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Area: Human Resource Management SHL Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Business Development Manager Area: Sales Management Olivio Candela |
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(Adnkronos) - Jannik Sinner e la 'festa' con la Royal Family dopo il trionfo a Wimbledon 2025. L'azzurro, dopo la vittoria in finale contro Carlos Alcaraz, ha seguito il 'rituale' all'interno dell'All England Club: ha raggiunto la clubhouse, ha visto il suo nome inciso nell'albo d'oro del torneo e ha mostrato il trofeo dalla terrazza del circolo, raccogliendo l'applauso di migliaia di tifosi. Tappa speciale, nel tour, la chiacchierata con la famiglia reale quasi al completo: con il principe William e la principessa Kate, che in campo ha consegnato il trofeo all'azzurro, anche i principini Charlotte e George, che hanno ricevuto un dono speciale. Sinner, solo dopo averle autografate, ha regalato tre palline di tennis al principe, figlio primogenito George e alla principessa, secondogenita di William e Kate. E la terza è stata consegnata, ovviamente, per il piccolo Louis, il terzogenito dei reali assente al Centre Court. "La terza è per il loro fratellino. Se torniamo a casa senza, Lou potrebbe arrabbiarsi", ha precisato Kate, sorridendo. Alla principessa, Sinner ha confessato l'emozione per aver visto il proprio nome accanto a quello degli altri vincitori del torneo: "Vedere il mio nome.... wow...". Emozionatissimi, Charlotte e George hanno preso le palline e hanno ringraziato per il gesto. Alle loro spalle il principe William e la principessa Kate, che prima di allontanarsi, hanno ringraziato Sinner. L'azzurro in conferenza stampa ha risposto ad una domanda sul 'meeting': "All'inizio non sapevo cosa dire, io cerco sempre di parlare in maniera naturale. Ho chiesto ai bambini se giocassero a tennis... E' stato un momento molto bello, vedere quanto" i reali "tengano allo sport: rende tutto più speciale e più prestigioso".
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”