(Adnkronos) - Dopo l'attentato di Magdeburgo, in Italia bisogna ''rafforzare con effetto immediato'' i servizi di vigilanza e controllo nei mercatini e nei villaggi di Natale e nelle aree turistiche ''maggiormente attrattive''. E' quanto dispone una circolare del Dipartimento di Ps inviata ai prefetti e ai questori. Oltre all'implementazione dei controlli si richiede di dare il massimo impulso all'attività info-investigativa. Le misure di sicurezza in Italia sono ai massimi livelli di allerta dopo il 7 ottobre 2023, giorno dell'attacco di Hamas in Israele. Dopo che in mattinata al Viminale si è svolto un Comitato analisi strategica antiterrorismo (Casa), nel primo pomeriggio il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha presieduto una riunione con i vertici delle forze di polizia. Durante l’incontro, in primo luogo si è analizzato l’attentato di Magdeburgo sulla base dei primi elementi emersi anche grazie allo scambio di informazioni tra apparati di sicurezza a livello internazionale. Nel corso del vertice, apprende l'Adnkronos, è stato sottolineato che l'attacco in Germania è di difficile lettura perché l’artefice risulta ancora da inquadrare compiutamente e ha agito probabilmente sotto l’effetto di stupefacenti. Per quanto riguarda i riflessi a livello nazionale, il vertice al Viminale, in particolare, è stato focalizzato sul rischio di possibili gesti di emulazione da parte di singoli soggetti che potrebbero agire come lupi solitari. Per questo, il ministro Piantedosi ha richiamato l’attenzione a tutti i livelli e sull’intero territorio nazionale sulla necessità di rafforzare le attività di presidio e di prevenzione in occasione di iniziative di piazza, in particolare quelle a sfondo religioso. Questa attenzione viene raccomandata anche con l’utilizzo di dissuasori e presidi mobili a difesa delle aree interessate dalle manifestazioni. Questa necessità di adottare accorgimenti nella predisposizione dei servizi di sicurezza viene raccomandata anche nei piccoli e medi centri, al pari di quello che già avviene nelle grandi città. Le azioni messe in campo hanno comunque una natura esclusivamente preventiva e precauzionale, in quanto al momento non sono emersi elementi specifici di allarme sul pericolo di organizzazione di azioni ostili nel nostro Paese. Con gli stessi obiettivi, il ministro Piantedosi ha raccomandato di intensificare ulteriormente le attività di analisi e monitoraggio in tutti gli ambienti, in particolare in quello in cui emergono forme di radicalizzazione, per individuare in tempo i soggetti potenzialmente pericolosi. L’obiettivo è intercettare i segnali e gli atteggiamenti rilevatori attribuibili a potenziali terroristi per allontanarli tempestivamente dal territorio nazionale. All’esito di questa attività di prevenzione, infatti, il ministero dell’Interno proseguirà con ancor maggiore determinazione sulla strada delle espulsioni di soggetti pericolosi per la sicurezza nazionale. Così come già avvenuto negli ultimi mesi tanto che nel corso del 2024 sono già stati rimpatriati 82 individui. Le indicazioni del vertice antiterrorismo presieduto dal ministro Piantedosi sono state diffuse in giornata alle prefetture e alle questure con una apposita circolare. (di Giorgia Sodaro)
(Adnkronos) - "Sta per chiudersi un 2024 che, dobbiamo ammetterlo, a inizio anno, non ci eravamo immaginati così complesso. Troppi i fattori esterni che hanno inciso sulle performance del nostro settore come dimostrano i dati dell’ultimo Monitor relativo al periodo gennaio-settembre 2024". Questo il commento del presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ai dati del Monitor gennaio-settembre 2024 elaborato dal centro studi di FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende. "Le imprese rispondenti -spiega Feltrin- indicano una flessione delle vendite della filiera legno-arredo del 4,9% sullo stesso periodo 2023. Segno 'meno' sia per il mercato interno (-5,4%) che per l’export (-4,1%). Il macrosistema arredamento chiude a -3,7% determinato dal -3% dall’Italia e dal -4,3% delle esportazioni; più pesante la contrazione del macrosistema legno che registra un -7,5% complessivo, che per l’Italia tocca il -8,9% mentre l’export un più contenuto -4,1%. E le previsioni del Monitor per la filiera parlano di una chiusura d’anno al -2,7%, con l’Italia a -3,7% e l’export a -1,3%. Le imprese confidano in un piccolo colpo di reni nella parte finale dell’anno che potrebbe preludere a una lenta ripresa nel 2025". Tra i macrosistemi, previsione di chiusura anno con flessione più contenuta per l’arredamento (-1,7%), senza differenze importanti tra Italia (-1,9%) ed estero (-1,5%), mentre per il macrosistema legno, la previsione è di un -4,3%, determinato dal -5,8% delle vendite Italia e solo in parte contenuto dall’export stabile a -0,7%. Nel sistema legno, i pannelli risultano essere fra i più impattati in senso negativo, con un calo delle vendite Italia dell’11,4%, che pesano per il 73% del totale, mentre l’export registra un -4%, portando l’andamento complessivo del settore a -9,5%. Calo che riguarda tutti i comparti, più marcato per truciolari, compensati e MDF sul mercato interno. Anche il sistema imballaggi registra un calo pari all’8% dovuto sia a una riduzione del prezzo degli imballaggi, in flessione del 6,3%, sia a una diminuzione della produzione industriale che segna un -2,9% su gennaio-settembre 2023. Andamenti piuttosto negativi che trovano riscontro anche nei dati Istat sulla produzione industriale, secondo cui ottobre ’24 su ottobre ’23 registra un -8% per il legno e un -5% nel cumulato gennaio-ottobre ’24 su ’23, a conferma del peggioramento del clima di fiducia riscontrato già nel mese scorso. Per il mobile il calo è più contenuto, tanto da poter parlare di stabilità, conseguente a una seppur piccola mitigazione rispetto a settembre che si concretizza in un -0,8% ottobre ‘24 su ottobre ’23), mentre il cumulato dei primi dieci mesi dell’anno registra un -3,5%. Nel suo complesso la manifattura, di cui la filiera legno-arredo rappresenta il 4,2% in termini di fatturato, ha registrato a ottobre -3,6% che nel cumulato diventa -3,4%. "Risulta evidente che le attese e le previsioni che i nostri imprenditori avevano indicato a inizio anno, si stanno riducendo -osserva Feltrin- e portano a pensare con ragionevole certezza che per la filiera l’anno si chiuderà con un segno meno: il mercato italiano, orfano degli incentivi fiscali, mostra segni di rallentamento più spiccato, rispetto all’export che, nonostante le difficoltà dovute a un contesto economico e politico che deve fare i conti con più di una guerra in corso, sembra tenere. Come risulta dalle previsioni: a giugno indicavano una stabilità della filiera a 0,8% che adesso è diventata un -2,7%, di contro l’export passa dal -3,7% di giugno al -1,3% di adesso". Tutto questo, conclude il presidente di FederlegnoArredo, per dire che "la nostra filiera nel suo complesso, grazie alla spinta dell’export, soprattutto negli Usa, Emirati Arabi e Arabia Saudita, e alla flessibilità e velocità delle nostre aziende di riposizionarsi anche sui nuovi mercati, riesce a tenere indubbiamente meglio di altri sistemi produttivi che stanno vivendo momenti davvero bui. Immaginarsi il 2025 del settore, stante la situazione, è, in ogni caso, un esercizio estremamente complesso".
(Adnkronos) - "Il Rapporto annuale sull'efficienza energetica è centrale per traguardare gli obiettivi di transizione ecologica: un tema che interessa diversi comparti, da quello industriale a quello civile, al residenziale. Il tutto va inquadrato in un contesto nazionale ed europeo: sono state emanate diverse direttive che gli Stati membri poi devono recepire e che determineranno poi delle azioni concrete. Un contesto nel quale è importante anche seguire dei processi di armonizzazione nella definizione poi degli standard da attuare e da applicare, tenendo conto anche delle specificità territoriali. Si pensi per esempio all’Italia e alle sue peculiarità geografiche, che impongono determinate scelte riguardo l'efficientamento degli edifici. Enea è un osservatore privilegiato di queste dinamiche, segue queste dinamiche e contribuisce a dare soluzioni, non soltanto alla politica e agli stakeholder, favorendo anche comportamenti più responsabili da parte dei cittadini”. Questo il commento di Giorgio Graditi, Direttore Generale Enea, nel corso della presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica.