(Adnkronos) - Giunto alla sua ottava edizione, il 22 e 23 ottobre torna a Milano il Salone del Leasing organizzato da Assilea - Associazione italiana leasing. Dati di settore e sfide del leasing, finanza, imprese e pubblica amministrazione, banche e intermediari finanziari nell’era dell’incertezza globale, leasing e Unione europea, normativa prudenziale applicata al leasing, mobilità sostenibile e settore finanziario, Ia e fattori di cambiamento sono i principali temi di confronto delle 11 tavole rotonde organizzate in 3 sessioni tematiche che guardano al futuro. Tra i relatori si segnalano gli interventi del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento), del presidente di Abi, Antonio Patuelli, dell'amministratore delegato Invitalia, Bernardo Mattarella, del direttore generale Assonime, Stefano Firpo, di Marco Calabrò, capo del dipartimento delle politiche per le imprese ministero delle Imprese e del Made in Italy e di Richard Knubben, Segretario generale di Leaseurope. "Diffondere una maggiore e più approfondita conoscenza dello strumento del leasing e delle sue potenzialità, anche rispetto ad altri strumenti finanziari similari, rafforzare l’azione di rappresentanza in tutte le sedi istituzionali, anche europee, dialogare con altre associazioni e con le istituzioni italiane ed europee, sono le linee su cui si muove l’Associazione di categoria e che si riflettono pienamente nella realizzazione del Salone -commenta Paolo Guzzetti, presidente di Assilea-. Nonostante il contesto di elevata incertezza per le imprese causato dalle tensioni geopolitiche e dalla ridefinizione dei rapporti commerciali in atto a livello globale, il leasing chiude i primi nove mesi del 2025 in positivo (+5,2%) con un volume di nuove operazioni che raggiunge quasi i 26 miliardi di euro. Il leasing si conferma il principale strumento finanziario utilizzato dalle pmi per investire, innovare e crescere e siamo quindi molto contenti di registrare, anche in un anno così complesso, che non manca, anzi cresce, il sostegno del credito leasing alle pmi italiane". Nel periodo gennaio-settembre 2025 il leasing cresce del +5,2%, con un volume di stipulato di quasi 26 mld di euro e 558.937 operazioni, con un incremento particolarmente solido del comparto beni strumentali (+15,1%) che ha mostrato una dinamica positiva sia nel segmento del leasing finanziario (+17,8%), sia in quello del leasing operativo (+1,5%). "Il leasing -spiega il direttore generale Assilea, Luca Ziero- rappresenta anche un formidabile strumento di sviluppo; il 58,9% delle imprese che lo utilizzano presenta una forte propensione alla crescita, a fronte del 37,7% della media italiana, il 39,7% delle imprese che fanno leasing ha un elevato livello di digitalizzazione, a fronte del 21,8% della media italiana, e infine, il 37,1% delle imprese che vi fanno ricorso presenta una alta propensione all’export, rispetto al 26,5% della media italiana". Tra le altre principali dinamiche di mercato leasing nei primi nove mesi 2025, appare in leggero aumento il comparto auto (vetture, veicoli commerciali, veicoli industriali) in valore e in numero (+0,7%), con un balzo veicoli commerciali in leasing e una lieve frenata delle autovetture in leasing; elevata incidenza delle alimentazioni green sul totale delle immatricolazioni leasing e noleggio a lungo termine (62,4% rispetto al 55,8% sull’intero nuovo immatricolato); crescita del comparto immobiliare (+3,5% in valore), trainato dalla dinamica positiva del segmento 'da costruire' (+14,5%); cresce anche l'aeronavale/ferroviario (+55,8%), per la quasi totalità determinato dal settore nautico, e il leasing di impianti fotovoltaici non accatastati (+24,9%), mentre risulta complessivamente in diminuzione il leasing di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il Salone del Leasing-Lease2025 si svolge il 22 e 23 ottobre a Milano, presso l'Hotel Magna Pars di via Tortona 15.
(Adnkronos) - In un momento in cui le imprese italiane trovano sempre più difficoltà nel reperire manodopera specializzata, il cosiddetto 'Decreto Cutro' si propone come uno strumento utile per favorire l’ingresso di lavoratori stranieri qualificati nei settori tecnici e industriali. E' l'esempio che arriva dalla Irem Spa di Siracusa, storica azienda dell’impiantistica industriale, che ha avviato l’inserimento di 60 lavoratori egiziani specializzati in saldatura e tubisteria. "Il nostro obiettivo - racconta l’amministratore delegato Giovanni Musso - non è sostituire i lavoratori italiani, ma integrarli con nuove competenze. Sul mercato nazionale, figure come saldatori e tubisti sono sempre più difficili da trovare. Abbiamo scelto di formare e inserire professionisti qualificati che possano lavorare fianco a fianco con il nostro personale, condividendo metodi, esperienze e valori", sottolinea. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Orienta Spa, è partito in Egitto con corsi di lingua italiana e formazione tecnica certificata da enti terzi. "Abbiamo voluto costruire un percorso completo - aggiunge Musso - che parte dalla selezione e arriva fino all’inserimento operativo nei nostri cantieri. Il primo gruppo di venti lavoratori è già attivo da gennaio 2025 a Siracusa, mentre altri quaranta stanno arrivando progressivamente in Italia". Ma nonostante la positività del percorso, non mancano i passaggi critici, secondo Musso. Il 'Decreto Cutro' "è un provvedimento utile e necessario - sottolinea - perché consente alle aziende di reperire manodopera qualificata in modo più flessibile rispetto al vecchio Decreto Flussi, che era troppo rigido e vincolato da quote e click day. Tuttavia, i tempi delle procedure restano eccessivi: tra corsi di formazione, nulla osta e rilascio dei visti sono passati circa sei mesi. Per un’impresa che lavora su commesse complesse, con tempistiche molto rigide, questo è un ostacolo serio". E il dirigente aziendale sottolinea la centralità della formazione come leva di integrazione: "Crediamo fortemente che la competitività passi dalle persone - spiega ancora Musso - questi lavoratori, che arrivano con competenze già solide, si stanno integrando bene nei nostri team. Stanno imparando la lingua, la cultura aziendale e le regole di sicurezza. Non c’è distinzione tra chi è italiano e chi no: tutti lavorano con la stessa professionalità e dignità". Secondo l’ad di Irem, la sfida è comune a molte realtà italiane: "Il problema non è solo del Sud o del nostro settore - conclude Musso - ma di tutto il Paese. Se vogliamo davvero sostenere la crescita industriale, dobbiamo creare canali di ingresso più rapidi e strutturati per i lavoratori qualificati, senza rinunciare alla formazione e alla legalità. Il Decreto Cutro va nella giusta direzione: ora serve farlo funzionare con tempi certi e procedure più snelle".
(Adnkronos) - Si è chiusa la tredicesima edizione nazionale del Salone nazionale della Csr e dell’innovazione sociale. Durante i tre giorni di attività, dall’8 al 10 ottobre 2025, all’Università Bocconi di Milano sono state registrate 6mila presenze. Tutti i 120 incontri, che hanno coinvolto oltre 530 relatori e 260 organizzazioni tra aziende, istituzioni e realtà non profit, hanno visto una grande partecipazione del pubblico, che ha interagito dando il proprio contributo nelle diverse attività. Una di queste è l’iniziativa 'Capsula del tempo', realizzata da AWorld in partnership con il Salone, grazie alla quale i visitatori hanno potuto scegliere tramite app fino a tre azioni sostenibili tra quelle proposte, e impegnarsi simbolicamente a portarle avanti durante tutto l’anno. Quasi sei impegni su 10 (59,79%) riguardano l'ambito alimentare: le buone pratiche più scelte sono riutilizzare gli avanzi del frigorifero (17,73%), riflettere prima di fare la spesa (16,08%) e leggere le etichette dei prodotti (14,43%). Oltre alla forte sensibilità ambientale, emerge con chiarezza anche l'attenzione alla dimensione sociale della sostenibilità: il 16,70% degli impegni registrati riguarda azioni di volontariato e partecipazione solidale. Anche il Salone quest’anno ha voluto impegnarsi attivamente, misurando per la prima volta, in collaborazione con Operàri, l’impatto che le sue attività sono in grado di generare nelle persone che le vivono, attraverso questionari a cui hanno risposto oltre 160 partecipanti al Salone. I risultati saranno resi disponibili tra qualche settimana sul sito www.csreinnovazionesociale.it. “Centinaia di persone hanno capito quest’anno l’importanza della loro voce, e Il Salone ha fatto loro da cassa di risonanza - conferma Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Ci ha fatto molto piacere, perché un’edizione dopo l’altra abbiamo sempre continuato a credere nel cambiamento: è la stessa testardaggine, intesa come valore positivo, che oggi deve aiutarci a non cambiare idea, sia come persone che come organizzazioni, per costruire un futuro più sostenibile. Le aziende che hanno portato avanti le loro strategie con coerenza, nonostante tutto, sono state quelle che hanno avuto i risultati migliori”. Il Salone ha inoltre accolto la premiazione della quarta edizione del Premio Impatto, dedicato alle organizzazioni che si impegnano a misurare gli impatti generati dalle proprie attività. Quest’anno hanno partecipato 110 soggetti di cui 67 imprese, 38 Enti del Terzo Settore e 5 Pubbliche Amministrazioni. Per la categoria Imprese, i vincitori sono stati Fastweb e Istituti Clinici Scientifici Maugeri. Fastweb è stato premiato per la valutazione multidimensione dell’impatto dell’iniziativa dedicata alla formazione digitale gratuita 'Fastweb Digital Academy', caratterizzata da un solido impianto metodologico basato sulla teoria del cambiamento e sui principi di Social Value Italia. Istituti Clinici Scientifici Maugeri ha ricevuto il premio per la valutazione volta a misurare l’efficacia dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, strumenti clinico-organizzativi che definiscono il miglior iter assistenziale per specifiche patologie e garantiscono continuità e appropriatezza della cura. Per il settore Non Profit sono stati premiati Save the Children Italia, che con il progetto 'Arcipelago Educativo' si è impegnata a contrastare la povertà educativa misurando il learning loss per progettare piani didattici di contrasto, e Abc-Associazione Bambini Chirurgici per il progetto 'A scuola con Abc', volto a estendere l’intervento dell’associazione nella creazione di un ambiente e una cultura inclusiva andando a coinvolgere l’ambito scolastico, alunni e insegnanti. Per la categoria Pubblica Amministrazione, sono stati premiati la Camera di Commercio di Treviso, la cui analisi ha permesso di far uscire lo stereotipo delle politiche della parità di genere dal generalismo virtuoso attualizzandolo nella specificità operativa delle pari opportunità e dell’inclusione, e il Comune di San Vito al Tagliamento, per aver prodotto un documento di impatto che ha adottato il linguaggio dell’informazione sui progetti e della dimostrazione del loro valore per mezzo del connubio virtuoso fra valorialità e valore civico.