(Adnkronos) - L’alta pressione che ha inglobato l’Italia sta per lasciare spazio a correnti umide di origine atlantica e tornerà anche la neve, attenzione, non solo in montagna! Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che una perturbazione sta per fare il suo ingresso sul nostro Paese. Aspettiamoci quindi il ritorno delle piogge e anche di copiose nevicate fino a quote basse. Fin dalle primissime ore di martedì 16 dicembre i flussi umidi di Scirocco porteranno piogge diffuse su buona parte d’Italia. I fenomeni più forti sono attesi lungo le aree tirreniche e al Nord-Ovest, specie tra Liguria, alta Toscana, Sardegna orientale e, localmente, in Sicilia. Si prevedono i massimi accumuli, superiori ai 100-120 millimetri, tra il Levante Ligure e le aree interne dell'alta Toscana, oltre che nell’entroterra sardo. Il sistema perturbato riporterà anche abbondanti nevicate sulle Alpi Occidentali, un fenomeno atteso con ansia visto l’avvicinarsi delle vacanze natalizie e lo scarso innevamento attuale. Gli accumuli potranno toccare i 50 centimetri oltre i 1500 metri, rendendo il paesaggio decisamente invernale. Si prevedono tra i 20 e i 30 centimetri di neve fresca anche a quote intermedie, tra i 1000 e i 1500 metri. A causa dell'intensità delle precipitazioni, si assisterà al fenomeno del "rovesciamento termico”. Questo porterà i fiocchi a imbiancare le quote collinari del Cuneese e Astigiano. La neve potrà raggiungere i 200-300 metri spingendosi fino ai confini delle aree interne del Centro-ponente Ligure. In cosa consiste la neve da rovesciamento? Se le precipitazioni nevose sono molto intense, il freddo in quota viene letteralmente trasferito fino al suolo proprio dai fiocchi in caduta. Il processo di fusione assorbe calore dall’aria, raffreddandola rapidamente fino a 0°C lungo tutta la colonna atmosferica. Dopo un periodo più statico, questa intensa ondata di maltempo segna un vero e proprio sblocco per la stagione. L'Italia torna sotto l'influenza di perturbazioni atlantiche, un segnale importante per il proseguimento dell'inverno. Ci si attende un cambio di passo più dinamico nelle condizioni meteorologiche. Lo scenario che si sta delineando per martedì non sarà un evento isolato, ma l'inizio di una fase più movimentata. Un simile impulso perturbato, con maltempo diffuso e nevicate abbondanti, sarà possibile anche all'inizio della prossima settimana.
(Adnkronos) - "Determinare le cause delle prolungate interruzioni che hanno provocato il blocco delle attività economiche, lavorative, amministrative, sociali e sanitarie nel comprensorio della montagna occidentale parmense durante gli ultimi due fine settimana". Il capogruppo di Forza Italia Pietro Vignali lamenta numerosi danni derivanti dallo stop alla connessione telefonica (sia voce che dati) riscontrate nelle ultime settimane su tutto l'arco montano occidentale parmense, da Berceto a Tornolo. Sottolineando "l'impedimento nello svolgimento delle numerosissime attività economiche, lavorative, amministrative, sociali e sanitarie che dipendono da tali connessioni", Vignali rimarca i disagi e i danni derivanti da tali interruzioni. Rifacendosi poi agli accordi stretti dalla giunta regionale con gli operatori del settore telecomunicazioni fin dal 2010 per l'aggiornamento del quadro sulla penetrazione delle tecnologie di connessione e Tlc offerte sui territori e la realizzazione di uno specifico osservatorio sulla connettività in Regione, Pietro Vignali auspica specifici interventi "per evitare che si verifichino nuovamente tali interruzioni di connessione telefonica e telematica". In via più generale, infine, sollecita la Giunta regionale a supportare e sostenere gli utenti danneggiati nel "ricevere indennizzi per il disservizio subito".
(Adnkronos) - "Dall'inizio di quest'anno c'è l'obbligo di introduzione del 25% di riciclato nelle bottiglie, quindi andiamo a toccare con mano e abbiamo toccato con mano dal vivo in questo 2025 che cosa vuol dire obbligare qualcuno a mettere del riciclato". Queste le parole di Corrado Dentis presidente Coripet, il consorzio autonomo, volontario che opera nella raccolta e nell'avvio a riciclo dei contenitori per liquidi in Pet, intervenendo alla Conferenza Nazionale Industria del Riciclo 2025, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Conai e Pianeta2030, con il patrocinio di Mase e Commissione Europea. "Abbiamo dato il 25% di riciclato, quello che è obbligatorio per legge, a tutti i consorziati produttori – prosegue Dentis – quindi rispettano gli obblighi normativi. Questo l'abbiamo fatto grazie ad una catena di custodia che parte dalla raccolta e segue tutta la filiera fino alla consegna ai soci di un Pet riciclato di altissima qualità, qualitativamente elevato. Abbiamo condotto in questi anni assieme all'Università Federico II di Napoli uno studio completo su più di mille campionature effettuate su tutta la filiera. La capacità di produzione del polimero in estremo oriente è 12 volte superiore a quella di tutta l'Europa. Quindi abbiamo dimensioni e dinamiche non comparabili. Siamo riusciti, ciononostante, attraverso questo nuovo modello, a garantire i presupposti per ottemperare alla legge, dando ai nostri soci un polimero, peraltro, a condizioni economiche estremamente stabili, che è tracciato made in Italy (dalla raccolta alla produzione) e rispetta perciò anche le norme che prevedono l’obbligo di utilizzo di E-Pet europeo”. “Il nostro modello riguarda più del 40% dell’immesso a consumo e auspichiamo che anche tutti gli altri produttori sposino il modello Coripet. Ma al momento la restante quota di mercato, approfittando di un vuoto normativo privo di sanzioni, non rispetta gli obblighi, continuando ad usare il Pet vergine di importazione, favorito da un prezzo più basso. Questo è un qualcosa che va colmato a stretto giro, anche perché la concorrenza, quella che arriva dalla Cina, riguarda sia il polimero vergine che sui polimeri riciclati”.