evoluzione. In questo contesto, la Regione Puglia sarà protagonista con la promozione della strategia #mareAsinistra, messa in campo dalle opportunità offerte dal Pr Puglia Fesr Fse+ 21/27. #mareAsinistra è la strategia di attrazione e valorizzazione dei talenti che, rientrando o restando, scelgono la Puglia per innovare, lavorare e costruire il proprio futuro, trasformandola in un ecosistema fertile per la crescita personale e professionale. Durante Abcd 2025, saranno raccontate esperienze di successo e testimonianze di chi ha investito sulla regione, sfruttando le opportunità che territorio e politiche regionali offrono. Verranno illustrate le azioni messe in campo per attrarre talenti, trattenere le menti brillanti e favorire il rientro di professionisti che hanno scelto di tornare nella propria terra d’origine. “Abcd si conferma per il 4° anno un appuntamento immancabile per Bari e la Puglia - dice Rocco De Franchi, direttore della Struttura Speciale Comunicazione istituzionale della Regione Puglia - Una 2 giorni di grande esposizione mediatica della città di Bari, un momento di confronto molto partecipato con una vastissima platea di giovani del Mezzogiorno e di tutta Italia che incontrano esperti, stakeholder e imprese del settore digital, del marketing e delle Ict a livello nazionale e internazionale. Siamo felici di mostrare al pubblico ciò che il nostro territorio è veramente: una regione pronta ad accogliere le opportunità che l’Europa offre, una regione modello per capacità di gestire, progettare, investire e distribuire sul territorio i finanziamenti dell'Unione Europea, la regione italiana che più di tutte ha usato i fondi europei Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e Fse (Fondo Sociale Europeo) nel periodo di programmazione 2014-2020. La Puglia è una terra accogliente e aperta al futuro, che parla attraverso le facce di tutti i giovani che, con competenza, passione ed energia, animeranno questo weekend di studio, di riflessione e anche di spensieratezza”. Iniziativa editoriale cofinanziata dall'Unione Europea per la Regione Puglia con le risorse del PR Puglia FESR - FSE+ 2021-2027