(Adnkronos) - Arriva il primo freddo e i riscaldamenti cominceranno a breve ad accendersi in tutta Italia, facendo lievitare le nostre bollette di luce e gas. Le nostre case, infatti, consumano troppa energia perché sono poco efficienti: farlo in modo responsabile non è solo una questione di sostenibilità ambientale, ma anche di risparmio per i consumatori. Eppure negli ultimi 40 anni il consumo di energia a livello globale è raddoppiato, nonostante la nostra maggiore attenzione alla sostenibilità e agli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Europa si è assunta nell’Agenda 2030. Le case italiane consumano troppa energia per il riscaldamento, perché costruite senza tenere in considerazione i principi di efficienza energetica e le più moderne tecniche costruttive ed impiantistiche, che oggi riescono ad abbassare i consumi anche del 30-40%. Ma allora come possiamo rendere la casa più efficiente? A rispondere è l'Unione nazionale consumatori nell'ambito del progetto 'CircE, Circular Energy & Circular Economy', finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito delle iniziative e progetti di rilevanza nazionale di cui all’art. 72, c. 1, del D.Lgs n. 117 del 03/07/2017 s.m.i., Avviso n. 2/2023. Oltre ai comportamenti poco responsabili nel consumo dell’energia, gli impianti vecchi delle case sono i maggiori responsabili delle nostre bollette salate. Ecco quindi 10 consigli per rendere la casa più efficiente. 1) Fare la manutenzione periodica degli impianti: è la regola numero uno per motivi di sicurezza e per evitare sanzioni. Un impianto ben mantenuto consuma e inquina meno, verifichiamo sul libretto della caldaia la frequenza consigliata per la manutenzione. 2) Tenere sotto controllo la temperatura: la normativa consente una temperatura di 20-22 gradi, ma 19 sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Pensate che un grado in meno fa risparmiare dal 5 al 10% 3) Usare i cronotermostati intelligenti: i dispositivi elettronici e le app con cui è possibile gestirli ci aiutano a risparmia energia perché consentono di regolare la temperatura ed il tempo di accensione dell’impianto solo quando è necessario 4) Applicare valvole termostatiche: queste apparecchiature, applicate su ciascun termosifone, aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda, concentrando il calore negli ambienti più frequentati della casa ed evitando sprechi. 5) Attenti alle ore di accensione: il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge. Cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Gli impianti con cronotermostati, valvole termostatiche e, nei condomini, i ripartitori di calore, possono tenere acceso l’impianto di riscaldamento anche h 24. 6) Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone: un trucco semplice, ma che riesce a ridurre le dispersioni di calore. 7) Schermare le finestre di notte: con persiane e tapparelle chiuse possiamo ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno. 8) Non copriamo i termosifoni: tende e mobili davanti ai termosifoni o biancheria ad asciugare sui radiatori disperde il calore ed è fonte di sprechi. 9) Fare il check up alla propria casa: se è stata costruita prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici per la mancanza di isolamento termico su pareti e finestre. Potremmo valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre, che ci farebbe risparmiare fino al 20% dell’energia. 10) Rinnovare l’impianto di riscaldamento: valutiamo la sostituzione della caldaia tradizionale con una a condensazione, con le nuove pompe di calore o con impianti integrati con caldaia alimentata ad acqua preriscaldata da un impianto fotovoltaico. L’efficienza dell’impianto di riscaldamento è fondamentale per consumare meno energia e risparmiare. Ma come possiamo verificare se è efficiente o se ha bisogno di qualche intervento? Ecco quindi cosa controllare: La casa è bene isolata? Un edificio male isolato fa aumentare le spese per il riscaldamento e per il condizionamento in estate, perché disperde il calore attraverso le finestre, le pareti, i solai ed il tetto. Le finestre e le porte vetrate disperdono il calore? Se non hanno i doppi vetri sì, anche se l’edificio è sufficientemente isolato nelle sue parti murarie. L’intervento più risolutivo è la sostituzione degli infissi: la vetrocamera, l’intercapedine tra i due strati di vetro, serve a ridurre il passaggio di calore. La caldaia è efficiente? Le caldaie a condensazione sono più efficienti di quelle tradizionali, perché recuperano il calore disperso nel camino e lo riutilizzano nel riscaldamento. Costano di più dei modelli tradizionali, ma rendono almeno il 20-30% in più. Ci sono le valvole termostatiche? Queste valvole installate sui caloriferi rendono indipendente il funzionamento dei vari termosifoni all’interno dell’abitazione. Si chiudono man mano che la temperatura della stanza si avvicina a quella desiderata. Che fare se il riscaldamento è centralizzato? Per gestire in modo autonomo il riscaldamento, se abitiamo in un condominio con impianto centralizzato, si può installare un sistema di contabilizzazione individuale del calore. Questo permette di addebitare ad ogni famiglia il costo del calore che ha effettivamente consumato. Una quota fissa delle spese di riscaldamento (fra il 20 ed il 40%), viene suddivisa fra i condomini sulla base della ripartizione millesimale degli appartamenti. Serve per coprire i costi di manutenzione della caldaia comune e per compensare gli scambi di calore con gli appartamenti adiacenti. La contabilizzazione del calore viene realizzata installando, su ogni singolo radiatore, un ripartitore elettronico dei consumi del riscaldamento. Questo dispositivo legge i dati relativi alla quantità di calore utilizzata da ciascun termosifone, poi addebitata sulla base dei consumi registrati. Normalmente, il servizio di contabilizzazione del calor viene svolto da una società specializzata. La contabilizzazione individuale del calore può essere installata anche negli edifici condominiali più vecchi, dove gli impianti di riscaldamento sono a colonne montanti che alimentano i radiatori posti sulla stessa verticale, ai vari piani dell’edificio. Consumare meno energia grazie a case più efficienti è indispensabile perché tutti possano permettersi di riscaldare adeguatamente la propria casa (e rinfrescarla in estate). In Italia, infatti, ci sono 2 milioni di famiglie (e ben 1 miliardo e 300 milioni di persone nel mondo) in povertà energetica, che non hanno le risorse per coprire i costi delle bollette a causa dei prezzi elevati dell’energia, di redditi troppo bassi, ma anche dell’inefficienza delle abitazioni e degli elettrodomestici, che consumano così tanto da rendere impossibile alle famiglie sostenere la spesa. E' proprio con l’obiettivo di aiutare le famiglie più fragili ad uscire dalla povertà energetica, che Unc partecipa al Progetto CircE Circular Energy & Circular Economy, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Realizzato in partnership con UNC Comitato di Faenza, Adoc, Adoc Abruzzo, U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori, U.Di.Con regionale Calabria, U.Di.Con regionale Lazio, il progetto CircE vuole promuovere la formazione di una cultura della sostenibilità e del consumo responsabile attraverso azioni mirate, tra cui: L’attivazione di 29 sportelli in 19 regioni e 3 sportelli nazionali, con consulenti esperti che aiuteranno le famiglie a rischio o in povertà energetica. Un’analisi sperimentale su un campione di 16 famiglie, che saranno dotate di sistemi di controllo e monitoraggio dei consumi energetici, per fornire loro consigli su misura e strumenti pratici per modificare quelle abitudini di consumo che comportano sprechi di energia. Laboratori gratuiti sui temi del consumo sostenibile e la gestione del budget. Campagne di informazione sull’efficienza energetica e lo spreco.
(Adnkronos) - "Le raccomandazioni attuali per la creazione di password sicure si sono evolute molto negli ultimi anni. Gli esperti di sicurezza ora concordano che la lunghezza è molto più importante della complessità: una password dovrebbe avere almeno 8 caratteri, ma idealmente 12-15 caratteri o più. Contrariamente a quello che si credeva in passato, i requisiti di complessità obbligatori (come dover includere maiuscole, numeri e simboli) sono stati abbandonati dalle principali organizzazioni di sicurezza. Il motivo è semplice: questi vincoli portano le persone a creare password prevedibili, come mettere la prima lettera maiuscola o aggiungere un '1' o un '!' alla fine". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Fulvio Duse, coo di Aton IT, società che si distingue per la pluralità di competenze approfondite in ambito digital transformation, cyber security, business intelligence, Ia, blockchain. "Un'altra importante novità - spiega - è l'abbandono dei cambi password periodici obbligatori. Costringere gli utenti a cambiare password ogni pochi mesi li porta a scegliere password più deboli e a incrementarle con schemi prevedibili. Le password dovrebbero essere cambiate solo quando c'è un sospetto di compromissione. E' fondamentale che ogni password sia unica per ogni servizio e che venga verificata contro database di password comuni e già compromesse in attacchi precedenti. Le password non devono contenere informazioni personali facilmente reperibili come nomi, date di nascita o nomi di familiari". "Un approccio consigliato - suggerisce - è l'uso di 'passphrase' composte da parole casuali, che sono sia più sicure che più facili da ricordare rispetto a stringhe brevi e complesse. L'autenticazione a più fattori è fortemente raccomandata come secondo livello di protezione, e l'uso di password manager è incoraggiato per gestire password lunghe e uniche per ogni servizio".
(Adnkronos) - E' stata una giornata di confronti a tutto campo, quella di oggi a Ecomondo. Fra questi un evento - “European and Mediterranean nature-based, digital and cyber-physical initiatives projects to innovate water management” - ha esaminato i problemi di risorse idriche sotto crescente pressione a causa del cambiamento climatico, dell'urbanizzazione e delle richieste di industria e agricoltura. Per affrontare queste sfide, Europa e Mediterraneo stanno guidando iniziative digitali e cyber-fisiche, utilizzando tecnologie d'avanguardia come IoT, AI e digital twin per aumentare efficienza e resilienza nella gestione dell’acqua, integrate da soluzioni nature-based. Un altro evento - 'Rafforzare i processi di governance ambientale locale: sfide e opportunità per una transizione ecologica giusta”, a cura del Comune di Rimini - si è focalizzato sul progetto europeo LIFE HELP, che mira a rafforzare la capacità delle amministrazioni pubbliche di integrare gli obiettivi ambientali nella pianificazione e nella governance urbana. Il Comune di Rimini, in qualità di capofila, sta elaborando il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), utilizzando gli strumenti forniti dal progetto LIFE HELP per indirizzare uno sviluppo urbano strategico. L’evento ha incluso un laboratorio collaborativo e ad alta intensità, denominato “Urban Sustainability Speed Lab”, organizzato da Fondazione Piano Strategico, che si è articolato in tre tavoli tematici (governance ambientale, rigenerazione urbana, comunicazione e partecipazione) con l’obiettivo di esplorare idee, strumenti e azioni per città integrate, resilienti e corresponsabili. Focus anche sugli effetti del cambiamento climatico sempre più intensi a livello globale, con un fortissimo impatto economico e finanziario. Secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA), gli eventi estremi hanno causato in UE perdite per 738 miliardi di euro dal 1980 al 2023, con oltre il 22% concentrato nel biennio 2021-2023. A Ecomondo l’evento “Gestire il rischio climatico: strumenti assicurativi e obblighi per le imprese” si è posto l’obiettivo di fare il punto sui rischi connessi alla crisi climatica, sulle polizze dedicate alle catastrofi naturali (CatNat) e sull’evoluzione normativa a livello sia italiano ed europeo. Ad esempio, la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto, con efficacia da aprile 2025, nuovi obblighi assicurativi specifici per le aziende italiane, a conferma del ruolo strategico del settore assicurativo per rispondere a fenomeni atmosferici frequenti ed estremi. All’interno dell’evento “Abitare il futuro. Nuovi modelli per studentati, senior housing, RSA e ospitalità”, a cura di SGR Efficienza Energetica, si è inoltre discusso di come e di quanto sarebbe necessario immaginare e ripensare nuove modalità di vivere, studiare e viaggiare. Grande attenzione è stata posta su strutture cruciali come studentati, residenze per anziani, RSA e strutture di accoglienza, ambienti che possono e devono essere ripensati come nuovi spazi sociali all’interno dei quali si intrecciano sostenibilità, innovazione tecnologica e relazioni umane. L’iniziativa ha offerto spunti per disegnare spazi che siano in grado di accogliere i bisogni delle nuove generazioni e di chi invecchia, con attenzione alle innovazioni tecnologiche, al comfort e alla socialità. Tra i partecipanti, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini e Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna. Di come aumentare la quantità di materiali recuperati, promuovendo un incremento nella raccolta dei rifiuti, sia da parte dei consumatori sia degli ambienti professionali si è parlato oggi nell'evento “Buone pratiche di economia circolare dei RAEE, dei Rifiuti di Batterie e dei Rifiuti di Imballaggi: dagli sviluppi normativi fino alla presentazione di casi industriali”, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo&ERION. Un'occasione per esaminare le pratiche esemplari per migliorare la gestione dei rifiuti, discutere di soluzioni innovative lungo la catena di valore dei prodotti tecnologici e fare il punto sulle potenzialità offerte dai nuovi modelli di economia circolare e dalle normative europee, come il regolamento degli imballaggi, quello delle batterie, il CRM Act e la prossima revisione della direttiva RAEE. Agli approfondimenti dedicati al settore degli elettrodomestici, alla gestione dei rifiuti di pannelli fotovoltaici e alle filiere dei RAEE, dei rifiuti di batterie e dei rifiuti di Imballaggi, ha fatto seguito la presentazione di casi studio concreti e soluzioni pratiche per migliorarne la raccolta, il riutilizzo e il riciclo. La giornata inaugurale di Ecomondo ha poi coinciso con la prima sessione della quattordicesima edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy. L’evento si è aperto con il benvenuto di Maurizio Ermeti, presidente di IEG, e i saluti di Irene Priolo, Assessora all'Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Regione Emilia-Romagna. A seguire Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha presentato la Relazione sullo stato della green economy 2025, anticipato dal videomessaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Hanno partecipato Paolo Gentiloni, Co-Presidente, Task Force Onu crisi del debito e Lucrezia Reichlin, Professor of Economics, London Business School. Domani 5 novembre è in programma una sessione plenaria internazionale, per la prima volta interamente in lingua inglese per ampliare ulteriormente la portata dell'appuntamento.