(Adnkronos) - Jannik Sinner ha battuto Aleksander Bublik oggi, mercoledì 4 giugno, nei quarti di finale del Roland Garros 2025. Il tennista azzurro lo ha fatto, ancora una volta, senza concedere nemmeno un set all'avversario, conquistando i parziali con il risultato di 6-1, 7-5, 6-0. Ma nei tre set con cui Sinner si è conquistato l'accesso alla semifinale del secondo Slam stagionale, dove affronterà il vincente della sfida tra Novak Djokovic e Alexander Zverev, c'è stato un momento che assomigliava tanto a un deja vu, ovvero quando Bublik ha conquistato il primo game della sua partita, e ha esultato come se avesse vinto il match. È successo al sesto gioco del primo set. Sinner era già in vantaggio 5-0, con due break messi a segno, e si avviava a vincere comodamente il parziale d'apertura. Bublik ha sofferto inizialmente la risposta aggressiva dell'azzurro, salvo poi riprendersi grazie al servizio e portando il game ai vantaggi. Qui il kazako, grazie a un errore con lo smash di Jannik, riesce a tenere per la prima volta nella partita il servizio e alla fine esulta. Alza il braccio al cielo, allarga il sorriso e si prende gli applausi del Philippe-Chatrier. La scena è familiare perchè già avvenuta a Roma prima e poi a Parigi. Durante gli ultimi Internazionali d'Italia, Casper Ruud, malcapitato avversario di Sinner nei quarti di finale, riuscì a vincere il primo game della sua partita al terzo gioco del secondo set, e alla fine chiuse gli occhi alzando entrambe le braccia al cielo. Lo stesso accadde proprio a Parigi, al terzo turno del Roland Garros 2025, con Jiri Lehecka. Il tennista ceco riuscì a tenere per la prima volta il servizio contro Sinner al sesto game del secondo parziale ed esultò come se avesse vinto un set. L'esultanza al primo game conquistato contro il numero uno, insomma, sta diventando consuetudine e certifica la difficoltà di scendere in campo contro Sinner, letale in risposta tanto quanto il servizio. Meno 'entusiasta' si è mostrato Tommy Paul, anche lui sconfitto nettamente da Carlos Alcaraz nei quarti di finale del Roland Garros. Lo statunitense è riuscito a vincere il primo game della sua partita, dominata totalmente dallo spagnolo, al secondo parziale del secondo set, ma nonostante le difficoltà incontrate fin dal primo punto non ha esultato in alcun modo.
(Adnkronos) - Lidl Italia, catena di supermercati con 780 punti vendita in tutta Italia e 23.000 collaboratori, accoglie nel suo team due giovani ragazzi autistici, che saranno impegnati nelle attività quotidiane delle pizzerie PizzAut, attraverso un progetto di inclusione lavorativa che prevede l’assunzione in distacco. Questa iniziativa, che rafforza un rapporto di fiducia e collaborazione avviato nel 2023, oggi si traduce in un obiettivo concreto e condiviso, quello di rendere il mondo del lavoro più inclusivo e partecipativo. I due giovani, quindi, dal 2 giugno sono ufficialmente entrati a far parte della squadra di Lidl Italia con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, pur operando all’interno dei locali PizzAut. Questo permetterà loro di ottenere una stabilità economica e un riconoscimento formale per il lavoro svolto, beneficiando, al tempo stesso, del contesto altamente formativo che PizzAut è in grado di offrire per il loro futuro. Sebastiano Sacilotto, amministratore delegato risorse umane di Lidl Italia, ha commentato così questo importante passo: “L’appartenenza è uno dei valori fondanti di Lidl e si basa sul concetto che 'un noi è più forte di molti io'. Mi piace sempre ricordarlo proprio perché credo che uniti possiamo davvero fare la differenza, come testimonia questo progetto che è il risultato di una sinergia positiva. È un onore per me dare il benvenuto a questi ragazzi che entrano a far parte del Team Lidl e che potranno esprimere al meglio il loro potenziale per essere parte attiva della nostra società. Noi li supporteremo affinché possano formarsi al meglio nelle pizzerie di Nico, luoghi di meravigliosa commistione di talenti e di opportunità, che spero possano diventare sempre più un esempio per tutti”. Nico Acampora, fondatore di PizzAut ha aggiunto: "Quando un’azienda decide di investire non solo assumendo un ragazzo autistico ma assumendone due si può parlare di una collaborazione veramente straordinaria. Due giovani, assunti da Lidl, mandati in distacco formativo da PizzAut, avranno l’opportunità di imparare a cucinare e poi mettersi alla prova anche all’interno degli spazi aziendali. È una collaborazione che cambia la vita ai ragazzi, alle loro famiglie, che rende il mondo un posto migliore. Quindi, il nostro ringraziamento nei confronti di Lidl è assoluto". La collaborazione con PizzAut, per Lidl, non è solo un progetto sociale, ma è parte integrante del suo agire responsabile, un gesto concreto e tangibile che si riflette in modo positivo anche sulla società, basato su importanti valori quali rispetto, inclusione e pari opportunità.
(Adnkronos) - Sei italiani su 10 (il 61% degli intervistati) diventano più ottimisti sul futuro del Pianeta quando mettono in atto comportamenti utili a prevenire lo spreco alimentare; 1 italiano su 2 (il 53%) si impegna nella prevenzione concreta degli sprechi per aiutare il Pianeta. E ben il 93% degli italiani valuta la salubrità e la sicurezza del cibo più importanti rispetto al suo gusto e al suo costo. Sono i dati della nuova indagine dell’Osservatorio Waste Watcher International, che a ridosso della Giornata mondiale dell’Ambiente, giovedì 5 giugno, ha indagato la percezione degli italiani in relazione alle forme di ansia causate dalla crisi ambientale e del cambiamento climatico. L’eco-ansia è definita come una paura cronica della rovina ambientale, ma i dati Waste Watcher dimostrano che proprio questa preoccupazione ci può rendere più virtuosi. Si intitola appunto 'Rapporto tra eco-ansia, abitudini alimentari e spreco domestico' l’indagine promossa dall'Università di Bologna - Dipartimenti di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari e di Psicologia, realizzata da Waste Watcher International su monitoraggio Ipsos, nell'ambito del progetto Onfoods. Spiegano i coordinatori dell’indagine Matteo Vittuari, professore ordinario al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari, ed Elena Tomba, professoressa associata del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, che "per coinvolgere in modo efficace cittadini e cittadine, è fondamentale partire dai valori che oggi orientano le loro scelte alimentari. La sicurezza e la salubrità del cibo non sono semplici slogan, ma condizioni imprescindibili. Riconoscere l’importanza di queste caratteristiche significa comprendere che lo spreco alimentare deve essere inquadrato in una prospettiva più ampia che riconosce l'interconnessione tra la salute umana e salute dell'ecosistema". "L’indagine elaborata in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2025 - sottolinea il direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International Andrea Segrè, fondatore della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero - offre uno sguardo su come, partendo dalla sicurezza del cibo, passando per strumenti digitali e leva emotiva dell’eco-ansia, sia possibile innescare un vero e proprio circolo virtuoso di comportamenti concreti. A breve, il report esteso fornirà ulteriori approfondimenti e linee guida per supportare concretamente famiglie e comunità nella sfida contro lo spreco alimentare". Come emerge dalla rilevazione, il 93% degli italiani assegna priorità assoluta al fatto che il cibo sia 'sicuro' e il 92% ne riconosce la salubrità come requisito imprescindibile. Accanto a questa consapevolezza, la trasformazione delle buone intenzioni in gesti concreti passa sempre più attraverso il digitale. Dall’indagine risulta che il 49% del campione utilizza regolarmente siti web e pagine social per cercare ricette 'salva-avanzi', mentre solo l’8% non vi ricorre mai. Tutorial, video-ricette e comunità online si confermano dunque i canali privilegiati per diffondere pratiche anti-spreco, offrendo strumenti concreti che si integrano perfettamente nella quotidianità domestica. Al centro della ricerca c’è anche il fenomeno dell’eco-ansia - definita come la sensazione di preoccupazione profonda e persistente legata ai rischi del cambiamento climatico e del degrado ambientale - capace allo stesso tempo di generare angoscia o senso di impotenza e di tradursi in motivazione all’azione. I dati mostrano che il 53% degli intervistati è 'd’accordo' e il 26% 'molto d’accordo' con l’affermazione 'cerco di non sprecare cibo a causa di preoccupazioni inerenti al cambiamento climatico', per un totale del 79% che trasforma l’ansia in comportamento virtuoso. L’eco-ansia diventa così una leva emotiva capace di spingere le famiglie a gestire meglio le proprie scorte e ridurre gli sprechi. Infine, non si tratta solo di dovere civico, ma anche di un ritorno emotivo positivo: il 61% degli intervistati è 'd’accordo' e il 13% 'molto d’accordo' con l’affermazione secondo la quale 'mettere in atto comportamenti concreti contro lo spreco alimentare permette di essere ottimisti verso il futuro'. Questo dato apre la strada a campagne di comunicazione che, accanto alle istruzioni pratiche, raccontino storie di piccoli successi domestici capaci di restituire speranza collettiva.