(Adnkronos) - Domani, mercoledì 15 ottobre, alle ore 10, nella sede del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, nel corso dell’evento “Organized crime in the social media age”, la Fondazione Magna Grecia presenterà “Le mafie nell’era digitale. Focus TikTok”, una nuova ricerca sviluppata con l’obiettivo di analizzare le strategie comunicative delle mafie sui social media con un focus su TikTok, la piattaforma più virale e pervasiva del momento. "Attraverso l’analisi di oltre 6.000 contenuti tra video, profili, commenti, emoji, musiche e hashtag, lo studio svela come la criminalità organizzata abbia assunto i tratti di un ‘brand’ capace di attrarre, sedurre e normalizzare l’immaginario mafioso, soprattutto tra i più giovani - fa sapere la Fondazione Magna Grecia - La ricerca, unica nel suo genere, mette a confronto per la prima volta le dinamiche della mafia italiana con quelle delle narco-culture messicane, evidenziando l’emergere di un linguaggio globale della devianza". L’evento, che sarà introdotto dai saluti dell’ambasciatore Gianluca Greco, deputy permanent representative of Italy at the United Nations, vedrà la partecipazione di Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, Marcello Ravveduto, professore di Digital Public History, Università di Salerno e curatore della ricerca, del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, di Antonio Nicaso, docente alla Queen’s University del Canada, di Ronald J. Clark, Ceo of Spartan strategy & risk management, deputy under secretary for national protection at the Department of Homeland Security (Ret), del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, di Antonello Colosimo, presidente della Corte dei conti dell’Umbria, e del presidente della Commissione parlamentare per la semplificazione, Francesco Saverio Romano. “Si tratta di un lavoro molto significativo - commenta il presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti - che segna un passo decisivo nella comprensione dell’evoluzione delle mafie e del loro potere comunicativo nell’universo digitale. Conoscere come i clan criminali sfruttino strumenti di comunicazione globale significa offrire alle istituzioni, alle forze dell’ordine e alla società civile strumenti per costruire libertà, legalità e fiducia”. Sarà possibile seguire la diretta dell’evento sul sito della Fondazione Magna Grecia all’indirizzo www.fondazionemagnagrecia.it
(Adnkronos) - “Il titolo scelto per il Congresso nazionale degli ingegneri, Visioni, evoca la capacità di essere visionari, di immaginare nuovi scenari, nuovi scenari per l’ingegneria. L’ingegneria è il cuore delle trasformazioni del Paese. Per decenni ha significato costruzioni materiali, ponti, fabbricati, opere pubbliche, ma oggi è anche una riflessione che avvolge il digitale, l’intelligenza artificiale, la gestione dei dati, la cybersecurity”. A dirlo il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, in un videomessaggio inviato al 69° Congresso nazionale degli al 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia che si è aperto oggi ad Ancona. “Voi - ha detto rivolgendosi alla categoria degli ingegneri - garantite la continuità della vita civile in un tempo di rischi che sono certamente inediti. Questo è il vero passaggio generazionale, anagrafico, culturale e tecnologico. Un salto che state compiendo in modo consapevole e che il Paese e il governo devono saper riconoscere e accompagnare. In questo quadro i giovani hanno un ruolo decisivo, portano un approccio diverso, parlano la lingua dei dati e dell’Intelligenza artificiale, sono più esigenti verso le istituzioni, meno parole, più strumenti e opportunità. E’ per loro che il governo ha varato le misure per l’autoimpiego, perché il lavoro libero e autonomo ha la stessa dignità di quello dipendente”. “L’innovazione - ha sottolineato - è il terreno decisivo del passaggio generazionale. L’intelligenza artificiale deve essere alleata del lavoro umano. Qui la sicurezza non è un capitolo separato. Processi affidabili, reti protette, comunità difese da tecnologie mirate a ridurre il rischio. L’ingegnere diventa garante della qualità della vita collettiva. Abbiamo bisogno delle vostre idee, delle vostre critiche, dei vostri dati, delle vostre proposte. Il Paese deve sapere che il cambiamento tecnologico può essere governato e la vostra professionalità è garanzia di affidabilità". “Le donne stanno - ha continuato-mai riscrivendo il volto dell'ingegneria italiana. Non è più una professione maschile, non deve più esserlo neanche nelle retribuzioni e nelle carriere”. “Gli ingegneri italiani possono davvero guidare la transizione tecnologica e il passaggio generazionale, che non sia un mero ricambio ma un cammino di miglioramento sostanziale del ruolo dei professionisti all’interno della società. Anche per questo ci stiamo impegnando per costruire insieme un sistema ordinistico più moderno e attrattivo. Per tutto questo, come sempre, sapete di poter contare su di me, sul Ministro del Lavoro, sulla vostra collega professionista”. Ha concluso
(Adnkronos) - Dopo il via libera dell'assemblea dei soci di Cap, il 3 ottobre, e di Amga, il 7 ottobre, si è concretizzato oggi, con la ratifica ufficiale, l’ingresso di Gruppo Cap in Aemme Linea Ambiente (Ala), alla presenza del presidente Yuri Santagostino e del presidente di Amga, Pierluigi Arrara. L'operazione prevede una quota iniziale del 20%, destinata a crescere fino al 40% entro tre anni attraverso un aumento di capitale legato al raggiungimento del 70% dei target di fatturato previsti dal piano industriale. L’operazione rappresenta un passo concreto nella realizzazione della strategia condivisa dalle due società: dare vita a un soggetto aggregatore di società attive nell’igiene urbana diventando il player di riferimento del settore nell’area Nord-Ovest di Milano, migliorando l’efficienza operativa, la sostenibilità ambientale e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Ala serve attualmente 19 comuni per un totale di 299.512 abitanti e un fatturato di 46.188.646 euro. Questo ingresso consolida il posizionamento di Gruppo Cap come green utility, capace di integrare idrico, rifiuti ed energia in un unico modello industriale. Dopo aver aumentato il numero degli impianti gestiti con il revamping dei depuratori tramite Cap Evolution, con gli interventi sul termovalorizzatore di Busto Arsizio attraverso Neutalia e con il nuovo impianto di trattamento fanghi di Sesto San Giovanni grazie a Zeroc, il Gruppo completa il percorso entrando, con Ala, nel mondo della raccolta dei rifiuti. Un tassello fondamentale per chiudere il cerchio dell’economia circolare e sviluppare sinergie industriali a supporto dei territori e delle comunità locali. Quest'operazione, condivisa dai soci e perfettamente in linea con gli sviluppi industriali e strategici del Gruppo Amga, contribuirà non solo all’industrializzazione dei processi, ma anche ad una significativa crescita e consolidamento sul territorio. Grazie ai 25 anni di esperienza nel settore dell’Igiene urbana da parte della sua controllata, Ala, il Gruppo Amga, che si riconferma partner strategico dei Comuni, è stato scelto da Cap per quest’alleanza industriale, a riprova della sua affidabilità operativa e della condivisa capacità di raggiungere obiettivi ambiziosi, sempre nell’ottica del servizio alla comunità. Dal punto di vista economico-finanziario, l’acquisizione conferma la progressiva diversificazione del Gruppo. Se oggi i ricavi derivano in larga parte dal servizio idrico, entro il 2030 le attività delle società partecipate arriveranno a rappresentare quasi un terzo del totale, con una crescita dell’86% rispetto al 2025. Una traiettoria che evidenzia come la strategia di Cap punti a rafforzare il ruolo di green utility integrata, capace di coniugare la stabilità e l’affidabilità del core business idrico con lo sviluppo di settori complementari ad alto potenziale, come trattamento rifiuti, bioenergia ed economia circolare. "Con questa acquisizione -spiega dichiara il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino- compiamo un passo decisivo verso la costruzione di un modello industriale integrato, capace di unire la gestione del servizio idrico con quella dell’igiene urbana, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale. L’ingresso in Ala ci consente di valorizzare le sinergie tra i due settori, riducendo costi e frammentazione e migliorando la qualità dei servizi per i cittadini. È una scelta che rafforza la vocazione pubblica di Gruppo Cap e la nostra volontà di essere protagonisti della transizione ecologica nel territorio metropolitano di Milano". "La firma di oggi -commenta il presidente di Amga, Pierluigi Arrara- non sancisce solo la vendita di quote societarie di Ala, ma formalizza l'alleanza tra due partner solidi e qualificati, per un progetto industriale che rivoluzionerà il mondo dell'igiene urbana nel Nord Ovest milanese e che guarda al futuro dei servizi pubblici, in un'ottica di efficienza e innovazione. Oggi non sottoscriviamo un'operazione per diventare semplicemente più grandi, ma anche e soprattutto per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi che eroghiamo ai cittadini, traducendo nel concreto quel concetto di economia circolare dal quale non si può prescindere per uno sviluppo sostenibile".