(Adnkronos) - Valentina Vignali ospite oggi, giovedì 23 ottobre, a La volta buona ha parlato della sua storia d'amore con il cestista Fabio Stafanini e della proposta di matrimonio 'pubblica' arrivata lo scorso luglio in un campo da basket. Valentina e Fabio convoleranno a nozze il prossimo 26 giugno 2026 a Bracciano e stanno già pensando alle bomboniere: "Potrebbe essere una palletta da basket, un po' particolare...", ha spiegato la cestista che ha conosciuto il suo compagno quando era un'adolescente. "La nostra è una storia particolare perché siamo stati insieme da piccoli, dai 18 anni ai 20 circa, ma eravamo dei bambini. La vita ci ha separati: io mi sono trasferita a Roma, lui anche giocatore di basket quindi stavamo lontani. Non ci siamo più visti per 11 anni", dice Valentina Vignali nel salotto di Caterina Balivo. "Dal 2013 al 2024 non ci siamo mai visti. L'anno scorso, in un campetto da basket a Rimini, lui era lì a fare un torneo. Quando sono arrivata l'ho visto e abbiamo ricominciato a sentirci. Non era passato un singolo giorno dall'ultima volta", ha spiegato la cestista.
(Adnkronos) - “I contratti comparativamente più rappresentativi devono essere inevitabilmente riconosciuti come contratti di valore nei confronti delle imprese, dei lavoratori e del sistema Paese. Un maggior potere d'acquisto da parte dei lavoratori significa permettere il rilancio e la valorizzazione dei consumi interni, contrastando di conseguenza quei contratti che non trattano adeguatamente la busta paga dei lavoratori. Per il riconoscimento di questi contratti servirà una legge, degli accordi interconfederali o altri elementi”. Lo afferma Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio, a margine della seconda edizione del Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. “Riteniamo fondamentale che la legge finanziaria rivolga la detassazione anche ai contratti del terziario, dei pubblici esercizi e del turismo, rinnovati nel 2024, perché così com'è, comporterebbe un danno molto grave”, conclude.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.