(Adnkronos) - Vladimir Putin cambia la strategia della Russia nella guerra contro l'Ucraina. Nel conflitto in corso da oltre 1000 giorni, con l'imminente arrivo di Donald Trump sulla scena, Mosca modifica il proprio approccio nella zona più calda delle operazioni, nel Donetsk. E' l'Institute for the study of war (Isw), il think tank statunitense che monitora quotidianamente la guerra, ad evidenziare le novità, anticipate proprio dal presidente russo nella sua conferenza stampa del 19 dicembre. "Avanziamo ogni giorno, conquistando chilometri quadrati", ha detto Putin la scorsa settimana. Le parole del leader indicherebbero la nuova via confermata dagli sviluppi sul campo: le truppe di Mosca puntano a conquistare territorio senza concentrarsi su un particolare obiettivo. Ecco perché, osservano gli analisti, l'avanzata verso il nodo logistico di Pokrovsk sembra passata in secondo piano. La conquista della città consentirebbe di controllare fondamentali vie di rifornimento e costituirebbe il trampolino per un'ulteriore offensiva verso ovest. A quanto pare, però, il copione è cambiato: diverse unità non sono più attive a nord-est di Pokrovsk e questo lascia supporre che tra gli obiettivi potenziali sia comparsa la zona di confine tra il Donetsk e l'oblast di Dnipropetrovsk. Sulla strategia di Mosca potrebbero incidere anche le perdite registrate nelle ultime settimane. Nelle operazioni condotte fino a metà dicembre nella direzione di Pokrovsk, i russi avrebbero perso circa 3mila uomini. Inoltre, secondo l'Isw, gli invasori avrebbero fatto ricorso sempre più ampio a mezzi civili per il trasferimento delle truppe: anche a livello di mezzi, quindi, la Russia dovrebbe convivere con una situazione di emergenza almeno temporanea. La nuova strategia sarebbe legata alla necessità di ottenere risultati da trasformare in carte da giocare al tavolo degli eventuali negoziati. L'arrivo imminente di Donald Trump alla Casa Bianca può aprire una nuova fase nel conflitto e i chilometri quadrati di territorio conquistato diventano più importanti delle singole città controllate. Anche al Cremlino, osserva ancora l'Isw, si è preso atto di un dato ormai evidente: avanzare senza obiettivi specifici richiede meno sforzi e meno tempo rispetto a complesse operazioni per espugnare roccaforti, come Pokrovsk, difese in maniera organizzata dalle forze armate ucraine.
(Adnkronos) - "I viaggi e le esperienze dominano le preferenze degli italiani per i regali di Natale 2024, con una crescita significativa degli acquisti sostenibili, che segnano un +15% rispetto al 2023. Questo Natale si conferma un momento speciale per le famiglie italiane, che scelgono sempre più spesso doni capaci di emozionare e lasciare ricordi indelebili. Tra i trend emergenti si evidenzia una predilezione per regali che includano esperienze outdoor, viaggi non convenzionali, attività enogastronomiche e culturali, tutte pensate per regalare momenti unici e condivisibili". A dirlo all’Adnkronos/Labitalia è Mattia Aloisi, fondatore e ceo di Enspire, startup italiana che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare le persone a trovare il regalo perfetto: "Grazie al nostro algoritmo avanzato, analizziamo i dati di mercato per individuare trend e preferenze, offrendo soluzioni su misura per rendere il Natale 2024 indimenticabile. Secondo i dati di Confcommercio, la spesa natalizia dello scorso anno ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 7,1 miliardi del 2022, con una media di 186 euro spesi per persona. Anche il Codacons conferma una crescita del 14,8% nella spesa per i regali rispetto all’anno precedente, segno che gli italiani continuano a investire nella qualità dei doni, nonostante il contesto economico non sempre favorevole". "In tutte queste categorie - spiega Aloisi - emerge un desiderio comune: vivere momenti irripetibili e condividerli con le persone care. Il nostro report per il 2024 evidenzia che circa il 40% degli italiani ha scelto di regalare esperienze durante l'anno, con una spesa media di 110 euro, superiore del 41% rispetto alla media di 78 euro spesi per regali tradizionali. Questo sottolinea il valore percepito delle esperienze, considerate doni di alto livello che offrono emozioni e ricordi di lunga durata". Tra le preferenze più comuni, gli italiani amano le esperienze outdoor, che includono avventure nella natura e attività sportive, e i viaggi non convenzionali in luoghi suggestivi come bubble hotel e igloo. Grande successo riscuotono anche le attività enogastronomiche, dalle degustazioni di vini alle cene gourmet, e le esperienze culturali come visite a musei, gallerie d’arte e spettacoli teatrali. Non mancano regali legati all’intrattenimento, al benessere e allo sport, che offrono opportunità di svago e relax. "La flessibilità delle esperienze è uno dei fattori chiave del loro successo. Grazie a voucher digitali e date aperte, questi regali si adattano perfettamente alle esigenze dei destinatari, diventando una soluzione ideale anche per chi cerca doni last minute ma di grande impatto," sottolinea Aloisi. Un altro dato significativo emerso dal report di Enspire è l’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità. "I regali green rappresentano il 12% degli acquisti natalizi, con una crescita del 15% rispetto al 2023," prosegue Aloisi. "Negli ultimi anni, i consumatori sono diventati più consapevoli dell’impatto ambientale delle loro scelte. Durante il periodo natalizio, molti preferiscono doni che rispecchino valori come il rispetto per il pianeta e l’eco-compatibilità. Questo spiega perché strutture ecosostenibili, soggiorni immersi nella natura e attività green siano tra le scelte più popolari di quest’anno". "Il Natale è un periodo di grande consumo, ma anche un’opportunità per orientare le spese verso acquisti più responsabili e consapevoli," aggiunge Aloisi. "Le esperienze, oltre a creare ricordi indelebili, possono lasciare un segno positivo sul nostro pianeta, con un impatto che va oltre il semplice regalo".
(Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.