INFORMAZIONIAssociazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre CGIA Industria, Commercio e Artigianato Ruolo: Responsabile Ufficio Stampa Area: Communication Management Paolo Zabeo |
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(Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lamenta che, nonostante lo scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca, "non c'è da parte di Putin la volontà di fermare la guerra". "L'Ucraina è pronta a qualsiasi forma di diplomazia che produca risultati concreti" scrive su X, ma "è la Russia che non è pronta a nulla". "La Russia - continua - riempie ogni giorno di orrore e omicidi, sta semplicemente prolungando la guerra. Tutto ciò richiede una risposta: una risposta forte dagli Stati Uniti, dall'Europa e da chiunque nel mondo voglia la fine di questa guerra. Putin si è rifiutato ripetutamente di fermare il fuoco. Ogni giorno fornisce nuove basi per sanzioni contro la Russia. Ogni giorno dimostra che senza pressioni sulla Russia, la guerra continuerà". Oggi, scrive Zelensky su Telegram, "si entra nella terza fase dello scambio dei prigionieri". "Dobbiamo liberare un migliaio dei nostri in questi giorni. Ma il compito è riportare a casa assolutamente tutti coloro che sono attualmente detenuti in Russia. E questo è un compito congiunto per i nostri servizi segreti, per i nostri diplomatici, per tutto il nostro Stato. Chiaramente, non è un compito facile, ma deve essere portato a termine. Sono grato a chi in tutto il mondo ci sta aiutando. Ed è davvero molto importante per noi che i nostri partner – ogni leader, ogni Stato – ci sostengano in questo difficile lavoro". Ieri, informa, "altri 307 nostri soldati sono stati rimpatriati: soldati semplici e sergenti". "La maggior parte di loro proviene dalle Forze Armate ucraine. Ci sono anche membri della Guardia Nazionale e del Servizio di Guardia di Frontiera dello Stato. Di tutte queste persone, 273 sono state fatte prigioniere nella regione di Donetsk, molte già nel 2022; altre sono state catturate nei territori delle regioni di Kherson, Zaporizhia, Kharkiv e Luhansk. In totale, in questi due giorni di scambi, 697 ucraini sono tornati a casa". "Ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti, dall'Europa e da tutti i nostri partner. Solo ulteriori sanzioni contro settori chiave dell'economia russa costringeranno Mosca al cessate il fuoco" scrive su X. "Ogni notte le nostre forze lavorano per proteggere vite umane" continua Zelensky, parlando dell'attacco di ieri in cui sono rimaste ferite almeno quindici persone. E' stato, precisa, "un attacco russo su larga scala e vile con missili balistici che in alcuni casi sono stati intercettati. C'erano anche 250 droni". "Sono grato a tutti coloro che aiutano l'Ucraina con la difesa aerea. Fornirci sistemi di difesa aerea significa una vera protezione per le persone, qui e ora" scrive. Mosca ha sostenuto, invece, che nel territorio russo sono stati intercettati 159 droni di Kiev. Di questi, ha riferito il ministero della Difesa, "94 sono stati distrutti dai sistemi di difesa aerea russi". La Russia ha potenziato i suoi missili in modo tale da rendere più difficile il lavoro dei sistemi di difesa aerea ucraini che devono contrastare manovre evasive. "Il missile non vola in linea retta, ma esegue delle manovre", ha affermato portavoce dell'Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ihnat, e questo "complica l'intercettazione, ma non la rende impossibile". Ihnat ha poi spiegato che si sta attualmente lavorando con i partner per rafforzare le capacità dei sistemi di difesa del Paese.
(Adnkronos) - “Le statistiche dicono sempre e solo una cosa: che noi siamo probabilmente il Paese al mondo che massacra di più fiscalmente il ceto medio. Secondo il recente rapporto dell’Ocse chiamato Taxing Wages, se uno stipendio del ceto medio aumenta di 100 euro, tolte le tasse, in Italia a una persona single rimangono in tasca 68 euro e a una coppia con figli 55 euro. La media dei Paesi Ocse, invece, è 81 e 79. In entrambi i casi si tratta del valore più basso di tutto il mondo occidentale. Quindi l'Italia sembra essere il paese che tartassa di più di tasse il ceto medio”. Così Luigi Marattin, deputato del partito Liberal democratico durante la presentazione a Roma del 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare'. “Il nostro partito nasce anche per dire esplicitamente che il supporto fiscale va dato al ceto medio e non ai redditi bassi, per il semplice motivo che non c'è più spazio fiscale sui redditi bassi. Nel loro caso è un problema di lordo che si risolve con la stessa determinazione ma con altri strumenti cioè quelli della produttività di sistema”, conclude.
(Adnkronos) - "Rispetto ad altri Paesi, l’Italia aveva aziende meno ricche per le quali il riuso e il riciclo erano necessità, poi diventate virtù che ci hanno portato a essere leader europei in economia circolare". Così Vincenzo Boccia, ex presidente di Confindustria e amministratore delegato di Boccia Industria Grafica, è intervenuto stamattina a Trento durante il panel “Economia circolare, tra il dire e il fare”, in programma al Festival dell’economia in corso nella città alpina. “Poi l’economia circolare per le aziende italiane è diventata anche una strategia di racconto culturale — ha aggiunto l’imprenditore — noi ad esempio abbiamo deciso di recuperare gli scarti per farne opere d’arte, un maggior valore del prodotto che è quindi un andare oltre l’economia circolare, cosa che dà anche l’idea di quanto sia ampia questa sfida”. “Una sfida che deve essere vinta e sviluppata anche per le giovani generazioni, più sensibili delle vecchie a questo tema, ma anche perché ce lo chiederà sempre di più il mercato”, ha concluso l’ex presidente di Confindustria.