(Adnkronos) - La maggioranza non si è presentata stamane in Vigilanza Rai, disertando in blocco la seduta convocata dalla presidente Barbara Floridia e facendo mancare così il numero legale per votare il presidente in pectore, Simona Agnes. E' la quinta volta che la votazione sul presidente del cda Rai non va in porto. A quanto apprende l'Adnkronos erano presenti Stefano Graziano, Annamaria Furlan e Ouidad Bakkali (Pd) e Dario Carotenuto (M5S). A quanto si apprende, la Commissione è riconvocata per il prossimo 11 dicembre. Che la maggioranza avrebbe disertato oggi si sapeva già da ieri. I partiti di governo hanno fatto mancare ancora una volta il numero legale sulla votazione, per evitare di 'bruciare' il nome della Agnes.
(Adnkronos) - “Promuovere e valorizzare le eccellenze del Made in Italy è fondamentale. Le Guide de L’Espresso danno la possibilità di conoscere ciò che altri hanno ricercato, delle strade aperte che vanno consolidate attraverso delle informazioni utili alle persone, così che possano scegliere e arrivare in luoghi che scoprono in anticipo nei contenuti e che, poi, assaporano nel gusto, nell'ambiente, nelle località a cui sono legati i nostri prodotti, nella ristorazione attraverso quello che rappresenta la cucina italiana, ovvero convivialità e patrimonio prezioso che noi, peraltro, stiamo candidando a patrimonio immateriale Unesco proprio per questo”. E’ quanto affermato dal ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, in occasione della presentazione delle edizioni 2025 de Le Guide de L’Espresso al teatro Arcimboldi di Milano. A 45 anni dalla prima edizione delle Guide, l’evento ha visto la partecipazione di oltre mille ospiti e numerose premiazioni.
(Adnkronos) - Orizzonti temporali di breve, medio e lungo termine, con diversi scenari da qui al 2050, per la diffusione dell’idrogeno rinnovabile e a bassa emissione carbonica: così è delineata la Strategia Nazionale dell’Idrogeno, realizzata dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e presentata nella sede del Gse a Roma. “L’idrogeno è una delle soluzioni fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, che abbiamo chiaramente delineato nel Pniec e devono portarci al 'Net Zero' al 2050. La nostra Strategia si articola su diversi scenari, sapendo che l’affermazione del vettore idrogeno dipenderà da molteplici e trasversali tematiche. Oggi il governo - spiega il ministro Gilberto Pichetto - vuole dunque condividere con imprese e industrie una visione su un settore che già può contare su risorse complessive superiori ai 6 miliardi, ma che ha ancora bisogno di sviluppare un mercato solido e va dunque accompagnato con nuovi strumenti, insieme a una forte coesione inter-istituzionale”. La Strategia nazionale - spiega il Mase - si articola attraverso una matrice che vede tre possibili scenari sviluppati su un orizzonte temporale di lungo periodo. La strategia stima una 'domanda nazionale' tra 6 e 12 Mtep con una corrispondente necessità di elettrolizzatori variabile da alcuni GW fino ad alcune decine di GW a seconda delle condizioni di contesto. Nel testo è chiarito che per decarbonizzare i consumi servirà la combinazione di diverse fonti, tra cui l’aumento della produzione da rinnovabili, lo sviluppo della 'Carbon Capture Storage', di biofuel, biometano e, non ultimo, dell’idrogeno, anche eventualmente affiancato dalla ripresa della produzione nucleare. Solo così, è spiegato, si potrà soddisfare la domanda a fronte di fonti non programmabili e intermittenti, con la capacità di trasportare grandi quantità di energia su lunghe distanze e a costi competitivi. Se dunque, si legge nel testo, nei prossimi decenni ogni alternativa troverà uno spazio applicativo, sono indicati come le variabili che incidono sull’idrogeno la decarbonizzazione degli usi finali (trasporto pesante, settore marittimo e aereo), l'integrazione del sistema energetico, la realizzazione di una filiera forte e competitiva. Altri aspetti da considerare sono l’aumento della sicurezza negli approvvigionamenti di energia e il relativo contributo dell’idrogeno, la realizzazione dell’obiettivo 'Italia hub energetico nel Mediterraneo', su cui molto incide l’attività di cooperazione, un sistema di certificazione che assicuri di non rilocalizzare le emissioni ma di contribuire concretamente alla loro riduzione, come anche lo sviluppo di ricerca e innovazione che possano creare nuovi prodotti e componenti. “Nel medio e lungo periodo - viene spiegato nella Strategia - lo sviluppo di una produzione ‘large scale’ e di una infrastruttura dedicata permetterà di abbattere i costi di produzione”, e altrettanto “una logistica su gomma di idrogeno gassoso e liquido potrà essere di supporto nel medio periodo”. Viene citato nel documento il progetto 'Southern Hydrogen Corridor', di cui la dorsale italiana è parte integrante, che “renderà l’Italia un hub europeo dell’idrogeno, favorendo i flussi di importazione”.