INFORMAZIONINadia ZabbeoNadia Zabbeo |
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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi 20 dicembre. Realizzati invece dieci '5' che vincono 13.957,21 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 48.1 milioni di euro. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: - con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; - con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; - con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; - con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; - con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi 20 dicembre del Superenalotto: 17, 35, 43, 56, 63, 85. Numero Jolly: 23. Numero SuperStar: 74.
(Adnkronos) - La manovra di bilancio "è un passaggio cruciale per la politica economica del nostro Paese, tanto più in questa congiuntura internazionale caratterizzata da sfide globali in ambito geopolitico, energetico e tecnologico. E fra le scelte essenziali da adottare per promuovere la crescita sostenibile e rafforzare la competitività dell'Italia ci sono quelle per il sostegno agli investimenti produttivi delle imprese. Va subito detto che l’attuale disegno della Legge di bilancio appare ancora poco incisivo, privo cioè di una visione di politica industriale e di un impulso deciso sugli investimenti capace di consolidare con tassi significativi di crescita l’economia italiana". Così, con Adnkronos/Labitalia, Pasquale Lampugnale, vicepresidente nazionale Piccola Industria di Confindustria, sulla manovra economica del governo. Secondo Lampugnale, infatti, "al di là della proroga e del rifinanziamento del credito d’imposta per gli investimenti nella Zes Unica, per la quotazione delle pmi e della 'Nuova Sabatini', nella manovra sono sostanzialmente assenti il sostegno agli investimenti anche in considerazione dell’abrogazione dell’Ace (principale strumento di sostegno alla patrimonializzazione) decisa lo scorso anno e il lento avvio del Piano 5.0 causato dalle stringenti regolamentazioni europee". Per l'esponente di Confindustria, "la politica fiscale deve favorire la crescita economica in un contesto che è ancora caratterizzato però da una bassa produttività". "Ecco perché - dice - il sistema degli incentivi è fondamentale e dobbiamo potenziare la partecipazione delle imprese italiane agli Ipcei (grandi progetti di interesse europeo), strumenti come i contratti di sviluppo, il superammortamento e il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, per la ricerca industriale e la ricerca applicata delle imprese che restano misure strategiche per stimolare gli investimenti in capitale fisico e immateriale". Per Lampugnale, "la proposta di razionalizzare e ridurre gradualmente alcuni di questi incentivi, senza un adeguato periodo di transizione, potrebbe invece penalizzare le imprese che hanno già pianificato investimenti a lungo termine". "È necessario piuttosto garantire continuità e certezza nelle politiche fiscali per permettere alle imprese di orientarsi con maggiore fiducia. Start-up e pmi in particolare necessitano di incentivi all'accesso al credito e all’innovazione", aggiunge ancora. Serve più attenzione per le imprese, secondo l'industriale. "La manovra va inoltre rafforzata sul versante dell’accesso al credito: il sistema bancario, pur migliorato rispetto agli anni precedenti, continua infatti troppo spesso a rappresentare un ostacolo per molte pmi, soprattutto al Sud, a causa della scarsa disponibilità di finanziamenti a condizioni favorevoli e per l’andamento degli alti tassi di interesse. In questo ambito, sarebbe dunque utile prevedere un potenziamento degli strumenti di garanzia pubblica per favorire l’ingresso delle pmi nel ciclo produttivo delle nuove tecnologie, in particolar modo quelle legate alla transizione ecologica e digitale", sottolinea ancora. Per Lampugnale, "appare prioritario rendere strutturale la riforma del Fondo di Garanzia per le pmi, in scadenza a fine anno, e rifinanziarlo con almeno 200 milioni di euro per mantenere l’operatività del Fondo nel 2025 e dare validità alla proroga della 'Nuova Sabatini", sottolinea.
(Adnkronos) - Il Gruppo 24 Ore si è avvalso della tecnologia di Alperia per rendere più efficiente, sostenibile ed economico il quartier generale della sua sede milanese grazie all’adozione del sistema Sybil Hvac, che ottimizza le temperature e garantisce risparmio energetico. Il Palazzo in viale Sarca a Milano, noto per la sua architettura all’avanguardia e già certificato Leed Gold, ha beneficiato di interventi mirati che hanno portato a una significativa riduzione dei consumi energetici. E' quanto fa sapere Alperia in una nota. Il sistema è stato progettato per interfacciarsi con l’impianto esistente dell’edificio di 10 piani per 15mila metri quadrati, con l’obiettivo di efficientare le macchine (polivalenti) utilizzate per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e le caldaie utilizzate per la produzione di acqua calda sanitaria, per fornire acqua calda ai radiatori presenti nei bagni e alle unità di trattamento aria - spiega Alperia - Si è lavorato in primo luogo sulla rimodulazione del caldo e del freddo: è stato possibile ridurre di 5,7 gradi centigradi la temperatura media di mandata (ossia i gradi dell’acqua che circola nelle tubazioni di alimentazione di un impianto di riscaldamento), mantenendo lo stesso confort all’interno dello stabile. Le ottimizzazioni operate da Alperia vanno dall’accensione e spegnimento della ventilazione dei piani in base alla qualità dell’aria misurata negli ambienti, alla stima della domanda termica futura negli ambienti grazie a un sistema predittivo che si basa sui dati storici e sulle previsioni meteo. In questo caso l’algoritmo continua ad aggiornarsi imparando dai dati storici e anticipando le condizioni. Nella prima fase del progetto, avviato a febbraio 2023, è stato registrato un risparmio di circa il 39% sui consumi di energia elettrica delle polivalenti e del 34% sul gas rispetto al mese precedente l’installazione di Alperia Sybil Hvac. Un ulteriore risparmio medio di energia elettrica dell’impianto Hvac pari al 35,8% è stato raggiunto nel periodo marzo - ottobre 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un picco del 60,2% a marzo, grazie all’implementazione di logiche avanzate di ottimizzazione nella seconda fase, avviata a marzo 2024. “Siamo entusiasti di collaborare con un gruppo multimediale come il Gruppo 24 Ore per dimostrare che l’efficienza e la transizione energetica sono un processo in evoluzione e una priorità essenziale per il futuro - ha dichiarato Giuseppe Apolloni, Ceo di Alperia Green Future - Alperia si conferma un attore chiave nel campo dell’efficienza energetica, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili. L’attenzione al miglioramento delle performance energetiche non solo riduce i consumi, ma sostiene anche la transizione verso un futuro più verde”. “Abbiamo iniziato la collaborazione con Alperia con la rendicontazione delle emissioni di gas serra per gli Scope 1 e 2 e la definizione di una strategia climatica, proseguendo poi con il calcolo delle emissioni indirette di Scope 3, prendendo in esame l’intera organizzazione, al fine di individuare i principali hotspot su cui intervenire per implementare ulteriori azioni di miglioramento e mitigazione”, ha spiegato Gianpaolo Sorgi, Responsabile Servizi Generali, Sicurezza e Ambiente del Gruppo 24 Ore.