(Adnkronos) - Sequestrati a Gioia Tauro 137 chili di cocaina purissima. L’operazione della polizia è scattata nella tarda serata di martedì e ha impedito che un altro importante carico di droga arrivasse nella piana per alimentare il sempre più fiorente mercato gestito dalle più potenti ‘ndrine della zona. La cocaina nella vendita al dettaglio, avrebbero fruttato almeno 15 milioni di euro. Il carico era custodito all’interno di un vano ricavato nel sottofondo del rimorchio di un camion coperto da sacchi di colla in polvere. Le indagini muovono da una segnalazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga relativa ad un ingente carico di cocaina occultata a bordo di un autoarticolato in transito sul territorio nazionale. Ricevuta la comunicazione, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ha avviato il coordinamento delle indagini per individuare il mezzo pesante. Rintracciato il veicolo, gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno identificato il conducente in un uomo di quarant'anni, originario di Polistena con precedenti per diversi reati. La polizia stradale di Vibo Valentia ha fermato il mezzo nei pressi dello svincolo autostradale di Sant’Onofrio. La successiva perquisizione, condotta con l’ausilio di un’unità cinofila, ha consentito di trovare 137,5 chili di cocaina suddivisi in 125 panetti termosaldati sottovuoto del peso di 1,1 chili ciascuno. La droga ha un valore all’ingrosso di tre milioni e mezzo di euro circa e una resa, sulle piazze spaccio, di almeno quindici milioni di euro. L’uomo è stato arrestato per detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti.
(Adnkronos) - “Oggi è un bel giorno per noi di Sonepar perché abbiamo inaugurato il nostro polo logistico di Pomezia. Noi copriamo sei regioni, essenzialmente il Sud dell'Italia, altre cinque regioni a rabbocco, secondo le necessità. Abbiamo un fatturato superiore al mezzo miliardo, che è espressione dell'impegno che ha l'azienda nel coltivare e sviluppare mercati del Centro e Sud Italia. Disponiamo di un magazzino automatizzato di nuova generazione in uno stabilimento completamente nuovo, costruito da zero e conseguentemente ottimizzato per poter garantire la migliore performance possibile per i nostri clienti e anche i nostri fornitori”. Così Sergio Novello, presidente e amministratore delegato di Sonepar Italia, in occasione dell’inaugurazione del nuovo polo logistico della società a Pomezia. Sfruttando e riqualificando aree già adibite a magazzino, Sonepar ha realizzato uno dei più moderni e tecnologici hub logistici del Paese con gli obiettivi di potenziare le vendite, migliorare la sicurezza degli addetti e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Il presidente Novello, poi, ha illustrato la realtà Sonepar e le iniziative del presente e del futuro: “Noi siamo orgogliosamente un distributore business to business di materiale elettrico, quindi lavoriamo con i professionisti di tale settore: industrie, installatori, general contractor, utilities piccoli, medi e grandi. Per ognuno di essi cerchiamo di personalizzare un servizio affinché possano trovare in noi un partner per le loro attività. Il che significa un'eccellenza logistica, grandi assortimenti, competenza e capacità di confronto alla ricerca di soluzioni integrate. Ma significa anche una piattaforma digitale d'avanguardia: nella nostra piattaforma web risiedono, infatti, 750mila articoli e conseguentemente un punto di riferimento per gli operatori del settore”. Infine, Novello ha spiegato il tipo di relazione intessuto con le amministrazioni cittadine e il supporto ricevuto con le istituzioni regionali: “La relazione che abbiamo con il pubblico è sempre molto positiva ed è necessario anche saperla coltivare e saper coinvolgere. Però, abbiamo notato sia oggi per Pomezia, ma anche in altre situazioni che quando cerchiamo di approcciare il pubblico, le autorità e raccontiamo loro il nostro progetto, troviamo, nella quasi totalità dei casi, persone che hanno il desiderio genuino di interpretare il loro ruolo in una logica di servizio. La presenza di oggi da parte delle autorità ci ha onorato perché è stata una presenza genuina, positiva, sincera e ne siamo molto contenti”.
(Adnkronos) - "Il rapporto stima al 2040 un indotto dell’economia dello spazio in Veneto pari a 4 miliardi e mezzo di euro e, in termini di posti di lavoro un numero di addetti tra diretti e indiretti che arriva alle 2400 unità, tutte con un reddito decisamente superiore a quella che è la media”. Queste le parole di Alessandro Costa, direttore generale di Venice Sustainability Foundation (Vsf), in occasione della presentazione dell’analisi congiunta della Fondazione con Boston Consulting Group (Bcg). Il documento osserva lo sviluppo del mercato spaziale globale, che è passato dal 2020 al 2023 da un valore di 416 miliardi di dollari a 508 miliardi, con previsioni di crescita fino a 1.000 miliardi entro il 2040 e vede proprio in Veneto i margini per lo sviluppo di uno Space Hub regionale. “Il report nasce da alcune riflessioni fatte all’interno del partenariato della Fondazione sui settori innovativi di maggior prospettiva nell’area veneziana e veneta in generale. Da qui, poi, i ricercatori della Fondazione e del partner Boston Consulting Group, assieme ad un gruppo di soci interessati, hanno costruito il lavoro, adottando due metodi. Da un lato - spiega Costa - è stato studiato quali fossero le caratteristiche di successo dei cluster aerospaziali in diverse geografie globali e dall’altro abbiamo studiato questo tipo di applicazione sulle caratteristiche del tessuto imprenditoriale Veneto, coinvolgendo anche una serie di aziende venete che o si occupano già di questo settore o hanno prospettive di salto di filiera, elemento che le renderebbe in grado di operare in futuro in questo nuovo settore”. La filiera è importante perché in un settore come quello aerospaziale perchè “servono capacità e competenze per coprire tutte le esigenze che poi portano allo sviluppo delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi del settore aerospaziale - conclude - Nel caso del Veneto, la nostra caratteristica di grandi specializzazioni consente di immaginare di poter aggiornare le competenze specifiche di alcune nicchie così che siano pronte ad entrare e a trarre beneficio dallo sviluppo del settore aerospaziale”.