(Adnkronos) - Questa mattina i siti web degli aeroporti di Malpensa e di Milano-Linate e della Farnesina sono stati colpiti da un attacco informatico. Al momento le pagine internet dei due scali e quello del ministero degli Esteri risultano non raggiungibili agli utenti e a ogni tentativo di aprire i siti web appare la scritta 'La pagina non funziona'. A causare il tilt è stato un attacco hacker rivendicato su Telegram dal collettivo hacker filorusso NoName057(16). "I russofobi italiani ricevono una meritata risposta informatica" scrivono gli hacker. Sull'operatività dei voli dei due scali lombardi non ci sarebbero conseguenze e i disagi, al momento, sembrerebbero riguardare chi vuole controllare i voli in arrivo e in partenza. Il gruppo ha fatto sapere di aver attaccato anche altri obiettivi in Italia: i siti di Siena Mobilità, Gtt Gruppo Trasporti Torino, e Federtrasporto. Sull'attacco hacker sono in corso le indagini del Cnaipic, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia Postale. Gli specialisti del Cnaipic, oltre a indagare sugli autori dell'attacco, stanno supportando gli obiettivi coinvolti per il ripristino dei sistemi. Quello contro i siti di Malpensa, Linate e Farnesina "è il terzo attacco hacker negli ultimi tre giorni: quello di oggi è sicuramente di matrice russa, è un attacco contro il sito del Ministero degli Esteri. Ho già dato mandato al segretario generale della Farnesina di preparare una riforma del Ministero per dar vita anche ad una direzione generale che si occupi di sicurezza cibernetica e intelligenza artificiale". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti in Senato. "Stiamo lavorando per reagire con grande fermezza agli attacchi cibernetici che vengono dall'estero. Li stiamo respingendo tutti, ma innalzeremo ancora di più la soglia di sicurezza per quanto riguarda tutte le sedi italiane nel mondo", ha assicurato il titolare della Farnesina. Cybercriminali ideologicamente orientati che mirano alla visibilità più che a produrre un effettivo danneggiamento. Questo il quadro tracciato da Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche per l'ultimo attacco rivendicato da NoName057(16). "E' da tre giorni che registriamo attacchi di questo tipo a infrastrutture diverse e a siti ministeriali", spiega all'Adnkronos Gabrielli e "si tratta di attacchi che ciclicamente nel tempo vengono portati avanti da parte di gruppi che fiancheggiano e sostengono la guerra russa in territorio ucraino e di volta in volta prendono di mira Paesi che a livello internazionale assumono una posizione di sostegno all'Ucraina. In quest'ultima serie con il rinnovato sostegno all'Ucraina da parte del governo italiano questa crew ha ricominciato a prendere di mira alcuni siti italiani". A operare in questi casi sono gli specialisti del Cnaipic, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, della Polizia Postale che oltre a indagare sugli autori dell'attacco supportano gli obiettivi coinvolti per il ripristino dei sistemi. "Una volta che abbiamo l'informazione dei siti sotto attacco viene contattato il responsabile dell'infrastruttura informatica per mettere in piedi dei sistemi di mitigazione e 'tagliare' connessioni palesemente illegali", spiega ancora Ivano Gabrielli. Si tratta di una serie di interventi che "se fatti in via precoce eliminano l'effetto della non fruibilità del sito internet. Vi sono poi sistemi di difesa più evoluti che permettono sin da subito di non avere problemi, sistemi che demoltiplicano le richieste, di fatto è come se ampliassero la superficie diluendo così l'impatto di una mole enorme di richieste". Fondamentale, evidenzia il direttore della Polizia Postale, è la formazione. "Ogni anno teniamo almeno sei corsi ultra specialistici per varie tipologie di attività sia investigative che preventive. Sulla situazione attuale ad esempio stanno intervendo gli specialisti del team di prima risposta del Cnaipic che operano con una turnazione h24, hanno competenze in grado di leggere e analizzare le varie tipologie di attacco e dare i corretti suggerimenti alle infrastrutture e gli alert necessari. Personale dunque in grado di gestire situazioni di crisi, formato per preservare quella che è la 'scena del crimine', con le relative fonti di prova che finiranno all'attenzione delle sezioni investigative". Indagini che si sviluppano anche grazie alla cooperazione internazionale. "Questa tipologia di attacchi spesso sfruttano risorse e server allocati all'estero. Oggi questa crew attacca i siti italiani ma fino a una settimana fa stava attaccando siti di altri Paesi: Spagna, Portogallo, Polonia, Romania. E tutta questa attività di indagine verrà poi convogliata sui tavoli di cooperazione internazionale".
(Adnkronos) - Si chiude l'anno del decennale e si apre un 2025 denso di novità con nuove aperture in programma, in Europa e negli Stati Uniti, per Moxy Hotels, parte del portfolio di oltre 30 brand Marriott Bonvoy. Un brand innovativo, che combina stile e design tipici dei boutique hotel, a prezzi abbordabili, lanciato a settembre 2014 con l’apertura di Moxy Milan. In dieci anni, Moxy Hotels ha ridefinito l'esperienza di ospitalità e le regole del soggiorno alberghiero convenzionale, guardando alla prossima generazione di viaggiatori, con il suo design industriale, spazi comuni animati e una programmazione sempre viva. L'esperienza non convenzionale inizia con il check-in e prende vita in spazi pubblici sociali, per proseguire nelle camere da letto smart. Oggi il brand si è affermato nel segmento upper-midscale lifestyle, con 89 alberghi operativi in 18 destinazioni europee, che rappresentano il 60% del suo portfolio globale. Nel mondo sono oltre 135 le proprietà aperte in 25 Paesi e, per celebrare questo importante anniversario, ha annunciato che sta per raggiungere il traguardo dei 100 hotel in Europa entro la fine del 2025, con l'aggiunta prevista di 17 strutture, tra cui le nuove aperture in mercati inediti quali Spagna, Turchia e Lussemburgo. Fresco di inaugurazione il Moxy Barcelona, nel vivace quartiere di Sants, che segna l'ingresso del brand in Spagna: con 414 camere, il design fonde i tradizionali mosaici di ceramica catalani trencadís con lo stile industrial chic di Moxy, creando un ambiente colorato e contemporaneo che incarna lo spirito del luogo. Altro debutto la Turchia, con l'apertura di Moxy Istanbul Beyoğlu (nello storico edificio Afrikahan, a pochi passi da Piazza Taksim), seguito dal Moxy Izmir. Il brand è sbarcato anche in Lussemburgo, con l'inagurazione del Moxy Luxembourg Airport, dotato di 130 camere, all'interno dello Skypark Business Center presso l'aeroporto e direttamente collegato al terminal tramite una passerella interna. Il brand prevede, inoltre, di espandere la propria presenza in Francia, Italia, Portogallo, Irlanda, Belgio, Polonia, Serbia e Germania entro la fine del 2025. Grande attesa per le aperture previste in Italia con Moxy Pompei e Moxy Verona. In Francia, Moxy Annecy, seguito da Moxy Nice, e in Germania Moxy Kupferzell, Hohenlohe. E Moxy prevede di aprire il suo quinto hotel in Polonia con Moxy Warsaw City. In Irlanda arrivano Moxy Dublin Docklands e Moxy Cork. Moxy è poi pronto ad aprire il suo terzo hotel in Portogallo: Moxy Alfragide Lisbon. Moxy Brussels Airport e Moxy Antwerp ne rafforzeranno la presenza in Belgio. Il secondo hotel in Serbia sarà il Moxy Belgrade Skadarlija Downtown. Mentre in Svizzera è prevista l’apertura di Moxy Zurich, Letzigrund. "L'espansione di Moxy in tutta Europa riflette le aspirazioni e le aspettative della prossima generazione di viaggiatori. Le nostre aperture rimarranno fedeli alle origini del brand e si concentreranno su una narrazione di design local in ogni spazio comune, assicurando che ogni hotel si senta radicato nella cultura locale", ha affermato Sandra Schulze-Potgieter, vicepresident Premium & Select Brands Europe, Middle East and Africa, Marriott International. Per oltre un decennio, Moxy Hotels ha sfidato lo status quo dei soggiorni alberghieri tradizionali in Europa, dal check-in al bar con un c/mocktail omaggio all’arrivo alla valorizzazione della valenza sociale degli spazi comuni dell’hotel dalla mattina alla sera. Con ciascuno dei suoi hotel, Moxy mira a essere un punto nevralgico sociale della destinazione, innescando l'impegno della comunità locale e promuovendo la connessione tra viaggiatori d'affari e di piacere, così come con la gente del posto. "Festeggiamo il decimo anniversario di Moxy Hotels orgogliosi di come la visione audace del brand abbia trovato uno straordinario riscontro nei viaggiatori di tutta Europa. Con piacere notiamo una forte domanda di esperienze di ospitalità nella regione che siano stylish ma a tariffe ragionevoli. I nostri ambiziosi piani di espansione per Moxy non sono capillari in senso geografico ma più alla ricerca delle destinazioni che ben comprendano lo spirito giocoso tipico del brand", ha sottolineato afferma Jerome Briet, Chief Development Officer Europe, Middle East & Africa, Marriott International. Il design è un elemento di differenziazione chiave per il brand da sempre, con camere smart e spazi eclettici che offrono agli ospiti la possibilità di divertirsi durante il loro soggiorno. Il successo dietro il design di Moxy è stato l'attenzione rivolta a incoraggiare ogni hotel ad aggiungere i propri componenti di stile unici come autentici cenni local, pur rimanendo fedeli alla narrazione comune del brand. Pensato appositamente per i viaggiatori moderni, Moxy Hotels ha introdotto anche il Moxy Guestbook, diventando uno dei primi marchi a sfruttare i contenuti generati dagli utenti in una piattaforma interattiva digitale in ogni struttura nel mondo. Un format che lo rende al tempo stesso globale e si ritrova anche negli indirizzi Oltreoceano, dove pure il brand è in piena espansione. Negli Stati Uniti, infatti, nel 2025 sono previste una serie di aperture che rappresentano lo sbarco in altrettanti Stati: Moxy Charlotte Downtown (North Carolina), Moxy Allentown (Pennsylvania) e Moxy Fayetteville (Arkansas). E in Canada aprirà il Moxy Montreal (il primo in Quebec). Sempre gettonatissime le strutture di New York, a cominciare dalla prima, Moxy Times Square, cui hanno fatto seguito Moxy Chelsea e Moxy East Village, e poi Moxy Lower East Side, Moxy Downtown e, fra gli ultimi arrivati, Moxy Brooklyn Williamsburg. Ognuno dei Moxy Hotels newyorchesi riflette le caratteristiche del quartiere in cui è nato. Basta vedere, ad esempio, il Moxy East Village, situato sulla East 11th Street tra la Third e la Fourth Avenue, di fronte alla leggendaria sala da concerti Webster Hall. E' pensato come una linea del tempo verticale, che segue le diverse fasi della storia del quartiere: dai primi insediamenti fino ad oggi, passando per il periodo punk. Il design è ispirato all’archeologia urbana: i 13 piani rendono omaggio al passato e al presente dell’East Village, oltre che al suo futuro. Il design degli interni è stato curato dal Rockwell Group, mentre l’architettura da Stonehill Taylor. I desk per il check-in sono opera dell’artista locale Michael Sanzone, costruiti con materiali e oggetti di recupero, mentre l’alternarsi di graffiti e segni grafici ricorda gli strappi dei poster pubblicitari, quando vengono rimossi dalle facciate degli edifici. Come in tutti i Moxy Hotels, le 286 camere sono state progettate con cura per ottimizzare gli spazi e adattarsi alle esigenze degli ospiti in maniera flessibile. Ogni stanza propone opere commissionate appositamente all’artista di New York Xan Padrón, con fotografie in time lapse di cittadini newyorkesi ripresi mentre si muovono per le strade dell’East Village. L’hotel offre spazi per il co-working, ristorante, bar e un’ampia offerta culturale. L'Alphabet Bar & Café, nella lobby, è il cuore sociale di Moxy East Village e comprende area bar, terrazza, lounge per il co-working e sale riunioni. Gli ospiti possono consultare gratuitamente i libri proposti in un carrello dell’iconico Strand Bookstore e ascoltare un vinile dalla collezione in collaborazione con la vicina Academy Records, rappresentativa della musica dell’East Village. Fiore all’occhiello di Moxy East Village è Cathédrale, il ristorante franco-mediterraneo cui si accede dalla lobby scendendo una scala che ricorda le uscite di emergenza tra gli edifici nell’East Village. La sala da pranzo è sovrastata dalla scultura teatrale in rete metallica dell’artista italiano Edoardo Tresoldi, che offre l’effetto di un grande soffitto a volta. Successivamente, all'ultimo piano, è stato aggiunto il rooftop bar, ispirato ai tipici giardini posti sul retro delle abitazioni newyorkesi, con luci pendenti, piante rampicanti, arredi colorati e un tetto retrattile che permette l'uso in ogni stagione. Dietro al bancone, le bottiglie di liquore esposte in casse di plastica per il trasporto del latte, come quelle che si vedono sui marciapiedi dell’East Village.
(Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.