(Adnkronos) - A Natale, si sa, si è tutti più buoni. Ma nel 2019, sembra che Elisabetta II non lo fu affatto con Harry, Meghan e il piccolo Archie, che dovettero subire lo sgarbo della regina durante il discorso natalizio di quell'anno. Quella della sovrana fu per il duca e la duchessa di Sussex un'offesa talmente grave che, dopo pochi giorni, nel gennaio 2020, abbandonarono clamorosamente i loro incarichi reali. Il vaso traboccò mentre il secondogenito di re Carlo, la moglie e il figlioletto di sette mesi si trovavano in Canada per trascorrere il periodo natalizio con la madre di Meghan. Accesero la televisione per seguire il discorso della regina e rimasero sbalorditi: sulla sua scrivania facevano bella mostra i ritratti di famiglia di ciascun reale, ma mancava il loro. Gli autori di 'Finding Freedom', Omid Scobie e Carolyn Durand, sostengono che, con quella decisione, i Sussex ritennero che la famiglia reale stesse "cospirando contro di loro": secondo loro, la coppia sentiva di essere stata "a lungo messa da parte dall'istituzione e di non essere una parte fondamentale del suo futuro. Non c'era bisogno di guardare oltre le foto di famiglia esposte durante il discorso della regina il giorno di Natale". Nella Sala Verde di Buckingham Palace, dove la Regina pronunciò il suo discorso, gli spettatori videro soltanto le foto di William, Kate e dei loro figli, di Carlo e Camilla, del Principe Filippo, e un'immagine in bianco e nero di Giorgio VI. "Era con tutta evidenza mancante una foto di Harry, Meghan e del loro neonato, Archie". Gli autori hanno citato le motivazioni del Palazzo dietro lo 'sgarbo', poiché fonti reali hanno insistito sul fatto che le foto fossero state scelte per rappresentare la "linea diretta di successione". Tuttavia, Scobie e Durand hanno affermato che Harry e Meghan ritenevano che fosse "l'ennesimo segnale che dovevano prendere in considerazione la propria strada".
(Adnkronos) - Un teatro gremito, un’energia contagiosa e un messaggio forte: il merito si alimenta con riconoscimento concreto, il sociale si sostiene con i fatti, valorizzando le persone che si dedicano agli altri. È questa l’anima del 'Galà per il Sociale', l’evento organizzato da Manageritalia Veneto che sabato sera, nella cornice del Teatro Palladio della Fiera di Vicenza, ha unito merito e solidarietà con una grande partecipazione. Il 'Galà per il Sociale' è stato molto più di una semplice serata di spettacolo: un momento corale in cui la platea ha condiviso un’idea di futuro, costruito con responsabilità e coesione. Un evento che ha saputo intrecciare attenzione ai giovani, valorizzazione delle carriere e un grande spettacolo teatrale, trasformando ogni istante in un elemento concreto di appartenenza e impegno. Per Lucio Fochesato, presidente di Manageritalia Veneto, "il 'Galà per il Sociale' nasce per dare forza a chi, ogni giorno, è in prima linea sul territorio: le organizzazioni del terzo settore che trasformano bisogno in aiuto concreto e fragilità in opportunità. Questa serata è un abbraccio collettivo fatto di solidarietà, partecipazione e responsabilità condivisa. Come Manageritalia Veneto vogliamo accendere attenzione, su queste Associazioni e Onlus, perché il welfare di comunità si sostiene insieme, con continuità e visione". Ad aprire la serata, la cerimonia di consegna delle borse di studio: 165 riconoscimenti destinati a sostenere il merito e il talento di giovani studenti e studentesse venete. Le borse sono state istituite dal Fondo Mario Negri, il Fondo contrattuale di previdenza integrativa dei dirigenti del terziario, per i Dirigenti, e da Manageritalia Veneto per gli associati quadri e volontari. Premiati 4 studenti delle scuole medie inferiori, 105 studenti delle scuole medie superiori, 35 percorsi universitari e 11 tesi di laurea. Un investimento sulla conoscenza che diventa investimento sul territorio: perché sostenere lo studio significa generare competenze, opportunità e crescita condivisa. La serata è stata anche l’occasione per Manageritalia Veneto di consegnare gli attestati di riconoscimento agli associati che festeggiano 20, 30, 40, fino a 50 anni di carriera e valore umano: un omaggio non solo al percorso professionale, ma anche alla fedeltà, allo spirito associativo. A coronare la serata, lo spettacolo di Carlo & Giorgio, il celebre e popolarissimo duo comico veneziano attivo dagli anni ’90, composto da Carlo del Paos e Giorgio Pustetto. Una performance travolgente, capace di unire la comicità tradizionale veneta all’ironia tagliente sui temi dell’attualità, tra vita quotidiana, differenze generazionali e cambiamenti sociali. Sketch irresistibili che giocano sul contrasto tra dialetto veneto e inglese, mettendo in scena con intelligenza e ritmo i paradossi della modernità, dalla transizione digitale alle nuove abitudini, fino alle piccole (grandi) scene di tutti i giorni. Risate vere, ma anche uno specchio brillante in cui riconoscersi: perché la comicità migliore sa divertire e, insieme, far pensare. Con il 'Galà per il sociale', Manageritalia Veneto conferma la propria visione: essere un punto di riferimento per una leadership che non si limita ai risultati, ma li accompagna con valori, partecipazione e attenzione alle persone. Una serata che dimostra come la cultura del management possa tradursi in azioni concrete, capaci di creare impatto e generare fiducia. La serata di ieri andrà a sostenere i progetti di: Auser Vicenza - Club 41 Vicenza – Fidas Vicenza – Mato Grosso – Mummy&Daddy ODV – Passo Dopo Passo Onlus – Patronato Leone XIII – Società Teosofica italiana – Sos Bambino International Adoption – Vicenza Tutor – ViviAutismo Odv.
(Adnkronos) - "Come Versalis abbiamo annunciato un importante piano di trasformazione che da un lato va verso la riduzione del perimetro della chimica di base e dall'altro guarda allo sviluppo di nuove piattaforme sostenibili, come le piattaforme bio, di circolarità e di specializzazione. Con questo obiettivo e questa visione, stiamo sviluppando una serie di tecnologie complementari, perché crediamo nella neutralità tecnologica, per raggiungere i massimi livelli di sostenibilità”. Lo spiega Adriano Alfani, amministratore delegato di Versalis, società di Eni, in occasione dell’evento inaugurale della mostra Oltreplastica, curata da Frida Doveil e realizzata da ADI Design Museum con il supporto di Eni, in qualità di main partner, con la presenza in mostra di Versalis con Novamont e Finproject. L’esposizione nasce con l’intento di rendere evidenti tutte le possibilità che il design ha oggi a disposizione per compiere scelte responsabili quando utilizza la plastica. “Siamo impegnati infatti nello sviluppo di bioplastiche, biodegradabili e compostabili per quanto concerne le biopiattaforme - aggiunge - nell'ambito della circolarità lavoriamo al riciclo meccanico e a quello chimico, e nel campo dei polimeri di specializzazione siamo impegnati a realizzare piattaforme sempre più specializzate e integrate”. All’evento d’inaugurazione della mostra ‘Oltreplastica’ all’ADI Design Museum “sono state esposte anche le torce olimpiche”, in vista delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, “per mostrare l’importanza di portare innovazione e sviluppo mettendo insieme l'industria chimica e quelle del design e dell'ingegneria. Le torce rappresentano un grandissimo esempio di collaborazione di una società chimica come Versalis, di Eni, con una società di design e una società di ingegneria. L'obiettivo - conclude - era creare un oggetto iconico che rappresentasse l'eccellenza in ottica di sostenibilità e di innovazione”.