(Adnkronos) - "I ripari per la notte? Li conosco ma non ci vado. Non mi fanno portare con me la mia roba, dove la lascio?". Non tutti i senzatetto della capitale scelgono di usufruire delle strutture messe a disposizione dalle organizzazioni di volontariato, nonostante il freddo delle ore notturne. Alcuni infatti sono restii ad abbandonare la strada, e i loro beni, in cambio spesso di una notte al caldo. Coperte, sacchi a pelo, i più fortunati hanno anche dei cuscini, qualcuno addirittura una tenda. Beni preziosi per chi non ha altro che l'asfalto, che si fanno bastare e difendono allo stremo. A Piazza Vittorio una donna che ha appena recuperato dai cassonetti diversi vestiti, fa spallucce: "Io una casa ce l'ho, non ho bisogno di parlare del piano freddo", risponde con una punta di orgoglio. Esquilino, stazione Termini, San Lorenzo e Vaticano sono i principali punti di ritrovo per gli homeless capitolini: lungo via della Conciliazione e sotto il riparo offerto dal colonnato di San Pietro, anche in pieno giorno sono tante le persone che trovano rifugio con le loro cose. Molti di loro sanno della possibilità di trovare un riparo per la notte: "Io ci ho provato diverse volte, spesso ci sono stato, facevamo a turni con un altro così facevamo la guardia alle nostre cose. Ma certe volte non c'è posto per tutti". Un'altro però ci dice che "i posti ci stanno pure, chi sta in strada vuole starci". Secondo i dati Istat aggiornati al 2022, solo a Roma i senza fissa dimora sarebbero 23.420, 96mila quelli in tutta Italia. Alcuni di loro sanno della possibilità di trovare riparo per una notte o più nelle strutture cittadine e delle varie associazioni che cercano di fornire loro un pasto caldo e un posto dove dormire; ma la necessità di dover abbandonare i loro pochi averi, e il rischio di non ritrovarli è, per molti, troppo alto. Molti sono anche i senzatetto che di questi rifugi non sanno nulla: "Piano freddo? Non so niente né mi interessa. Preferisco restare libera", dice una donna che vive per le strade di Trastevere.
(Adnkronos) - Limitless, la carrozzina verticalizzante alla moda è il progetto vincitore della sesta edizione di Innovation Village Award, che si è svolta presso l'Auditorium Porta del Parco di Napoli. Il progetto nasce da un’esigenza personale di Alessio Sansò, leccese, che vive la sua vita tra sedia a rotelle e dispositivi medici. Fisioterapista, docente universitario e ricercatore clinico, due anni fa ha iniziato la ricerca per una sedia a rotelle che gli permettesse di essere più libero e fargli guardare la vita da una prospettiva diversa, “verticale” come tutti e con la possibilità̀ di muoversi elettricamente senza l’uso delle mani. Ha quindi dato vita insieme a un amico designer a una sedia a rotelle futuristica, basandosi sulle proprie esigenze: un oggetto che possa essere utilizzato da chiunque come micromobilità, nelle città intelligenti, con un design alla moda. Al secondo posto, sconfitto nella finale di un format che si è ispirato alla formula dei tornei sportivi, con sfide a eliminazione diretta che hanno messo alla prova la creatività dei partecipanti, si è classificato un altro progetto salentino, Servati, startup nata dall’intuizione di Matteo Di Paola e Marco Primicieri di avvicinare il settore della moda alla sostenibilità e all’economia circolare, producendo sneakers innovative e stampate in 3D che uniscono design e sostenibilità. “Innanzitutto è bello che due progetti salentini si siano contesi il premio”, afferma Alessio Sansò. “Il messaggio è che una persona con disabilità è una persona che può avere le stesse potenzialità di tutti gli altri. Spesso si investe poco su progetti di questo tipo, eppure si tratta di innovazioni che producono business e possono apportare valore sotto molti punti di vista”. Matteo Di Paola e Marco Primicieri si sono detti “contenti e orgogliosi di questo traguardo raggiunto, abbiamo fatto tanti chilometri per essere a Napoli e siamo felici che il nostro lavoro sia stato riconosciuto. Fare impresa al Sud è possibile”. Sul palco di IV Award 2024 a Bagnoli si sono alternati i migliori 24 progetti di quest’anno, scelti tra le 192 candidature provenienti da innovatori di tutta Italia. I finalisti sono stati votati dalla giuria presente in platea, che ha riunito 144 figure di spicco dell’innovazione, del giornalismo, delle istituzioni e del mondo accademico. Il premio è istituito e sostenuto da Knowledge for Business, ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ed ENEA, vede Optima Italia come main sponsor, con il supporto di numerosi altri partner. La manifestazione ha il patrocinio di Regione Campania e Comune di Napoli. Annamaria Capodanno, direttrice Innovation Village, ha sottolineato come: “a questa sesta edizione di Innovation Village Award hanno partecipato innovatori di tutte le regioni d’Italia, per un totale di 192 candidature, a conferma di come l'evento sia una delle principali competizioni dedicate all'innovazione orientata alla sostenibilità. La finale tra i 24 finalisti è stata una vera e propria festa verso la conoscenza di soluzioni innovative già sul mercato e capaci di migliorare concretamente la qualità della vita. Napoli, dunque, per un giorno capitale dell’innovazione e della sostenibilità, in un luogo simbolo come Bagnoli. Il nostro lavoro va nella direzione di rendere la città un luogo di aggregazione per gli innovatori di tutta Italia, mettendoli in contatto tra loro e con possibili investitori”. Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup, Regione Campania ha sottolineato che: “Il premio è nato in Campania, ma siamo felici di vederlo crescere e consolidarsi in tutta Italia. È stata una bellissima sfida su settori molto coerenti con le traiettorie di sviluppo della Regione Campania: imprese culturali, aerospazio, trasporti, scienze della vita. Questo premio rappresenta per noi anche un osservatorio per individuare i nuovi trend dell'innovazione e conferma la Campania come un motore per ampliare i partenariati e rendere l'innovazione sempre protagonista”. "Per il secondo anno consecutivo -ha dichiarato Dino Falconio, Subcommissario di Governo per Bagnoli e Coroglio- ospitiamo nell’Auditorium Porte del Parco di Bagnoli l'Innovation Village Award. Questa scelta non è casuale, ma riflette la profonda sintonia tra la nostra missione e quella di questa manifestazione: condividiamo l’obiettivo di trasformare Bagnoli in un eco-quartiere smart, un luogo dove l’innovazione sia al centro, in perfetta armonia con i principi di ecosostenibilità e con le linee guida dell’Agenda 2030. Lavorare insieme a realtà come Innovation Village significa dare vita a progetti che non solo guardano al futuro, ma che lo costruiscono con solide basi di responsabilità ambientale, inclusione sociale e sviluppo sostenibile”. Per Umberto d’Oriano, direttore marketing di Optima Italia: “L’innovazione è da sempre al centro della strategia di Optima. Per questo siamo orgogliosi di sostenere anche quest’anno Innovation Village, che rappresenta un'opportunità unica per mettere in luce il grande potenziale del nostro territorio, come fucina di innovazione e di creatività. Optima è da sempre impegnata a favorire e promuovere le idee più distintive e innovative. Per questo, oltre a dare il nome al Torneo finale per la selezione del vincitore assoluto, abbiamo voluto rinnovare il 'Premio Optima', quest’anno dedicato alla promozione di soluzioni e servizi innovativi nell’ambito dell’efficientamento energetico, obiettivo sempre più centrale. Siamo convinti che iniziative come questa siano fondamentali per costruire un futuro più sostenibile, capace di attrarre risorse e opportunità, e un ambiente migliore per tutti”. I premi dell’edizione 2024 hanno compreso riconoscimenti in denaro e servizi, destinati a supportare i progetti innovativi nei settori della sostenibilità, tecnologia e sviluppo sociale, e offrono sia risorse finanziarie che servizi specializzati per l'accelerazione e lo sviluppo delle idee. Questo tutti i premi assegnati: Premio Optima Italia a Captop, risparmio energetico e sostenibilità edifici; UniPegaso: Genia, the thinking clouds; Meditech: Niverbec; Materias: Servati; Flex Packaging: Relicta; Bugnion: Servati; Dac – Space Economy for Sustainability: HyperDart; Confagricoltura Campania: Visioning; Associazione Donne 4.0: Byf – Build Your Future, Niverbec, Tadà Play; Bosch-Tec: Bead Roots, Renewaball; Eit Health: Dino by Paperbox. Queste le menzioni: 012 Factory: Byf – Build Your Future; Enea: Sinergy Flow; Giffoni Innovation Hub: Tadà Play. Altri riconoscimenti sono stati messi in palio da Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Enterprise Europe Network, ASviS – Festival dello Sviluppo Sostenibile, Innovup, Sellalab, a|cube, Didacta Italia e da Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli.
(Adnkronos) - Prg Retail Group pubblica il Report di Sostenibilità 2023, documento che mette in evidenza l'impegno del Gruppo verso un futuro sostenibile e inclusivo a partire da tre aree chiave: il supporto alla genitorialità, la riduzione dell’impatto ambientale e la promozione dell’inclusione di genere. E' quanto fa sapere l'azienda in una nota. Nel 2023, Prg Retail Group ha lanciato Generazione G, un’iniziativa a supporto alla genitorialità e di sensibilizzazione sul calo demografico che, in collaborazione con il Movimento Italiano Genitori (Moige), ha raccolto oltre 700.000 euro nei primi sette mesi, destinati a sostenere 250 famiglie in difficoltà. Coinvolgendo i marchi del Gruppo, Prénatal, Toys Center, Bimbostore e Fao Schwarz, Generazione G rappresenta un modello di attivismo sociale basato su una rete di 'genitori esperti' pronti a offrire assistenza pratica e consulenza a giovani famiglie. Entro il 2024, l’obiettivo è raccogliere un milione di euro e raggiungere 500 famiglie, sviluppando un modello di 'welfare di prossimità' con un impatto sociale sostanziale e duraturo. “Con Generazione G, sosteniamo i genitori in difficoltà, creando una rete di supporto concreto che risponde alle reali esigenze delle famiglie. Questo progetto incarna il nostro impegno per un welfare inclusivo e di prossimità: la cura della genitorialità è fondamentale per costruire un futuro più solido e sostenibile per tutti. Ma Generazione G è solo una delle tappe del nostro percorso verso una crescita condivisa che abbraccia ogni aspetto delle nostre attività, dalla sostenibilità ambientale all’inclusione sociale. Guardiamo al futuro con la convinzione che, insieme, possiamo generare valore autentico e duraturo per le nuove generazioni”, dichiara Alberto Rivolta, Ceo di Prg Retail Group. Sul fronte dell'inclusione di genere, Prg Retail Group è stata una delle prime aziende italiane retail a ottenere la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022). Con l’adozione di misure specifiche per superare il gender gap e garantire pari opportunità, il Gruppo si allinea agli obiettivi del Goal 5 dell’Agenda Onu 2030 e della Missione 5 del Pnrr, confermando il suo impegno verso l’empowerment femminile e verso il consolidamento di un ambiente di lavoro che rispetta la diversità. Nel settembre 2023, Prg ha anche aderito al Codice di Autodisciplina per la maternità, garantendo a tutte le lavoratrici il supporto necessario per conciliare maternità e carriera. Infine, in linea con il proprio impegno per un consumo responsabile, Prg Retail Group ha ampliato la gamma di prodotti sostenibili, con le linee esclusive Wood'N Play (giocattoli in legno certificato Fsc) e Baby Smile (giocattoli morbidi in materiali riciclati certificati Grs). Inoltre, in qualità di membro di Better Cotton, il Gruppo garantisce che oltre il 50% del cotone impiegato nelle linee di abbigliamento derivi da coltivazioni sostenibili, supportando una filiera tessile più etica e trasparente. Nel 2023, il Gruppo ha compensato completamente le proprie emissioni di gas serra (scope 1 e 2) attraverso l’acquisto di crediti di carbonio sul mercato volontario e continua a perseguire la riduzione dell’impronta di carbonio, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea per il 2030.