INFORMAZIONIMohd Yaakub Hj. JohariSedia - Sabah Economic Development and Investment Auhoity Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Chief Executive & President - Secretary Area: Communication Management Mohd Yaakub Hj. Johari |
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(Adnkronos) - "La chirurgia robotica ha dato un impulso incredibile al nostro modo di operare e di essere chirurghi, la possibilità di eseguire interventi in maniera mininvasiva garantisce al paziente un maggior comfort dopo l'operazione, una degenza molto più breve, minori perdite ematiche e una ripresa anche dell'attività lavorativa molto più precoce. Questi sono tutti elementi che rendono oggi la chirurgia robotica assolutamente irrinunciabile nella professione dell'urologo". Così Giuseppe Carrieri, presidente della Società italiana di urologia, illustra uno dei temi del Congresso nazionale Siu in corso a Sorrento fino al 9 novembre. "Ampio spazio viene dedicato anche alla prevenzione dei tumori, in particolare del tumore della prostata, il tumore più diffuso tra gli uomini - aggiunge Carrieri - In Italia e l'incidenza è veramente in aumento continuo: abbiamo oltre 40mila casi all'anno e 7mila italiani ancora muoiono ogni anno per cancro della prostata. E' un big killer, è un tumore importante che richiede una prevenzione radicale, organizzata mediante lo screening. Noi stiamo lavorando come Società italiana di urologia - precisa - affinché lo screening per il cancro della prostata venga inserito nei Lea", i livelli essenziali di assistenza. "Un grande impegno della nostra società è il favorire la prevenzione del tumore della prostata grazie a una campagna di screening mirata, organizzata e diffusa in maniera uniforme su tutto quanto il territorio nazionale". Al congresso viene anche affrontato il tema della figura dell'urologo che "è sempre più rilevante - sottolinea il presidente Siu - Le patologie di interesse urologico sono in continuo aumento: 3 dei 10 tumori più frequenti dell'uomo - prostata, rene e vescica - sono di interesse urologico". Inoltre, "l'invecchiamento della popolazione richiede sempre più la presenza dell'urologo nella comunità. L'ipertrofia prostatica benigna è infatti fortemente legato all'invecchiamento della popolazione: 7 uomini su 10 dopo i 70 anni hanno un problema di ipertrofia prostatica". Ma c'è di più. Tra le problematiche urologiche, ricorda Carrieri, "la calcolosi urinaria, la colica renale, viene considerata la causa più frequente di accesso al pronto soccorso. Il ruolo dell'urologo è sempre più centrale nell'assistenza e sicuramente - conclude - va correlato anche all'attività di ricerca e di studio che rende la nostra specialità estremamente cruciale e critica nell'ambito di un programma anche accademico".
(Adnkronos) - Si è tenuta oggi la “G∙row Conference 2025 - Evolving through Risk & Control Governance” nella quale Eni ha presentato G∙row, l’Alleanza tra imprese e istituzioni creata con l’obiettivo di promuovere l'evoluzione e il rafforzamento dei sistemi di controllo e gestione dei rischi lungo l’intera catena del valore. L’iniziativa è sviluppata con il supporto strategico di McKinsey & Company e quello tecnologico di Sap Italia. L’evento, tenutosi presso il Gazometro di Eni a Roma, ha visto la partecipazione di rappresentanti di Banca d’Italia, Consob, Ocse, Assonime, Nedcommunity e Sda Bocconi School of Management, che hanno approfondito le sfide e le opportunità legate alla Governance dei rischi, e di rappresentanti delle aziende partner A2A, Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie dello Stato, Leonardo, Nexi, Poste Italiane, Saipem, Snam e Atm. Queste realtà nazionali, first movers dell’Alleanza G·row, hanno scelto di credere nel progetto sin dalle sue fasi iniziali e avranno un ruolo centrale nell’accelerare la diffusione delle best practice di Governance, in particolare verso le piccole e medie imprese. Le aziende, leader nei rispettivi settori, si impegnano a mettere a disposizione il proprio know-how e le loro esperienze consolidate, agendo come vettori di conoscenza per l'intero ecosistema. Il loro ruolo sarà fondamentale per diffondere il framework condiviso di G∙row, garantendo che sia calato sulle specifiche esigenze del tessuto produttivo italiano. In questo modo, si faciliterà la transizione delle Pmi verso modelli di controllo scalabili in linea con le sfide globali che le imprese si trovano a dover affrontare, come ad esempio rischi cyber, di supply chain e reputazionali. G∙row, sottolinea Gianfranco Cariola, Direttore Internal Audit, "persegue una duplice missione: da un lato, costruire una rete tra grandi imprese e realtà più piccole (come le Pmi), creando un ecosistema che rafforzi la trasparenza e la competitività. Il secondo obiettivo è innescare un cambiamento culturale profondo in materia di Risk & Control Governance, in cui la visione ecosistemica supporti la crescita del Sistema Paese". L’iniziativa G·row si concretizza attraverso una piattaforma digitale, attualmente accessibile solo alle aziende partner, che potranno estenderla alle proprie filiere. La piattaforma offre strumenti e risorse per l'autovalutazione, il confronto con realtà comparabili e l'avvio di un percorso di miglioramento organico e continuo del sistema di controllo e gestione dei rischi. Nei prossimi mesi, il portale sarà progressivamente aperto a nuove aziende e filiere, ampliando così la portata e l’impatto dell’Alleanza. Inoltre, è già online il sito web di G.row che rappresenta un punto di accesso ai principi e contenuti chiave dell’iniziativa e si propone di fornire aggiornamenti costanti e informazioni utili per tutte le aziende interessate ad aderire all’iniziativa.
(Adnkronos) - Il Consorzio Italiano Compostatori (Cic) e Legambiente hanno sottoscritto, durante la 28esima edizione della Fiera di Ecomondo, un Protocollo d’intesa volto a valorizzare il ruolo strategico del riciclo organico nell’economia circolare e a consolidare la collaborazione tra le due realtà impegnate nella sostenibilità ambientale e nella gestione virtuosa dei rifiuti organici, rafforzando così le sinergie tra mondo associativo, imprese e istituzioni. “Oggi rafforziamo un’alleanza strategica per promuovere la cultura del riciclo organico e della qualità del compost. La frazione organica è una risorsa essenziale per l’economia circolare: dal suo corretto trattamento possiamo ottenere compost, fondamentale per tutto il settore ambientale, e biometano, senza dimenticare la produzione di anidride carbonica - dice Gianpaolo Vallardi, presidente del Cic - Con Legambiente condividiamo la convinzione che sia fondamentale investire sulla qualità della raccolta, sull'efficienza impiantistica e sulla corretta informazione ai cittadini. Solo così potremo chiudere davvero il cerchio del riciclo organico e valorizzare l’intero settore”. Cic e Legambiente si impegnano a collaborare nella realizzazione di studi, campagne di informazione, progetti territoriali e momenti di confronto pubblico dedicati al miglioramento della gestione dei rifiuti organici e alla diffusione di buone pratiche di economia circolare, nonché collaboreranno per promuovere l’impiantistica dedicata al riciclo organico, con processi che uniscono la produzione di energia rinnovabile e materia, come il biometano e i fertilizzanti organici. Cic e Legambiente ribadiscono che "la qualità del riciclo parte dai comportamenti quotidiani dei cittadini: la corretta raccolta dell’umido e dei materiali compostabili è la condizione essenziale per ottenere compost di qualità elevata e ridurre gli scarti". Per questo, le due organizzazioni rafforzeranno le attività di informazione, educazione ambientale e sensibilizzazione. “L’accelerazione verso un’economia sempre più circolare - dichiara il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani - rappresenta per il Paese un’opportunità strategica: è una leva fondamentale della transizione ecologica su cui investire per ridurre le emissioni climalteranti e inquinanti, valorizzare le economie dei territori e restituire risorse all’agricoltura. In questa prospettiva, il riciclo della frazione organica e la produzione di biometano sono due strumenti essenziali, che tuttavia devono essere accompagnati dalla conoscenza sul tema e dalla partecipazione consapevole dal basso”. Tra gli obiettivi principali del protocollo figurano il rafforzamento della raccolta differenziata dell’umido e del verde nelle aree meno performanti e il miglioramento della qualità dei rifiuti organici conferiti agli impianti, anche attraverso la promozione del corretto conferimento dei manufatti biodegradabili e compostabili certificati nella filiera del riciclo organico. Ulteriori obiettivi del protocollo sono la valorizzazione dei fertilizzanti organici come risorsa per i suoli agricoli e urbani e il consolidamento di impianti innovativi in grado di coniugare produzione di energia e recupero di materia. Infine, con questo accordo Cic e Legambiente si impegnano a diffondere dati e buone pratiche e a organizzare momenti di informazione rivolti a cittadini e istituzioni.