INFORMAZIONISkilla Amicucci Formazione srl Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Senior Advisor Area: Human Resource Management Mirco Alberti |
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(Adnkronos) - "Dopo 15 anni di un modello verticalmente integrato, nel quale abbiamo trasformato la agricoltura italiana, da oggi nasce Filiera Tabacchicola italiana all'interno dei filiere Italia che rappresenta la catena agroindustriale italiana made in Italy". Lo ha affermato Cesare Trippella, direttore Eu Value Chain & External Engagement Philip Morris Italia, nominato presidente di Filiera Tabacchicola Italia, a margine del XXIII Forum della Coldiretti. "Di questo siamo molto orgogliosi perché con tutti gli investimenti che abbiamo fatto all'interno di questa filiera, - ha spiegato - iniziando dalla coltivazione fino alla produzione di prodotti di nuova generazione nel nostro stabilimento di Bologna generiamo un indotto di più di 2 miliardi di euro e diamo prospettive e certezze per i prossimi 10 anni, quindi fino al 2035". "E' importante per dare una prospettiva anche ai giovani coltivatori che oltre a coltivare il tabacco - ha aggiunto Trippella - con noi stanno facendo anche corsi di formazione per il Digital Farmer, cioè per i coltivatori del futuro. Quindi Filiera Tabacchicola Italiana vuole rappresentare tutta la tabacchicoltura italiana che è un'eccellenza nel mondo e un esempio anche per gli altri paesi a livello internazionale".
(Adnkronos) - “Per gli ingegneri lo sport è un valore, per questo tra giugno e settembre abbiamo organizzato una serie di attività sportive: la partita di pallone, la partita di calcetto, la partita da sfida a paddle, la podistica e il ciclismo. Una serie di appuntamenti sportivi sul nostro territorio che ha ospitato gli ingegneri e le loro famiglie, saturando gli alberghi di tutta la nostra provincia. Fondamentalmente è stato apprezzato che la nostra regione consente con brevi spostamenti di spostarsi dai monti Sibillini al mare”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Maurizio Paolini, presidente dell'Ordine di Ingegneri della provincia di Macerata, in occasione del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) e dagli Ordini degli ingegneri di Ancona e Macerata, che ha come titolo 'Visioni'. “Abbiamo anche organizzato - spiega - due convegni, uno sulla ricostruzione post-sisma, visto che siamo la provincia più danneggiata dall’evento del 2016, ed uno sulla protezione civile e su come attivarsi post-calamità”.
(Adnkronos) - "Abbiamo il 100% di energia elettrica consumata, auto-prodotta e auto-consumata da fonte rinnovabile, da almeno otto anni". Lo ha detto GianNicola Scarcella, direttore generale di Romagna Acqua, a margine del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso dall’8 al 10 ottobre all’università Bocconi. "Su questo tema l'attenzione è sempre stata molto alta. Abbiamo iniziato a redigere bilanci di sostenibilità nel 2004 e non ci siamo mai fermati. Pensiamo di essere abbastanza avanzati", ha detto Scarcella, spiegando che l'impegno - da un lato - è per "contrastare lo spreco in termini di utilizzo di energia. Tutti gli investimenti che facciamo sul parco impianti esistenti è sempre finalizzato a trovare la soluzione tecnologica migliore, che consenta di ridurre il consumo di energia elettrica. Abbiamo poi una quota consistente di investimenti del nostro piano industriale finalizzata a costruire impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Abbiamo costruito negli ultimi anni nove parchi fotovoltaici e sette centrali idroelettriche". A questo si affiancano le scelte nell'acquisto di energia: "Acquistiamo solo energia elettrica prodotta da impianti che utilizzano fonti rinnovabili. Quindi quella che acquistiamo è prodotta da fonti rinnovabili, quella che auto-produciamo e auto-consumiamo è prodotta da fonti rinnovabili, quindi alla fine abbiamo il 100% di energia elettrica consumata, auto-prodotta e auto-consumata da fonte rinnovabile". Guardando al futuro la sostenibilità si declina in investimenti per adattare le infrastrutture ai cambiamenti climatici. "Dal punto di vista strategico il passo principale dal punto di vista strategico è cercare di attivare una serie di soluzioni per aumentare la capacità delle nostre infrastrutture di resistere ai cambiamenti climatici. Un esempio su tutti: abbiamo una diga da cui esce più del 50% dell'acqua potabile che distribuiamo sul territorio romagnolo, che è molto vulnerabile dal punto di vista dei cambiamenti climatici, perché si alimenta dell'acqua piovana. Abbiamo annate in cui le acque piovane sono molto scarse e ci troviamo a gestire situazioni di crisi. Un grande investimento strategico che stiamo cercando di fare è collegare con la galleria di gronda un altro bacino parallelo a quello esistente, per avere una capacità di raccolta molto più elevata", ha raccontato l'ad di Romagna Acque.