(Adnkronos) - Il solito Nick Kyrgios torna all'attacco di Jannik Sinner. Su X, il tennista australiano ha criticato per l'ennesima volta il numero uno al mondo, commentando in maniera sarcastica la notizia dell'apertura del canale YouTube dell'azzurro. "Può raccontarci il dietro le quinte di quello che è successo un anno fa? Chiedo per un amico" ha scritto Kyrgios in un commento su X, con chiaro riferimento al caso Clostebol affrontato dall'italiano. Kyrgios ha in seguito rincarato la dose, rispondendo a un utente: "Ha aperto un canale YouTube. Si spera che abbia il dietro le quinte di quello che è successo un anno fa. Il team dei media sta lavorando a lungo, amico. Disgustoso". Solo qualche giorno fa, il tennista australiano era tornato sul caso in un video, in cui si era divertito ad associare una parola a vari tennisti. Novak Djokovic era stato definito 'Goat', ovvero 'Greatest of all time', il più grande di sempre, mentre Federer "bello, perché è stato il giocatore più bello da veder giocare". E poi i riferimenti a Nadal ("Competitività") e a Serena Williams ("Campionessa"), prima di arrivare a Sinner. Per lui, era arrivato il 'simpatico' gioco di parole "Cluster bowl", locuzione che dovrebbe fare riferimento a una ipotetica competizione. La scelta di Kyrgios è servita però solo per una semplice assonanza con "Clostebol", la sostanza a cui Sinner è stato trovato positivo lo scorso anno e per cui affronterà, il prossimo aprile, la definitiva sentenza del Tas dopo il ricorso, presentato dalla Wada.
(Adnkronos) - Si è svolto ieri a Roma, presso gli uffici della Camera dei Deputati, l’incontro tra il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, i due Capigruppo forzisti alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, e i presidenti degli ordini professionali aderenti a ProfessionItaliane. L’associazione - presieduta da Rosario De Luca - è costituita dal Comitato unitario delle professioni e dalla Rete delle professioni tecniche, raggruppa 23 consigli nazionali degli ordini ed è organismo di rappresentanza del comparto ordinistico che registra oltre 2,3 milioni di professionisti. Al confronto hanno partecipato anche altri esponenti del partito quali Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale settore dipartimenti e la deputata Deborah Bergamini. L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto sul ruolo sociale degli Ordini professionali nell’attuale scenario economico, caratterizzato da profonde trasformazioni che coinvolgono il mondo del lavoro, l’innovazione tecnologica e le sfide della competitività internazionale. “I professionisti sono una parte importante del tessuto sociale”, ha sottolineato il segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha aggiunto: “Sono fondamentali per il contributo che danno al nostro Paese. Senza di loro, imprese agricole e industriali farebbero fatica a realizzare i loro obiettivi. E poi c’è l’aspetto molto importante della creazione dei posti di lavoro. Ogni studio professionale dà lavoro a diverse persone, come le imprese. Ecco perché come ultimo atto da Commissario europeo decisi di equiparare i liberi professionisti alle imprese nell’accesso ai fondi comunitari”, ha concluso il vicepremier. Anna Maria Bernini da ministro dell’Università ha evidenziato il ruolo fondamentale della formazione universitaria e post-universitaria nel preparare i giovani alle sfide del mercato del lavoro, sottolineando la necessità di un dialogo costante tra università e Ordini professionali al fine di profilare i lavori del futuro. Durante il dibattito, i rappresentanti delle professioni hanno evidenziato l’importanza di un riconoscimento sempre più forte della funzione sociale svolta dagli Ordini professionali, sia in termini di tutela della qualità delle prestazioni e dei diritti dei cittadini, sia come pilastri essenziali per la crescita economica e lo sviluppo del Paese. “Momenti come questi, di confronto con le istituzioni e più in generale con la politica, sono fondamentali per mettere al centro il ruolo sussidiario degli Ordini e il valore sociale delle professioni, entrambi necessari per la crescita del nostro Paese”, ha concluso il presidente di ProfessionItaliane, Rosario De Luca.
(Adnkronos) - "Con il primo impianto europeo dedicato alla produzione di Saf (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per il trasporto aereo) nella bioraffineria di Gela, lanciamo la sostenibilità nel settore dell'aviazione. Questo è il primo impianto in Italia e siamo molto orgogliosi perché il sito di Gela è un sito storico e al momento diventerà la nostra bioraffineria più avanzata, quindi con alta capacità di lavorazione e con possibilità di produrre il Biojet, il carburante sostenibile per l'aviazione". Così all’Adnkronos Raffaella Lucarno, Responsabile Bioraffinazione e Supply Enilive in occasione dell’evento organizzato da Enilive - presso la Sala Mattei Ecu della Bioraffineria Eni di Gela - per l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di Saf nella bioraffineria di Gela. Lucarno, ha poi parlato delle future strategie aziendali. "Nei prossimi 3-5 anni, visto che il mercato dei biocarburanti da qui al 2028 è visto in aumento del 65% - ha detto Lucarno - la nostra strategia è continuare in questo solco, continuare a convertire altri siti, in Italia e all'estero, fare progetti nuovi proprio per seguire questo trend e dare la possibilità a tutti di decarbonizzare, anche a chi usa il diesel, e poi magari passerà all'elettrico e, soprattutto, dare la possibilità all'aviazione che non ha molte altre opportunità di decarbonizzare, sempre più materiale, non a caso da qui al 2030 pensiamo di essere in grado di produrre fino a 2 milioni di tonnellate di Biojet". "In Europa" per la produzione di biocarburante "siamo i secondi e i quarti nel mondo. Tuttavia, siamo stati i primi a convertire una raffineria tradizionale in bioraffineria". E sulle compagnie aeree che hanno già aderito a questo progetto, Lucarno tiene a precisare: "Noi abbiamo fatto molti accordi preliminari che si concretizzeranno poi nel corso degli anni, principalmente con Ita, quindi con Ryanair, Easyjet, e anche con compagnie che fanno trasporto aereo di merci come può essere Dhl e con altre che intendono nel futuro decarbonizzare", perché "anche le compagnie aeree hanno un obbligo di ridurre l'emissione di gas serra e questa è una possibilità già presente e attuabile" conclude.